Category: video arte

14
Lug

Bill Viola

Bill Viola
Friday 12th June 10am – Monday 26th October 4pm
Auckland Castle plays host to a major arts installation that evocatively responds to its context, and challenges all your senses and preconceptions about faith.

Earth Martyr, Air Martyr, Fire Martyr, and Water Martyr are four individual works by Bill Viola derived from his large-scale video installation Martyrs (Earth, Air, Fire, Water), unveiled at St Paul’s Cathedral, London, in May 2014. Unsettling yet beautiful, these works offer a profound contemplation on the nature of faith, suffering, sacrifice, and death.

Through the medium of video, Viola reflects on the fundamental meaning of martyrdom.
He writes, ‘The Greek word for martyr originally meant “witness.” In today’s world, the mass media turns us all into witnesses to the suffering of others. The martyrs’ past lives of action can help illuminate our modern lives of inaction. They also exemplify the human capacity to bear pain, hardship and even death in order to remain faithful to their values, beliefs and principles.’

Each silent video shows a man or woman being overcome by one of the four elements, immovable in the face of their physical agony.

Viola continues, ‘As the works open, four individuals are shown in stasis, a pause from their suffering. Gradually there is movement in each scene as an element of nature begins to disturb their stillness. Flames rain down, winds begin to lash, water cascades, and earth flies up. As the elements rage, each martyr’s resolve remains unchanged. In their most violent assault, the elements represent the darkest hour of the martyr’s passage through death into the light.’

This summer marks the 350th anniversary of the consecration of St Peter’s Chapel at Auckland Castle in 1665. A testament to the faith and vision of one man, Bishop John Cosin (1660–1672), this sacred space provides a contemplative setting for Bill Viola’s arresting artworks.

Open 10am – last admission 4pm, every day except Tuesdays.

Normal admission applies.

Auckland Castle
Bishop Auckland
County Durham
DL14 7NR

Phone: 01388 743 750

louise.alderson@aucklandcastle .org
www.aucklandcastle.org

 

10
Lug

Maurizio Nannucci. Where to start from

Oltre 30 opere per esplorare l’universo fatto di luce, colore, forma e scrittura di uno dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana dagli anni ’60 a oggi. Inaugura Young Architects Program 2015 l’installazione che ospita gli eventi estivi.

Maurizio Nannucci
Where to start from

a cura di Bartolomeo Pietromarchi

La mostra, con oltre trenta opere, esplora il percorso artistico di uno tra i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea italiana dagli anni Sessanta a oggi.
Un universo fatto di luce, colore, forma e scrittura.

In mostra lavori di matrice storica e quelli più recenti che interagiscono tra loro attraverso un percorso di luci, colori, forme, scrittura e suoni.
Dagli anni Sessanta, Maurizio Nannucci esamina il rapporto tra arte, linguaggio e immagine. La sua ricerca, caratterizzata dal dialogo tra discipline diverse, diventa particolarmente evidente nelle sue grandi scritte al neon. Parte integrante della mostra è la presentazione dei multipli che l’artista ha prodotto dagli anni Sessanta ad oggi: oltre cento edizioni tra libri e dischi d’artista, foto, riviste, ephemera, che restituiscono un’altra pratica fondamentale del suo lavoro. Tre nuove installazioni sono state realizzate per questa esposizione tra cui More than meets the eye, una grande opera per la facciata del museo che, grazie agli Amici del MAXXI, entrerà a far parte della sua collezione.

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06
Lug

Sturtevant Sturtevant

La prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana dedicata a una delle più influenti artiste del XX secolo.
a cura di Stéphanie Moisdon
01.05 — 21.09.15

Sturtevant Sturtevant è la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana dedicata a  Sturtevant (1924-2014), una delle più influenti artiste del XX secolo. Fin dal suo titolo, in cui il nome dell’artista è ripetuto due volte, la mostra si articola intorno al concetto e alla pratica della ripetizione, intesa come dispositivo collettivo, in cui l’unicità del soggetto si confronta con altre possibili personalità. In questo senso Sturtevant è forse la prima vera artista del XXI secolo, che nella ripetizione di opere di altri artisti ha pionieristicamente esplorato – negli ultimi cinquant’anni, che hanno visto anche l’affermazione delle estetiche post-moderne e il definirsi della rivoluzione digitale – una possibile modalità di superare elementi quali la giurisdizione del diritto d’autore, o copyright, l’idea di proprietà intellettuale e la supposta unicità del soggetto creatore (ironicamente la mostra si apre con una carta da parati dove campeggia la scritta Wanted – “Ricercata”).

A partire dal 1964 Sturtevant iniziò a “ripetere” le opere degli artisti a lei contemporanei, riferendosi ad alcune delle personalità più iconiche a lei contemporanee (da Marcel Duchamp a Joseph Beuys, da Andy Warhol, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Frank Stella fino a Paul McCarthy, Mike Kelley, Robert Gober, Anselm Kiefer, Félix González-Torres, per citare solo alcuni esempi), analizzando con straordinario anticipo concetti quali “autorialità” e “originalità” in relazione ai meccanismi di produzione, circolazione, ricezione e canonizzazione dell’immagine e dell’immaginario artistici contemporanei.

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28
Giu

FISAD 2015 – Primo Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e Design

L’Accademia Albertina di Belle Arti
in partnership con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
presenta

Il senso del corpo
FISAD 2015 – Primo Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e Design
Torino, 1 – 26 luglio 2015

Prima edizione del Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e di Design – FISAD 2015, che offre un panorama unico sullo stato dell’arte giovane e quindi sul suo futuro, in Italia e nel mondo. Il tema del festival è “Il senso del corpo”.

“The sense of the body”: questo è il tema scelto per la prima edizione del Festival Internazionale delle scuole d’arte e di design.
Nell’anno in cui Torino è la Capitale Europea dello Sport il tema disegna un ponte tra il progetto sportivo della Città e le attività che si svolgono in una scuola d’arte.

Saranno tre le grandi mostre dedicate al rapporto tra arte, corpo, sport:

La prima, che trae il titolo proprio dal tema del Festiva, “Il senso del corpo – The sense of the body” si svolgerà durante tutto il mese di luglio nell’Accademia e nella Pinacoteca Albertina. Alcune sezioni dell’esposizione saranno collocate nella Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nel Museo Ettore Fico, nel foyer dell’Auditorium RAI: circa 320 opere di altrettanti giovani artisti provenienti dalle scuole partecipanti.

La seconda intitolata: “Elogio della mano – Disegni anatomici dall’Accademia di San Pietroburgo” verrà ospitata nella Pinacoteca Albertina ad agosto. L’esposizione raccoglierà i capolavori degli studenti dell’Accademia di San Pietroburgo dedicati al tema del corpo e del movimento, realizzate con le tecniche della grande tradizione classica che trova in quell’Accademia la sede ideale.

“DE ARTE GYMNASTICA – Esercizio fisico e gioco nella rappresentazione artistica” questo il titolo della terza esposizione. Verrà inaugurata il 9 settembre e sarà visitabile sino al 15 novembre.Continue Reading..

17
Giu

Fluidità del Mediale

progetto Art Web Gallery
a cura di Paola Zucchello

Sala Dogana, 19 giugno – 5 luglio 2015

A R T WEB GALLERY @ SALA DOGANA | PALAZZO DUCALE
opening 19.06.2015, ore 18
fino al 05.07.2015
ingresso libero
dal martedì alla domenica ore 15.00 | 20.00

La Direzione dell’Art Web Gallery comunica che venerdì 19 Giugno alle ore 18, verrà inaugurata presso la Sala Dogana a Palazzo Ducale di Genova, la mostra “Fluidità del Mediale” con opere in Videoperformance e Arte Fotografica.
Le opere presentate in video, sono state realizzate utilizzando un multilinguaggio che si estende dall’azione del Performer alla sua progettazione della ripresa video, un’opera complessa e “immateriale” che non di rado, per queste sue caratteristiche tecnologiche, viene inserita nelle Reti Internet in rassegne organizzate da Centri d’arte specializzati come l’Art Web Gallery. Questa pionieristica Galleria on line, che da diversi anni divulga l’arte mediale facendola conoscere con scritti e teorie appropriate in Italia ed in molti altri Paesi Internazionali, è formata da un gruppo dirigente che sarà presente all’inaugurazione della mostra alla Sala Dogana, con l’Art Director Paola Zucchello, l’artista Giuliano Sturli e Gilda Da Pozzo che, nell’occasione espositiva, ha scritto un breve testo critico sull’arte mediale e sulle opere degli artisti presentati. Con le trasformazioni in corso delle nuove tecnologie di comunicazione, e una attuale generazione artistica ormai abituata a creare arte con i mezzi digitali divulgando l’opera via Internet, oggi sollecitati e incuriositi culturalmente dal luogo espositivo, ritornano a presentare le loro opere d’arte dentro uno Spazio non virtuale, come la Sala Dogana di Palazzo Ducale del Comune di Genova. Per questa particolare mostra gli artisti selezionati dai curatori dell’Art Web Gallery sono: Biljana Bosnjakovic, Giuseppe Di Cianni, Erique LaCorbeille, Sonja Lasić, Francesca Leoni, Francesca Lolli e Chiara Mazzocchi.

Art Director A-W-G
Paola Zucchello
visualgallery@ymail.com

Info
Comune di Genova Assessorato Cultura e Turismo progetto Sala Dogana
www.genovacreativa.it
saladogana@comune.genova.it
010 5573975 | 74806
FB Sala Dogana Genova

Immagine: Chiara Mazzocchi frame video Human Alienation – Self-Portrait, 2011

 

17
Giu

Carlos Casas: Extreme Land. Performance audio-video

Ramdom, GAP e Planar presentano
Carlos Casas: Extreme Land. Performance audio-video

Martedì 7 Luglio 2015, Carlos Casas, rinomato filmaker e artista visivo, realizzerà a Bari, presso Planar una performance audio-video live, a partire dalle 19.00.
L’evento è promosso dall’associazione RAMDOM all’interno del progetto di Indagine sulle Terre Estreme e GAP (Galleria d’Arte Partecipata), in collaborazione con Planar.

Al tramonto, sul terrazzo dell’Hotel Imago in cui Planar ha sede, l’artista spagnolo realizzerà un intervento sonoro con field recording estratti dalle innumerevoli mappature audio da lui realizzate durante i suoi viaggi di documentazione nelle estremità del mondo. A seguire, sui muri ciechi degli edifici adiacenti saranno proiettate alcune parti della sua trilogia End, con una sonorizzazione live.
End è una trilogia dedicata alle condizioni più estreme del pianeta, in particolare Patagonia, Mare di Aral e Siberia. Il lavoro è stato premiato da prestigiosi festival internazionali come Torino, Madrid, Buenos Aires e Città del Messico e nel 2010 è stato esposto presso l’Hangar Bicocca, in una mostra curata da Andrea Lissoni.

Indagine sulle Terre estreme, è un progetto lanciato da Ramdom nel 2014, all’interno del progetto GAP. A partire dalla fine delle terre di Puglia, artisti, studiosi, curatori, operatori culturali e cittadini stanno prendendo parte ad un processo di indagine e produzione artistica sul concetto delle Terre Estreme. Dopo il ricco programma di workshop, residenze, ed eventi del 2014 una nuova edizione si è ufficialmente aperta con il lancio della call per la selezione di artisti e ricercatori che prenderanno parte al workshop Default15 e con il progetto di residenza di Carlos Casas.Continue Reading..

16
Giu

Nuova Oggettività. Arte in Germania al tempo della Repubblica di Weimar, 1919-1933

Dipinti, fotografie, disegni e incisioni di artisti come Otto Dix, George Grosz, Christian Schad, August Sander e Max Beckmann, insieme a nomi meno noti tra cui Hans Finsler, Georg Schrimpf, Heinrich Maria Davringhausen, Carl Grossberg e Aenne Biermann.
a cura di Stephanie Barron
Con Nuova Oggettività. Arte in Germania al tempo della Repubblica di Weimar, 1919-1933 s’inaugura per la prima volta in Italia e negli Stati Uniti una mostra di grande respiro dedicata ai temi più rappresentativi delle tendenze artistiche dominanti della Repubblica di Weimar. Organizzata dal Los Angeles County Museum of Art (LACMA) in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e con il supporto di 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, la mostra è composta da circa centoquaranta opere tra dipinti, fotografie, disegni e incisioni di oltre quaranta artisti, molte delle quali poco conosciute sia in Italia che negli Stati Uniti.Accanto a figure di primo piano come Otto Dix, George Grosz, Christian Schad, August Sander e Max Beckmann, i cui percorsi eterogenei sono essenziali per comprendere la modernità dell’arte tedesca, l’esposizione consente di scoprire nomi meno noti al grande pubblico, tra cui Hans Finsler, Georg Schrimpf, Heinrich Maria Davringhausen, Carl Grossberg e Aenne Biermann. L’allestimento riserva una particolare attenzione al confronto tra pittura e fotografia, offrendo la rara opportunità di esaminare le analogie e le differenze tra i diversi ambiti espressivi del movimento.

Nei quattordici anni della Repubblica di Weimar (1919-1933), gli artisti tedeschi si confrontano con le devastanti conseguenze della Prima Guerra Mondiale; con gli effetti sociali, culturali ed economici del rapido processo di modernizzazione e urbanizzazione che muta il volto della Germania; con la piaga della disoccupazione dilagante e la disperazione di vasti strati della società; con i mutamenti delle identità di genere e gli sviluppi della tecnologia e dell’industria. Negli anni che vanno dalla fine della guerra all’avvento del nazismo, la prima democrazia tedesca è un fertile laboratorio di esperienze culturali che vede il tramonto dell’espressionismo, le esuberanti attività antiartistiche dei dadaisti, la fondazione del Bauhaus e l’emergere di un nuovo realismo.

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13
Giu

Fondazione Prada. Progetti in corso

Robert Gober e Thomas Demand hanno creato installazioni site-specific in dialogo con le architetture industriali dei nuovi spazi. Opere dalla Collezione Prada sono presentate in due mostre tematiche. Due progetti espositivi analizzano rispettivamente i temi della serialità e della copia nell’arte classica e della riproduzione in piccola scala della statuaria greco-romana dal Rinascimento al Neoclassicismo.

La nuova sede della Fondazione Prada aprirà a Milano sabato 9 maggio 2015. Le giornate di anteprima si svolgeranno da sabato 2 a venerdì 8 maggio. Parallelamente ai nuovi spazi di Milano, rimarrà attiva la sede di Venezia nel palazzo settecentesco di Ca’ Corner della Regina. Da maggio e nel corso dell’estate 2015 i due spazi saranno idealmente uniti da due mostre di arte antica a cura di Salvatore Settis.

La nuova sede di Milano, progettata dallo studio di architettura OMA, guidato da Rem Koolhaas, espande il repertorio delle tipologie spaziali in cui l’arte può essere esposta e condivisa con il pubblico. Caratterizzata da un’articolata configurazione architettonica che combina edifici preesistenti e tre nuove costruzioni, è il risultato della trasformazione di una distilleria risalente agli anni dieci del Novecento. Situato in Largo Isarco, nella zona sud di Milano, il complesso si sviluppa su una superficie totale di 19.000 m2, di cui 11.000 m2 saranno utilizzati per le attività espositive. L’edificio all’entrata del nuovo centro accoglierà il pubblico con due spazi nati da collaborazioni speciali: un’area didattica dedicata ai bambini e sviluppata con gli studenti dell’École nationale supérieure d’architecture de Versailles; e un bar ideato dal regista Wes Anderson che ricrea l’atmosfera dei tipici caffè di Milano.

In occasione dell’apertura della nuova sede di Milano, la Fondazione Prada presenterà una pluralità di attività. Robert Gober e Thomas Demand realizzeranno installazioni site-specific in dialogo con le architetture industriali e con i nuovi spazi. Roman Polanski (dal 21 maggio) esplorerà le suggestioni cinematografiche che hanno ispirato i suoi film in un progetto che si tradurrà in un documentario inedito e in una rassegna cinematografica. Selezioni di opere dalla Collezione Prada saranno presentate in esposizioni tematiche. Le mostre “Serial Classic” (9 maggio al 24 agosto 2015), a Milano, e “Portable Classic” (9 maggio – 13 settembre 2015), a Venezia – curate da Salvatore Settis, in collaborazione con Anna Anguissola e Davide Gasparotto – completeranno il programma. I due progetti espositivi, il cui allestimento è ideato da OMA, analizzano rispettivamente i temi della serialità e della copia nell’arte classica e della riproduzione in piccola scala della statuaria greco-romana dal Rinascimento al Neoclassicismo.

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10
Giu

Julia Krahn

PROROGATA al 27 settembre 2015

Dal 10 giugno al 30 agosto 2015, il Museo Diocesano di Milano, nell’ambito di MuDi Contemporanea, ospita la personale di Julia Krahn.
L’esposizione presenta una serie di opere, fotografie, video, scultura e performance, che appartengono al ciclo di lavori sviluppati attorno al tema sacro dell’Ultima Cena, cui l’artista tedesca si dedica fin dal 2010 e che contengono accenni al simbolismo cristiano, a gesti liturgici e a riferimenti alla storia dell’arte.
La rassegna ruota attorno alla figura del piccione, e al suo processo di metamorfosi in colomba. Il piccione è stato scelto come simbolo sacro biblico che nell’Antico Testamento, al pari della colomba, si ergeva come messaggero divino.
Fulcro dell’esposizione sarà il video Taube, in cui una colomba bianca, fotogramma dopo fotogramma, viene macchiata da gocce di liquido rosso sangue che cadono dall’alto, fino a ricoprirla completamente. Il filmato è accompagnato da tracce musicali della Passione Secondo Matteo BWV 244 di J.S.Bach.

“Hanno detto che era una colomba, ma forse era un piccione – scrive Luca Doninelli nel suo testo in catalogo. Si dice che le colombe sono animali più spirituali, ma quando poi quell’uomo – Gesù Cristo – fu catturato si accorsero con raccapriccio che la sua veste era tutta bagnata di sangue. In quel momento non c’era molto di spirituale nel suo aspetto. C’era molto dolore, questo sì, ma il dolore appartiene alla carne. L’anima stessa, nel dolore, sente di essere attaccata alla carne”.Continue Reading..

09
Giu

Michelangelo Consani. Le Cose Potrebbero Cambiare

Michelangelo Consani
Le Cose Potrebbero Cambiare

curated by Matteo Lucchetti

Inaugurazione 11 Giugno, 2015 / Opening June 11, 2015
11 Giugno – 31 Luglio, 2015 / June 11 – July 31, 2015

La Prometeogallery di Ida Pisani è lieta di presentare “Le cose potrebbero cambiare”, la prima personale di Michelangelo Consani presso i suoi spazi di Via Ventura, a cura di Matteo Lucchetti. La mostra si sviluppa sull’intreccio di una serie di ricerche recenti dell’artista, il quale, a partire dalla ricontestualizzazione di alcune opere esistenti, presenta una serie di nuove produzioni che portano i temi della decrescita e del nucleare in un dialogo fatto di rimandi continui all’immaginario collettivo e alle molte contro-narrazioni che lo contraddicono.

Il Giappone si rivela ancora una volta un caso studio preferenziale nella costruzione di scenari futuri, frutto della comprensione di tutte le tragiche cadute della modernità e della critica serrata ad una cieca visione ottimista sul concetto di progresso. Dalla grande locandina cinematografica fatta eseguire a Saigon raffigurante Godzilla, il mostro icona del post Hiroshima e Nagasaki, al video dei maiali abbandonati a Fukushima, passando per i monocromi fatti di alghe nori contaminate su tavola, il Paese del Sol Levante è tanto un tramonto dell’umanità dal quale apprendere, quanto un moto perpetuo di resilienza che sposta continuamente i limiti dell’accettabile. Sullo sfondo emerge la questione ambientale come territorio politico, nel quale i percorsi di sostenibilità diventano pratiche di resistenza quotidiana, mentre i modelli esistenti rimangono ancorati ad insostenibili equilibri figli della guerra fredda e delle sue logiche.Continue Reading..