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16
Ott

Hemmes. Monochrome

Galleria 33 presenta nello spazio di via Garibaldi 33 ad Arezzo la personale “Monochrome” dedicata ad un maestro dell’arte informale, Hemmes.
Formatosi dapprima negli anni dello Spazialismo e a seguire dell’Arte Povera e del Nouveau Réalisme, l’artista di origine livornese ha sviluppato negli anni un suo linguaggio identificativo, improntato su di una ricerca nutrita di materia e colore. Un iter complesso, che parte dalla riflessione sul dato fenomenico per giungere a traslarlo nell’assoluta astrazione, un fare artistico di forte originalità e rara potenza espressiva. Attivo in Italia e all’estero, nel corso della sua lunga carriera è stato presentato nelle più importanti fiere di settore, ha esposto in prestigiosi spazi istituzionali e le sue opere fanno parte di collezioni di grande rilievo.

La mostra
La mostra, a cura di Tiziana Tommei, propone un taglio preciso, enucleando dal corpus dell’artista opere monocromatiche nelle quali la materia viene governata con soluzioni che annullano il confine tra pittura e scultura. Da un lato il colore, unico, forte e puro; dall’altro la materia, modellata, sovrapposta e aggettante: “Senza titolo” di medio e grande formato in cui i pigmenti su carta su multistrato virano dalle trasparenze del ghiaccio delle opere del 2003, ai “blu Klein” del 2005 fino ai “rossi” del 2009.
Non si vuole offrire un campione rappresentativo di un percorso tanto ampio e complesso – per questo è già in programma la grande retrospettiva che il Museo Piaggio dedicherà all’artista nel 2016 – ma fare luce su una parte della produzione del livornese che conta pochi e per questo rari esemplari nei quali è pienamente manifesta la specificità del suo segno.

Testo critico
Com’è fatto?
Pittura ad olio e carta su tela. Materia applicata con successive sovrapposizioni, strappata e dipinta.
Pura arte informale.
Questa è una risposta. Informazioni corrette certo, ma non sufficienti. Manca il nòcciolo del lavoro. Continue Reading..