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26
Mar

Mia E Göransson. Solo show

Officine Saffi è lieta di invitarvi all’inaugurazione
martedì 28 marzo, 18.30 – 21.00

Rocce, piante grasse, piccoli pianeti, architetture metafisiche dai colori curiosi. L’artista, designer, ceramista Mia E Göransson crea opere che sono raffinati e affascinanti ecosistemi. Gli organismi che popolano i suoi paesaggi possono ricordare le forme della natura frammentata e ricomposta, una New Nature che svela e nasconde allo stesso tempo le strutture geometriche sottese alle leggi naturali, quelle linee, vortici, traiettorie che le piante seguono nel loro sviluppo, nelle fasi della crescita, secondo rapporti armonici invisibili ed eterni. Uno scontro tra la morbida organicità della vita e il rigore della geometria. Le leggi della fisica sono sorpassate, la forza di gravità non ha potere sulle architetture che Mia costruisce. In bilico, in una azzardata sospensione, angoli appoggiano su curve lisce, cubi o cilindri si sporgono troppo in là, eppure non crollano. E allora interviene il colore, lo stesso su tutte le superfici, oppure i toni più accesi e giocosi che una tavolozza possa ospitare. Nelle composizioni monocrome emergono i riflessi, le rotondità e gli spigoli, creando scenari misteriosi, irreali. Compiendo un lavoro di astrazione della natura circostante, l’artista arriva a realizzare una nuova natura decostruita, concreta, solida, oggettuale, come diceva Ettore Sottsass: “Nous avons réalisé des objets concrets pour exprimer des idées abstraites … et ils ont tous fini dans des galeries d’art”. Rami che diventano archi sorretti da piedistalli, mele bucate, meteore o frutti proibiti, vasi capovolti, nuvole dure e increspate fissate a terra attraverso solidi geometrici. Dai toni più scuri al rosa candito, dalle tinte piene alle sfumature. Il campionario sembra essere infinito. Quindi lo stesso stimolo per qualcosa di inaspettato può guidarci nel viaggio o nello spettacolo a cui l’artista ci invita, nel “processo” di osservazione ci lasciamo stupire da una geografia bizzarra, da rarefazione e concentrazione insolite, da profili mai visti oppure ogni tanto sognati.

Testo critico di Antonio Grulli

-english below-

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