Traendo ispirazione dall’immaginario quotidiano femminile e dall’esperienza di una dittatura oppressiva e censoria, quella del Brasile negli anni ’70-’80, l’artista realizza opere che abbracciando differenti linguaggi e media, dalla performance alla scultura, dal video alla fotografia, al disegno.
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In occasione dei suoi vent’anni di attività, Raffaella Cortese è lieta di presentare Cioè, seconda personale dell’artista Anna Maria Maiolino, riconosciuta a livello internazionale come una delle figure più influenti dell’arte sudamericana oggi.
Traendo ispirazione dall’immaginario quotidiano femminile e dall’esperienza di una dittatura oppressiva e censoria – quella del Brasile negli anni ’70-’80 – Anna Maria Maiolino, italiana d’origine e brasiliana di adozione, realizza lungo il suo percorso opere ricche di energia vitale, abbracciando differenti linguaggi e media, dalla performance alla scultura, dal video alla fotografia, al disegno.
La mostra Cioè, presenta opere inedite recentemente realizzate dall’artista, che sceglie come titolo una congiunzione discorsiva per rappresentare il suo desiderio di incuriosire il pubblico senza esplicitare le proprie intenzioni. Solamente nell’esperienza diretta con l’opera e attraverso la diversità di un alfabeto di segni il pubblico troverà risposte e significati.
Secondo Maiolino nell’idea di scultura è insito il concetto di processo: l’artista è interessata a ciò che accade prima che il lavoro sia concluso e a una soluzione formale che sia testimone dell’azione creativa.
In mostra opere realizzate con diversi media. Alcune sculture della serie Cobrinhas in ceramica raku e della serie Entre o Dentro e o Fora riflettono sulla contrapposizione di pieno e vuoto, sull’assenza o presenza di materia: tutti temi cui alludono anche i titoli delle opere. I disegni sono realizzati con tecniche differenti: dalle Interações agli Hierárquicos, in cui l’inchiostro, mosso dalla forza di gravità e dalla casualità del movimento apportato dall’artista, scorre sulla carta e diviene agente trasformante della superficie; ai Filogenéticos realizzati a pennello, che ricordano degli organismi cellulari in continua metamorfosi; infine ai Pré-indefinidos e De Volta, che presentano un uso più tradizionale del vocabolario del disegno. Saranno infine in mostra un video di recente produzione João & Maria [Hansel and Gretel], 2009/2015 e un video storico degli anni ‘70 rieditato recentemente Um dia [One Day], 1976/2015. Continue Reading..