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09
Mag

Silvia Camporesi. Norma – Studi su Boldini

L’artista espone una serie del 2009 ispirata a tre dipinti del pittore ferrarese: La cornice dorata del 1889 circa, Nudo di schiena approssimativamente del 1895 e La contessa de Leusse del 1889.

La Galleria Marcolini ospita Norma – Studi su Boldini, di Silvia Camporesi (Forlì, 73), una mostra di opere in buona parte inedite, in dialogo con Boldini. Lo spettacolo della modernità ai Musei San Domenico fino al 14 giugno 2015.
Norma è una rivisitazione fotografica dell’opera del pittore ferrarese, nata dalla volontà sinergica di artista e galleria di sviluppare un lavoro iconografico sulla pittura e sui disegni di Boldini.

Nella stanza quadrata della galleria, l’artista espone una serie del 2009 ispirata a tre dipinti del pittore ferrarese: La cornice dorata del 1889 circa, Nudo di schiena approssimativamente del 1895 e La contessa de Leusse del 1889. Camporesi interpreta le opere, drammatizzandone le cromie e i tratti pittorici; esalta i colori, il rosso dei muri, il rosa della pelle di Norma – la sua modella – ma anche il segno verticale e quasi tagliente del pennello boldiniano, creando nelle sue pareti riflessi più scuri, lunghi e stretti.

Il kimono, indossato da Norma, nome proprio da cui prende il titolo la personale, è un omaggio al Giappone ed è l’elemento di raccordo tra la stanza quadrata e il corridoio, dove assistiamo a una vera e propria celebrazione del Sol Levante. Nel trittico sulla parete sinistra, la scrittura giapponese è performance, rituale e metonimia culturale, mentre esempi di kirigami (kiru – tagliare, kami – carta), interventi su immagini di tessuti, volumizzano la nicchia vicino alla porta che apre sulla corte esterna. Questi, insieme alle fotografie colorate a mano sulla parete sinistra, sono tutti lavori inediti.Continue Reading..