Tag: MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo

10
Lug

Maurizio Nannucci. Where to start from

Oltre 30 opere per esplorare l’universo fatto di luce, colore, forma e scrittura di uno dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana dagli anni ’60 a oggi. Inaugura Young Architects Program 2015 l’installazione che ospita gli eventi estivi.

Maurizio Nannucci
Where to start from

a cura di Bartolomeo Pietromarchi

La mostra, con oltre trenta opere, esplora il percorso artistico di uno tra i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea italiana dagli anni Sessanta a oggi.
Un universo fatto di luce, colore, forma e scrittura.

In mostra lavori di matrice storica e quelli più recenti che interagiscono tra loro attraverso un percorso di luci, colori, forme, scrittura e suoni.
Dagli anni Sessanta, Maurizio Nannucci esamina il rapporto tra arte, linguaggio e immagine. La sua ricerca, caratterizzata dal dialogo tra discipline diverse, diventa particolarmente evidente nelle sue grandi scritte al neon. Parte integrante della mostra è la presentazione dei multipli che l’artista ha prodotto dagli anni Sessanta ad oggi: oltre cento edizioni tra libri e dischi d’artista, foto, riviste, ephemera, che restituiscono un’altra pratica fondamentale del suo lavoro. Tre nuove installazioni sono state realizzate per questa esposizione tra cui More than meets the eye, una grande opera per la facciata del museo che, grazie agli Amici del MAXXI, entrerà a far parte della sua collezione.

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11
Giu

Lara Favaretto. Good Luck

Un’opera dedicata al tema degli “scomparsi”, persone che hanno fatto perdere le proprie tracce. Il progetto è alimentato da una vasta ricerca, cominciata nel 2005, che ha portato l’artista a costruire un vero e proprio archivio di immagini, documenti, lettere, fotografie, testimonianze, articoli di giornale.

Il viaggiatore misterioso Jean – Albert Dadas, la pioniera dell’aviazione americana Amelia Earhart, lo scacc hista Bobby Fisher, il fisico Ettore Majorana, il grande scrittore J.D. Salinger e il poeta pugile Arthur Cravan, sono alcuni dei personaggi protagonisti di Good Luck , il progetto che dal 30 aprile l’artista Lara Favaretto presenta al MAXXI.

Good Luck , co mmissionato dal MAXXI Arte diretto d a Anna Mattirolo, è la prosecuzione di Momentary Monument (The Swamp), installazione realizz ata nel 2009 in occasione della 53a Biennale di Venezia, prima opera dedicata al tema degli “scomparsi” – persone che, volontari amente o no, si sono ritirate dalla vita pubblica, facendo perdere le proprie tracce.
L’intero progetto è alimentato da una vastissima ricerca, cominciata nel 2005, che ha portato l’artista a costruire un vero e proprio archivio di immagini, documenti, let tere, fotografie, testimonianze, articoli di giornale.

Una selezione di questa raccolta eterogenea è confluita in I Momentary Monument (Archive Books, Berlino, 2010), libro d’artista che lascia emergere le personalità degli scomparsi e la loro storia, at traverso la giustapposizione del materiale d’archivio.

Ai protagonisti del volume, resi celebri anche dalla modalità della loro scomparsa, Lara Favaretto dedica i suoi cenotafi, sculture innalzate in loro memoria e realizzate in legno, ottone e terra.
Rim arcandone il significato e la funzione, i cenotafi di Good Luck intendono accogliere e tramandare il ricordo degli scomparsi, per offrire loro una degna memoria.Continue Reading..

27
Apr

I Martedì Critici – FRANCO PURINI

I Martedì Critici
a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

FRANCO PURINI

martedì 28 aprile 2015, ore 18.00
MAXXI B.A.S.E. | Sala Graziella Lonardi Buontempo

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

Ospite del terzo incontro al MAXXI è Franco Purini (Isola del Liri, 1941).

Celebre architetto italiano, esponente del neorazionalismo e protagonista della cosiddetta “architettura disegnata”, Franco Purini ha influenzato fin dagli anni Settanta la cultura architettonica internazionale, grazie al suo contributo progettuale e teorico. I suoi progetti sono ricchi di suggestioni che rimandano alle architetture visionarie di Giovan Battista Piranesi, alle atmosfere metafisiche, al razionalismo e alla tradizione classica. A Roma Purini frequenta l’ambiente degli artisti Achille Perilli, Lorenzo Taiuti e Franco Libertucci e dal 1966 ha aperto uno studio con Laura Thermes, con cui ha realizzato numerosi progetti, tra cui la Casa del farmacista (1980), tre piazze (1982) e Casa Pirrello (1990) a Gibellina. Laureato nel 1971 a Roma con Ludovico Quaroni, Purini ha lavorato negli anni della formazione insieme a Maurizio Sacripanti e a Vittorio Gregotti, collaborando con quest’ultimo ad alcuni grandi progetti, come il quartiere Zen a Palermo (1970) e l’Università della Calabria ad Arcavacata, Cosenza (1973).Continue Reading..