Tag: Eduardo Secci Contemporary

04
Dic

Tensioni strutturali #2

La Galleria Eduardo Secci è lieta di inaugurare, Venerdì 25 novembre 2016 dalle ore 18.30, nella sede espositiva di Piazza Goldoni di Firenze, la mostra collettiva “Tensioni strutturali #2” a cura di Angel Moya Garcia.

La trilogia “Tensioni strutturali” si articola come un progetto organico suddiviso in tre mostre, indipendenti ma interconnesse tra loro, che sono presentate gradualmente negli spazi della galleria. Se la prima mostra, realizzata a Febbraio 2016, si focalizzava sul ruolo centrale dell’individuo nella costruzione dello spazio percepito, attraverso installazioni ambientali di Carlo Bernardini, Monika Grzymala, Roberto Pugliese ed Esther Stocker, la seconda analizza in quest’occasione le diverse possibilità della materia come elemento di rappresentazione e, in- ne, la terza mostra studierà, il prossimo anno, i processi entropici dell’ambiente quotidiano.

Questa seconda parte della trilogia viene sviluppata dai cinque artisti invitati come un’analisi delle possibilità e dei limiti della materia nelle sue diverse strutturazioni, declinazioni e accezioni. In mostra vengono presentati una serie di lavori che si interrogano, in modalità nettamente contrastanti, sulle sfumature e sulle gradazioni che si nascondono negli interstizi delle ataviche dicotomie tra sicità e astrazione, tangibilità e inde nitezza, stabilità e precarietà. Un’indagine fenomenica in cui il reale appare e si mostra attraverso tracce, rimandi e segni e in cui l’individuo può arrivare a riconoscerlo e a comprenderlo solo ed esclusivamente attraverso la propria esperienza. In questo modo la mostra è concepita come una successione di impulsi, di indizi e di accenni in cui le opere rallentano, rivelandosi, e in cui la materia prova a emergere nella sua completa diversità, frammentazione e aleatorietà, annullando qualunque tentativo di classi cazione o categorizzazione tassonomica e respingendo qualsiasi oggettivizzazione del reale.
In particolare, nella prima sala, Aeneas Wilder mette in discussione la durevolezza e la sicurezza statica della materia attraverso “Untitled #191”, un lavoro strutturato solo tramite l’equilibrio e la forza di gravità e in cui non c’è traccia di nessun sistema di ssaggio tra i numerosi elemen- ti dell’installazione. Nella seconda sala, “Lontanodentro #2” di Davide Dormino si materializza in una cascata costruita con fili di ferro che coprono l’intera stanza e convergono dal perimetro del soffitto al centro del pavimento e in cui il visitatore può decidere se osservarlo da una prospettiva periferica o attraversarlo per raggiungere il suo nucleo. Nella terza sala, “All Is Shining the Same” di Marzia Corinne Rossi si compone di un intrico di elementi autoportanti in carta vetrata industriale pigmentata, materiale che connota la produzione dell’artista, che si al- lineano nello spazio espositivo mutando le sue caratteristiche siche e percettive. Di fronte, Diamante Faraldo presenta “A Nord del Futuro”, una grande mappa rovesciata che impone la necessità di fermarsi a scrutarla attentamente per distinguere sfumature, dettagli e particolari nascosti dietro un materiale che prova a celarsi nella sua ambiguità. Infine, nell’ultima sala, Andrea Nacciarriti con il lavoro “Crystallize #002 [matter]” indaga sulla capacità di trasformazione e sulla fragilità della materia, dilatando la sospensione e analizzando la categoria di transizione, attraverso un atto di frammentazione che la trascina al di là delle nostre possibilità di raggiungerla.

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03
Ago

Alfredo Pirri. All’Orizzonte

Alfredo Pirri
All’Orizzonte
A cura di Arabella Natalini

Vernissage 8/08 – 2015 ore 19.00

Date Mostra 9/08 – 10/10 – 2015

Orari di apertura
Tutti i giorni dalle ore 10 – 13 & 17 – 24

Galleria Eduardo Secci Contemporary
Via P. Eugenio Barsanti 1 – 55040 Pietrasanta

La galleria Eduardo Secci Contemporary è lieta di annunciare l’inizio della collaborazione con Alfredo Pirri presentando due nuove mostre personali dell’artista ed un progetto site specific.
Le esposizioni, rispettivamente ideate per le gallerie di Pietrasanta (Via P. Eugenio Barsanti, 1) e di Firenze (Via Maggio 51R), riflettono l’attenzione costante di Alfredo Pirri per lo spazio di confine tra arte e architettura.
La mostra di Pietrasanta presenta una serie di lavori su carta dove, a partire da un supporto bidimensionale, l’artista sviluppa degli “spazi di luce” che vivono in un’atmosfera sospesa, atemporale, in continuo spostamento tra le diverse dimensioni fisiche.
Nella loro difformità, cronologica e di formato, Acque (2007), Croce (2014) e Pieghe (2014) danno vita a un insieme armonico e coerente che tratta la superficie pittorica come elemento prettamente spaziale, una “rappresentazione” di significati che evoca, per sottrazione, elementi e immagini.
La personale che verrà ospitata nella sede di Firenze della galleria prenderà le mosse da un analogo interesse presentando però opere di dimensioni e tipologie diverse. Pur mantenendo saldamente la vocazione pittorica, nel corso degli ultimi anni l’artista si è dedicato a progetti con una forte matrice architettonica, realizzando numerose installazioni site-specific e collaborando in diverse occasioni con architetti.
I frutti di queste proficue collaborazioni sono stati di recente esposti in una mostra-studio (tenutasi alla British School of Rome) e costituiscono il nuovo punto di partenza per la prossima personale fiorentina, dove verrà presentata un’ installazione inedita che pone in relazione gli ambienti della galleria con quelli dello spazio di lavoro di artista, affiancata da una serie di lavori a parete.
Nello stesso periodo, in occasione del Festival “Firenze Suona Contemporanea” sarà presentata sempre a Firenze, nel cortile del Museo Novecento, una grande installazione dal titolo Passi Museo Novecento – 2015 in collaborazione col musicista Alvin Curran.
Ognuno di questi luoghi verrà trattato in modo singolare ma in tutti è evidente la costante attenzio- ne che l’artista rivolge alla struttura, ai materiali, al colore, alla luce e alla sua rifrazione.
I disegni “atti di immaginazione” traspongono su carta una visione evocativa dei diversi spazi, caratterizzati da particolari accostamenti materici e cromatici.
“E’ architettura il prevedere come la pittura si possa espandere nello spazio fino a costruire un luogo” (Alfredo Pirri).Continue Reading..