Tag: Ida Pisani

01
Lug

Regina José Galindo. Siesta

La performance conclude la rassegna
Sui Generis
a cura di Eugenio Viola e Angel Moya Garcia

9 Luglio 2016 ore 19.00 / July 9, 2016 at 7pm
Ex Chiesa di San Matteo – P.zza San Matteo, 3 55100 – Lucca

Associazione Culturale Dello Scompiglio
in collaborazione con
Prometeogallery di Ida Pisani

“Quando mi sono svegliata, avevo uno sopra di me ed un altro sotto, mentre due mi afferravano”.
Testimonianza di una ragazza di 16 anni, violentata da 30 uomini in Brasile, nel maggio 2016
La dimensione performativa di Regina José Galindo è politica e polemica, restituisce opere scomode, spesso brutali, nelle quali il suo corpo minuto e all’apparenza fragile è esposto ad una serie di azioni pubbliche che usano lo spazio metaforico dell’arte per denunciare le implicazioni etiche legate alle ingiustizie sociali e culturali, le discriminazioni di razza e di sesso e più in generale tutti gli abusi derivanti dalle relazioni di potere che affliggono la società contemporanea. Galindo trasforma il proprio corpo in strumento di rievocazione simbolica di eventi cui è sottoposto il corpo collettivo, il cosiddetto “corpo sociale”.
Le sue azioni realizzate in un’ottica di coinvolgimento totale, da un lato ribadiscono l’impegno dell’artista a materializzare attraverso la violenza e il dolore le criticità del presente, dall’altro esplicitano un senso di profonda impotenza, chiamando in causa simultaneamente i ruoli ancipiti di partecipante e spettatore. In occasione di Sui Generis, Galindo presenta Siesta, una performance realizzata in collaborazione con la prometeogallery di Ida Pisani in cui l’artista, come spesso accade nella sua pratica, partendo da una riflessione sulla violenza, riflette sul concetto di egualitarismo di genere legato al microcosmo femminile.
La performance di Regina José Galindo conclude la rassegna di performance Sui Generis, a cura di Eugenio Viola e Angel Moya Garcia, che ha avuto come oggetto di indagine la complessità concettuale legata al genere, nell’ambito della stagione che l’Associazione Culturale Dello Scompiglio dedica a questa tematica e che ha visto performance site-specific di Luigi Presicce, Nicola Ruben Montini, Pauline Boudry/Renate Lorenz, Yan Xing, Alexandra Pirici e Manuel Pelmuş, Rosy Rox, Carlos Motta, Eddie Peake, Karol Radziszewski e Miguel Gutierrez.

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18
Nov

Regina José Galindo. Mazorca

“Hanno distrutto le nostre case, hanno rubato i nostri beni, bruciato i nostri vestiti, hanno preso gli animali, tagliato il campo di grano, ci seguirono giorno e notte.” Caso 5339 (uomo intervistato)

—english below

Hanno distrutto le nostre case, hanno rubato i nostri beni, bruciato i nostri vestiti, hanno preso gli animali, tagliato il campo di grano, ci seguirono giorno e notte.
Caso 5339 (uomo intervistato) Piano Sánchez, Baja Verapaz, 1982.Volume 1. Capitolo terzo.REMHI.

Durante la guerra in Guatemala, come parte della strategia militare di terra bruciata, il mais è stato tagliato, è stato bruciato; fu distrutto dall’esercito con l’intenzione di distruggere le comunità indigene, considerate causa della guerriglia. La pace è stata firmata nel ’96 , il mais e il popolo hanno resistito. Nel 2014 il Congresso ha approvato una legge sulla protezione delle varietà vegetali, popolarmente conosciuta come Ley Monsanto, che metteva a rischio il futuro del mais e l’autonomia alimentare del paese. I popoli indigeni furono quelli che si opposero maggiormente e che hanno ottenuto l’abrogazione della legge.

Sono nascosta in un campo di grano. Quattro uomini con il macete, tagliano tutto il mais per scoprirmi. Per qualche minuto rimango in piedi sul mais tagliato.
Aldea Chotacaj, Totonicapan, Guatemala. Novembre 12/11/2014.

Inaugurazione 18 Novembre 2015, h.19.00 – 21.30

Prometeogallery
via Ventura, 3 Milano 20134
orario galleria: lun- ven 11-19Continue Reading..

09
Giu

Michelangelo Consani. Le Cose Potrebbero Cambiare

Michelangelo Consani
Le Cose Potrebbero Cambiare

curated by Matteo Lucchetti

Inaugurazione 11 Giugno, 2015 / Opening June 11, 2015
11 Giugno – 31 Luglio, 2015 / June 11 – July 31, 2015

La Prometeogallery di Ida Pisani è lieta di presentare “Le cose potrebbero cambiare”, la prima personale di Michelangelo Consani presso i suoi spazi di Via Ventura, a cura di Matteo Lucchetti. La mostra si sviluppa sull’intreccio di una serie di ricerche recenti dell’artista, il quale, a partire dalla ricontestualizzazione di alcune opere esistenti, presenta una serie di nuove produzioni che portano i temi della decrescita e del nucleare in un dialogo fatto di rimandi continui all’immaginario collettivo e alle molte contro-narrazioni che lo contraddicono.

Il Giappone si rivela ancora una volta un caso studio preferenziale nella costruzione di scenari futuri, frutto della comprensione di tutte le tragiche cadute della modernità e della critica serrata ad una cieca visione ottimista sul concetto di progresso. Dalla grande locandina cinematografica fatta eseguire a Saigon raffigurante Godzilla, il mostro icona del post Hiroshima e Nagasaki, al video dei maiali abbandonati a Fukushima, passando per i monocromi fatti di alghe nori contaminate su tavola, il Paese del Sol Levante è tanto un tramonto dell’umanità dal quale apprendere, quanto un moto perpetuo di resilienza che sposta continuamente i limiti dell’accettabile. Sullo sfondo emerge la questione ambientale come territorio politico, nel quale i percorsi di sostenibilità diventano pratiche di resistenza quotidiana, mentre i modelli esistenti rimangono ancorati ad insostenibili equilibri figli della guerra fredda e delle sue logiche.Continue Reading..