TALES OF
a cura di Francesco Mutti
in collaborazione con LUCIFERI fineart&designlab
CONCEPT
Nel centro storico di Arezzo, da anni il laboratorio di design e tecniche fotografiche LUCIFERI fineartlab presta la propria competenza creativa all’individuazione di forme d’arte che sappiano dialogare con il contemporaneo. Legati al graphic design e alla fotografia, in qualità di media privilegiati di tale dialogo, il laboratorio LUCIFERI si è fatto strada nel tessuto imprenditoriale aretino confrontandosi con realtà di sempre maggior livello: tali rapporti hanno instillato nella Direzione la volontà di confrontarsi con alcuni degli aspetti d’arte più rinomati che il nostro panorama possa presentare. Una certa affinità elettiva con la vicina Pietrasanta porta immediato il pensiero a una riflessione profonda sulla scultura e i suoi grandi interpreti come sinonimi di eleganza, rigore, tecnica, passione e innovazione: caratteri che, per tradizione, rappresentano le basi dei progetti grafici e fotografici di LUCIFERI. Consapevoli della effettiva complessità che la comprensione intellettuale della scultura porta in dote, LUCIFERI fineartlab, in collaborazione e sotto la direzione artistica di Francesco Mutti, si è fatto promotore di una serie di appuntamenti mensili personali dedicati alla grande scultura d’autore che impreziosisce gli spazi di Pietrasanta, garantendo quella varietà di stili, tecniche e sensazioni che rendono la scultura stessa un universo artistico ancora tutto da scoprire. Artisti storicizzati dalla fama internazionale ed emergenti dal talento innegabile troveranno dunque dimora in uno spazio totalmente dedicato che ne esalterà stile e fruibilità a trecentosessanta gradi.
LUCIFERI fineartlab, ambiente asettico e minimale con una notevole connotazione stilistica votata al design contemporaneo internazionale, diviene perciò l’interlocutore più immediato a una politica in atto in molti centri italiani di sdoganamento dell’arte dai luoghi canonici in cui questa viene esposta, per andare a intercettare fruitori in grado di poterla apprezzare non solo dal punto di vista stilistico ma senza vincoli identificativi e senza la pressione che tali luoghi di solito incutono. In un habitat al di fuori dal circuito canonico le sculture recuperano quindi quel vigore che le vede protagoniste indiscusse dello spazio: fondendosi con questo, i lavori dialogheranno con il visitatore il quale, per lo più abituato a un’arte figurativa di stampo rinascimentale, troverà stimolati i propri sensi, moltiplicate le proprie percezioni. Dal punto di vista visivo, la scultura coinvolge canali percettivi che armonizzano – e al contempo destabilizzano – i sensi del fruitore. Il progetto vuole raccontare la potenza evocativa e sensoriale della scultura, in una dimensione totalizzante e assolutamente protagonista. Nella sua consistenza, la scultura riesce a sottrarre al fruitore una parte del suo spazio vitale, lo occupa e lo invade: nello scenario in cui le opere verranno inserite, intimo e ristretto, questa dinamica di irruzione verrà amplificata.
TALES OF propone dunque un excursus variegato e multiforme sulla scultura contemporanea attraverso le opere dei grandi interpreti che, tra Carrara e Pietrasanta, tramutano il proprio concetto di stile in quello di bello.Continue Reading..