ANISH KAPOOR
Descension
Inaugurazione: sabato 2 maggio 2015, Via del Castello 11, ore 18-24
Fino al 05.09.2015, da lunedì a sabato 10-13 / 14-19
Riconosciuto a livello mondiale come uno tra i più significativi artisti contemporanei Anish Kapoor torna ad esporre in Italia con la mostra Descension, un progetto espositivo appositamente conce-pito per gli spazi del cinema teatro di Galleria Continua di San Gimignano. Cuore della mostra è l’installazione posta in platea, Descension, che dà anche il titolo alla personale.
Anish Kapoor si inserisce a pieno titolo in quella genealogia di artisti che sviluppano interrogativi alchemici e agiscono anche attraverso concetti paradossali realizzando opere che ci spingono oltre l’apparire alla ricerca dell’essere, facendoci riflettere sullo stato latente della potenza della materia stessa, dell’energia in essa contenuta e per questo metafora dell’intero universo.
A caratterizzare l’opera di Kapoor sono l’infinita capacità di reinvenzione del linguaggio artistico, nella sua dimensione monumentale come anche in quella più intima. I temi della sua ricerca, che è anche e in primo luogo ricerca filosofica, sono centrati sull’uomo e sulla consapevolezza di sé, sulla mente e l’esperienza delle cose che la circondano, sull’universalità di tempo e spazio, dalle prime opere fino alle più recenti e monumentali installazioni in musei e spazi pubblici.
L’opera di Kapoor ridefinisce e amplia il concetto di scultura nell’arte. La sua poetica implode e al contempo intensifica ed approfondisce le relazioni binarie, le energie opposte, le antitesi che costituiscono il mondo visibile. Luce ed ombra, negativo e positivo, maschile e femminile, materiale ed immateriale, interno ed esterno, concavo e convesso, lucido ed opaco, liscio e ruvido, naturale ed artificiale, rigido e morbido, solido e liquido, attivo e inerte, ordine e disordine, pieno e vuoto non sono che alcune delle polarità che l’opera di Kapoor è capace di rappresentare suscitando straordinario incanto. A proposito della relazione tra pieno e vuoto l’artista afferma: “Ho sempre pensato al vuoto come a uno spazio transitorio. E tutto ciò ha molto a che fare con il tempo. Sono sempre stato interessato al momento creativo in cui ogni cosa è possibile e niente è ancora accaduto. Il vuoto è quel momento di tempo che precede la creazione, in cui tutto è possibile”.Continue Reading..