Dodici dipinti di medie e grandi dimensioni con colorazioni in cui e’ possibile notare l’intrecciarsi di variazioni. Le opere si presentano come un insieme di piu’ elementi che si completano l’un l’altro.
La Galleria Valentina Bonomo è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra di Carla Accardi presentata da Laura Cherubini, sabato 28 febbraio 2015 dalle ore 18 alle ore 21, in via del portico d’Ottavia 13 a Roma.
Questa mostra, rispetta il progetto originale di Carla Accardi e presenta opere realizzate appositamente per la Galleria Valentina Bonomo.
L’esposizione raccoglie una selezione di opere frutto dell’ ultimissima produzione. Si tratta di dodici lavori di medie e grandi dimensioni, che hanno come comune denominatore le particolari colorazioni, in cui è possibile scrutare l’intrecciarsi di accordi e variazioni. Molte delle opere esposte si presentano come un insieme di più elementi che si completano l’un l’altro, da qui il titolo della mostra “Accordi – Accardi”.
Fra gli altri si distingue l’opera intitolata “Illusione”, in cui dodici elementi, ognuno de i quali caratterizzato da una tint a cromatica differente, creano eleganti ritmi e alternanze nel segno e nei tratti cromatici, inserendosi in una dimensione che taglia architettonicamente la parete, creando uno scambio oscillante tra l’opera stessa e lo spazio.
Queste opere di Accardi, pur mostrando un carattere di novità, mantengono una continuità con il lavoro precedente. In esse, infatti, si ritrova la tensione tra la vitalità del segno e la materia del supporto.
Accardi ha definito una sua calligrafia pittori ca inconfondibile: l’automatismo segnico. Gli iniziali segni bianchi su fondi neri si colorano in seguito di tinte e forme diverse: questi resteranno il suo marchio inconfondibile. Lei li battezzò lavori “autorigenerativi”. Nel suo studio romano, punto d’incontro del mondo dell’arte e della cultura, in un ordine impeccabile che poco si addice allo studio di un artista, con la precisione di un’artigiana professionista, Carla Accardi dipingeva le sue tele, ferme nel tempo, nella tecnica, nelle forme di sempre.Continue Reading..