Tag: amalia di Lanno

14
Mag

MeravigliArti 2015

 Al via, martedì 19 maggio, la terza edizione di MeravigliArti, la rassegna di letteratura, teatro, musica e arte sul tema della meraviglia, concetto che contraddistinse tutta l’attività intellettuale, scientifica e mecenatesca del principe di Sansevero.

Tanti i protagonisti d’eccezione che quest’anno si esibiranno nei suggestivi spazi del Museo Cappella Sansevero: Andrea Renzi e Peppe Servillo porteranno in scena l’inedita Intervista impossibile al principe Raimondo di Sangro scritta per l’occasione da Raffaele La Capria; con l’acume e l’ironia che lo contraddistinguono, Vittorio Sgarbi si soffermerà sul Cristo velato, “canto del cigno della scultura barocca”, e su altre opere del tempio settecentesco; il Quartetto Euphoria, poker d’archi tutto femminile, darà libero corso a fantasia e creatività spaziando da Mozart al tango a De Andrè, in uno strampalato show per la regia della Banda Osiris; Giulio Paolini, maestro di fama internazionale, realizzerà l’installazione d’arte contemporanea site-specific Da lontano, in collaborazione con la Galleria Alfonso Artiaco; come tradizione, uno degli appuntamenti sarà dedicato anche ai bambini: ad aprire la rassegna, martedì 19 maggio, sarà lo spettacolo per grandi e piccini Light Mystery del trio Carpineti Giliberti Ludwig, scienziati del Dipartimento di Fisica dell’Università Statale di Milano. In occasione dell’Anno Internazionale della Luce, i tre ricerc-attori eseguiranno dal vivo straordinari esperimenti incentrati sui fenomeni luminosi, toccando temi scientifici profondi con creatività e comunicando in modo esuberante la passione per la ricerca.
Il costo del biglietto per il primo spettacolo è di € 10,00. I ticket potranno essere acquistati presso il Museo Cappella Sansevero e la Concerteria di via Schipa.
I biglietti per gli eventi successivi saranno messi in vendita a partire da dieci giorni prima di ciascun evento.

Info: www.meravigliarti.it
Museo Cappella Sansevero
Via Francesco De Sanctis, 19/21
80134 Napoli

MeravigliArti 2015
dal 19 maggio al 16 giugno 2015

Tra gli appuntamenti in programma:

Martedì 9 giugno, ore 19.00
Giulio Paolini, Da lontano
Vernissage al Museo Cappella Sansevero

Dopo il successo di Ann Veronica Janssens nel 2014, da domani torna l’arte contemporanea alla Cappella Sansevero nell’ambito della rassegna MeravigliArti – ancora una volta grazie alla collaborazione della Galleria Alfonso Artiaco – con l’installazione di uno dei più grandi maestri del panorama internazionale. Per il suo intervento nel tempio barocco, Giulio Paolini ha ideato l’opera Da lontano, che potrà essere ammirata dal 10 giugno al 20 luglio 2015 durante gli orari di apertura del museo, alle consuete tariffe di ingresso.
Il vernissage si terrà domani, martedì 9 giugno, alle ore 19.00. Ingresso libero.
Info: www.meravigliarti.it

14
Mag

Kathryn Cook. La Memoria degli Alberi

LA MEMORIA DEGLI ALBERI
Fotografie di Kathryn Cook
a cura di Annalisa D’Angelo

Lo sguardo poetico e documentario di una fotografa americana sul genocidio armeno in una mostra che la Galleria del Cembalo apre al pubblico, dal 23 aprile al 27 giugno 2015.
“Gli alberi di Gelso fanno la guardia, nonostante il passaggio del tempo ad Ağaçlı, formando una macchia verde nel polveroso terreno dell’Anatolia, nutriti dalla sorgente che scende a cascata dalla valle sovrastante. Rami estesi come in una dichiarazione, le foglie nutrono un universo, chiuse da un filo. La seta, tessuta da grossi vermi su queste foglie risiedono sul pavimento delle case del villaggio e annidati nei giardini. Qui, ogni albero assorbe la pioggia e il vento, il sole e la tristezza; spinge le sue radici nella profondità del suolo di Ağaçlı e sono testimoni.
I segreti dei secoli sono ombre sotto i grossi rami. Ma non ci diranno in modo semplice cosa è successo qui, o lì. Restano immobili, quiescenti, tornando alla storia solo quando appellati.”

Kathryn Cook
Come fotografare quello che non c’è più e che si è cercato di cancellare? Per sette anni, Kathryn Cook è stata impegnata in un paziente lavoro alla ricerca delle tracce del genocidio degli Armeni – il primo della storia del Ventesimo secolo – che ha causato la morte più di un milione di Armeni in Turchia. Con uno stile fotografico contemporaneo, dove la poesia accompagna la memoria, Kathryn Cook riesce a scoprire i fili di una storia frammentata, fatta di detto e non detto, attraverso le testimonianze degli Armeni e dei Turchi incontrati in Armenia, in Turchia, in Libano, in Siria, in Israele e in Francia. Kathryn Cook si sofferma qui sulle tracce di questa eredità che circoscrive in una narrazione delicata che mescola foto in bianco e nero a colori. Con questo lavoro eccezionale, l’autrice propone un nuovo modo di rappresentare la sofferenza e il male procedendo attraverso ripetizione e simboli. Il titolo La memoria degli alberi si riferisce al villaggio turco di Agacli (il posto degli alberi), nella Turchia dell’est, che Kathryn Cook ha fotografato a lungo e che costituisce, in un certo senso, la metafora del suo percorso artistico. Questo villaggio, che era armeno prima del 1915, è oggi abitato da una maggioranza curda che ha fatto rinascere la tradizione della tessitura della seta come veniva praticata un tempo dagli Armeni.
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14
Mag

The Reverse Projection – Talk with Luca Andreoni

Photography originates from the perspective machine and retains its mechanical structure. However, the images produced are the result of a relationship between the world and the observer, which is accomplished in the darkness of the camera obscura. That’s why photographs, unlike the instrument that produces them, are ambiguous images, a product of a meeting and not mere extraction of a frame from a sequence. The talk aim to outline some aspects of the influence of the presence of the photographer, from biographical and personal to the historical and intellectual aspects.

Planar has the pleasure to host one of the members of its scientific committee, proposing – in a riveting lecture / dialogue – an interesting excursus from history of photography to the personal photographer’s point of view.

Luca Andreoni starts his photographic career in the eighties, he led an isolated research deeply influenced by the American landscape photography: Robert Adams, Lewis Baltz, Stephen Shore. In 1995 he took part in the project “Archive of Space” promoted by Provincia di Milano. The years between 1994 and 2006 were marked by his artistic alliance with Antonio Fortugno; he then ventured onto a solo career. His rigorous work is well known in the world of photography and contemporary art and many prestigious institutions have requested his participation in important exhibitions and publications.

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14
Mag

FOTOGRAFIA EUROPEA 2015 – Effetto Terra

FOTOGRAFIA EUROPEA 2015 – Effetto Terra
Decima Edizione
A REGGIO EMILIA
Giornate inaugurali 15 – 16 – 17 MAGGIO 2015
Mostre fino al 26 LUGLIO 2015

www.fotografiaeuropea.it

Torna la grande manifestazione internazionale di Fotografia Europea di Reggio Emilia. Al centro dell’attenzione è la fotografia come strumento privilegiato per riflettere sulle complessità della contemporaneità. Ogni anno gli autori sono chiamati, così, a confrontarsi su temi diversi: la condizione urbana contemporanea, il corpo, il tempo, lo sguardo, la cittadinanza, il cambiamento. Sono molte le produzioni realizzate “ad hoc” per il festival e poi confluite nella pubblica collezione della città.
Trattandosi di una riflessione a tutto campo sull’immagine contemporanea, si confrontano sul tema non solo fotografi ma anche intellettuali, artisti, filosofi e scrittori.
Il punto di partenza è l’insegnamento di Luigi Ghirri: la possibilità, attraverso l’immagine, di guardare al mondo come non lo si è mai fatto prima.
Per l’edizione 2015, che si svolgerà nei mesi di maggio e giugno con tre giornate inaugurali dal 15 al 17 maggio, il tema scelto è Effetto Terra.Continue Reading..

13
Mag

FotoArte Puglia 2015

FotoArte Puglia 2015: due mesi di fotografia tra Taranto, Brindisi e Lecce

Fabio Bucciarelli, Maurizio Galimberti, Moreno Maggi, Daniele Riefolo, Valerio Bispuri, Max Angeloni, Donato Chirulli. Sono solo alcuni dei fotografi di rilievo nazionale e internazionale ospiti della prossima edizione di FotoArte Puglia. La manifestazione, ideata dal circolo fotografico “Il Castello” di Taranto nel 2004, giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione e si prospetta ricca di novità. Mostre fotografiche, concorsi, seminari, workshop, incontri con esperti e altri eventi a tema saranno organizzati da 6 associazioni fotografiche pugliesi, che per mesi hanno lavorato duramente e in sinergia per arricchire l’offerta culturale e artistica della regione e attrarre turisti, fotografi e fotoamatori da tutto il Sud Italia. Oltre al circolo “Il Castello”, condividono l’edizione del 2015 le associazioni “Fotofucina” di Salice Salentino, “InPhoto” di Brindisi, “Tempo di scatto” di San Cesario, “Obiettivi” di Lecce e “Controluce” di Statte.
“FotoArte” quest’anno durerà circa due mesi, dal 30 maggio al 10 luglio, per una full-immersion nella fotografia di qualità che costituirà un’occasione di arricchimento e di crescita culturale e professionale per molti visitatori. Tanti i nomi dei fotografi e degli esperti che interverranno nelle varie location pugliesi: oltre a quelli già citati, ci saranno Manoocher Deghati, Antonio Manta, Enrico Prada, Sara Munari, Francesco Ciccotti, Raffaele De Pascalis, Fernando Bevilacqua, Salvatore Masciullo, Salvatore Colazzo, Antonio Errico, Marco Di Lauro, Michele Buonanni, Daniela Sidari, Alessandro Liuzzi, Paolo Zuf, Loredana De Pace, Sara Inglese, Isabella Colucci, Alessandro Petrosino, Franco Sortini, Alex Mezzenga, Lorenzo Papadia, Luca Tabarrini e Tiziana Nanni, Alessandro Treves, Elizaveta Musienko, Lisa Bernardini, Francesco Francaviglia, Hannes Caspar, Euro Rotelli.
Un’importante novità che riguarda l’edizione del 2015 è legata alla lettura portfolio: da quest’anno, infatti, FotoArte Puglia rientra tra le tappe di Portfolio Italia, l’importante circuito ideato nel 2004 dalla FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche – che riunisce le più importanti manifestazioni nazionali in cui siano compresi incontri di lettura portfolio. Per l’occasione, si arricchisce l’elenco dei lettori: interverranno Dario Coletti, Enzo Carli, Fulvio Merlak, Giancarlo Torresani, Federica Cerami, Giorgio Ciardo, Manoocher Deghati e Franco Fontana.
Nel corso dei due mesi, si terranno decine di mostre fotografiche in varie location pugliesi: Salice Salentino, Brindisi, San Cesario, Taranto (in quest’ultima, venti solo nella Città vecchia). Il tema scelto per le collettive dei circoli sarà, invece, “La periferia urbana”.

Tra le novità di quest’anno, FotoArte diventa tappa anche del NikonDay; confermato, inoltre, il gemellaggio con il Photofestival di Anzio “Attraverso le pieghe del tempo”.
La manifestazione è realizzata con il patrocinio della FIAF, della Regione Puglia, delle Province di Taranto, Brindisi e Lecce, dei Comuni di Taranto, Salice Salentino, Brindisi, San Cesario, Lecce, Statte e Copertino, e di Puglia Promozione.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa: Rosa Cambara, Miriam Putignano
Direttore artistico: Raimondo Musolino, presidente del circolo fotografico “Il Castello”
Tel. 3925000997
www.fotoartepuglia.it

Immagine: Maurizio Galimeberti. Johnny Depp

13
Mag

Intervento Omocromico di Grazia Terribile – 30 anni dopo

“Che l’arte contemporanea fiorisca a New York, sia ricercata a Parigi, sia venduta in Germania, sia celebrata a Milano, è facile da comprendere, ma che l’arte contemporanea che per sua natura è esclusiva ed apprezzata da pochi, permei aree remote del globo è sorprendente, anzi ammirabile.” Cosi scriveva la scrittrice Rebecca Rhas venuta da New York per visitare un campo di lavoro d’arte che stava per cominciare. Nel settembre del 1983, per un’intera settimana, la città di Gravina in Puglia (Bari) fu grembo di un esperimento arte-terra denominato Intervento Omocromico ideato e realizzato da Grazia Terribile. Impegnata nell’arte contemporanea, Grazia offrì la sua terra in agro di Gravina a 50 artisti provenienti liberamente da tutte le parti del mondo: oltre l’Italia, tra cui anche due gravinesi, arrivarono dal Giappone, dall’America, dalla Germania, dalla Gran Bretagna, dalla Jugoslavia, da Israele. Fu un evento di straordinaria bellezza, ancora fermo nella memoria di molti, che attirò l’attenzione di critici e giornalisti di tutto il mondo dell’arte che scrissero come la bellezza della nostra terra si coniugasse benissimo con l’arte!
L’anno successivo, presso il Centro Sperimentale di Brera a Milano, fu presentato il libro ed il film-documento: Intervento Omocromico. Oggi, a distanza di 30 anni, si vuole riportare alla luce tutto il materiale presente nell’archivio del Centro di Ricerca di Grazia Terribile che racconta come un’ idea sperimentale ha spianato la strada al concetto di AgriArt, dove terra e arte si fondono sin dalle radici.

Grazia Terribile (1945-2010), proprietaria terriera e di origini gravinesi, agli inizi degli anni Ottanta inizia casualmente il suo percorso formativo nell’arte contemporanea. Visitando musei e gallerie in giro per l’Europa nasce in lei l’esigenza di una ricerca personale e approfondita sul rapporto arte-terra e, successivamente, sul limite dell’artista. Nasce così a Gravina (Bari) il Centro di Ricerca per l’Informazione e Sperimentazione Internazionale d’Arte e Agricoltura.
Con Intervento Omocromico, Grazia si lancia sul panorama mondiale del mondo dell’Arte. Critici e giornalisti italiani e stranieri parleranno di lei e della sua scommessa sperimentale libera da qualsiasi schema, a cielo aperto appunto. Pietro Marino scriveva: “… la dolce scommessa di Grazia Terribile, portatrice di utopie in un tempo in cui sembra che non vi sia più spazio per i sogni. Così, un seme nuovo dell’arte è stato gettato nei solchi arsi della Murgia. Occorrerà attendere, con pazienza e sapienza contadina, che dia i suoi frutti”.Continue Reading..

13
Mag

Omaggio a Roberto Paolini

In occasione di EXPO 2015, il 12 maggio alle ore 19.00 inaugura alla Galleria Bianconi di Milano,“OMAGGIO A ROBERTO PAOLINI”, mostra dedicata alla poliedrica figura dell’artista e chef Roberto Paolini.

Testo di ADRIANA POLVERONI
In collaborazione con Archivio Paolini

Nell’immaginario collettivo internazionale l’Italia, la sua cultura, la sua identità sono da sempre associati alla cultura del “Fare” e della ricerca del “Bello”: quella cultura, quella tradizione che vide nel Rinascimento le botteghe dei grandi Maestri affrontare con lo stesso impegno e la medesima ideazione artisticagli affreschi delle grandi volte dellecattedrali così come le decorazioni degli splendidi cassoni nuziali destinati a principi e rampolli nobiliari o i volti di quest’ultimi ritratti sulla superficie difragili e preziose maioliche. È questa tradizione “classica”, trasfigurata nella contemporaneità, che, in un momento dialettico così importante fra l’Italia e la costellazione delle diverse culture internazionali, si intende celebrare con la mostra “Omaggio a Roberto Paolini”.

Come scrive Adriana Polveroni nel testo di presentazione della mostra:“Roberto Paolini è stato un “artista del fare”, che con le mani creava autentici capolavori. Che fossero piatti ingegnosi, quando ancora non si parlava di “food”, ma il cibo poteva essere comunque un gesto inventivo […]. E sia che fossero gioielli, più simili a sculture da indossare. Elaborate, imprevedibili, preziose. Opere uniche.[…]Ecco, i materiali per Roberto Paolini erano importanti, andavano rispettati ma soprattutto esplorati, fino a tirarne fuori le potenzialità, le soluzioni meno ovvie che trattenevano al loro interno.”Continue Reading..

12
Mag

CECITÁ VERTICALE (atto unico)

Installazione performativa a cura di
Massimiliano Manieri e Mina D’Elia.
paesaggi sonori a cura di Meanwhile.in.Texas

In collaborazione con l’Associazione Movidabilia,
nell’ambito della Rassegna d’arte “spacescape”
Palazzo Di Lorenzo, via Mory, 1, Galatina (Lecce)

sabato 16 maggio 2015 – vernissage: ore 20.30

N.B.
accesso limitato a 2-3 visitatori per volta

CONCEPT
Quelli che viviamo sono gli ultimi giorni dell’uomo così come lo conosciamo?
È questo quesito apocalittico il primo che bisogna porsi – la riflessione si incentra sull’uomo – dobbiamo chiederci se davvero egli, con il suo stile di vita egoistico e basato sull’ Io, sulla ricchezza materiale e personale è meritevole di salvezza, oppure non convenga prendere atto del disastro perpetuato negli anni e optare per una “coscienziosa” estinzione, quale ultima via di salvezza per il pianeta Terra. Questa riflessione ci spinge ad un conflitto interiore, ognuno di noi si deve porre la domanda: sopravvivere in maniera così “bassa” o elevarci e regalare a questo pianeta una degna salvezza?
Da questa domanda emerge chiaramente la presenza di due mondi, due possibilità: un mondo “di sopra” e un mondo “di sotto”. Cinematograficamente trattato dai fratelli Wachowski, Manieri e D’Elia ci ripropongono il tema del mondo “simulato” in chiave realistica e lo fanno attraverso una performance che mette in contrasto/contatto, in maniera figurata, le due realtà. L’invito è quello di interrogarsi e scegliere, pensando criticamente a quello che è diventato il mondo oggi, tra: il “sopra”, rappresentante la “beata ignoranza”, che vive in una libertà solo apparente, pietrificata, soggetta dunque ad un controllo dell’individuo invisibile, oppure la parte di “sotto”, che ci invita, invece, ad interrogarci dentro allo scopo di giungere ad una nuova illuminazione e soluzione seppur nell’antro claustrofobico del nostro Io.
Un corpo sotto che con calma inverosimile, seppur costretto, torna all’origine con la semplicità del gioco. Un altro sopra che cerca di interrompere questo processo per poter “salvare” dalla follia e riportare alla luce chi si è perso, o forse per “paura” di una consapevole destabilizzazione di un mondo inverecondo e fittizio nella sua pseudo libertà.
L’uomo che dovrebbe deprimersi al pensiero che questo suo stato sia il punto massimo dell’evoluzione che per millenni lo ha contraddistinto, invece, davanti alla consapevolezza della morte vive una sorta di ebbrezza della sopravvivenza, non accorgendosi di come il suo ambiente (il suo mondo) sia ormai distrutto, pietrificato, destinato a perire immobile a causa della sua stessa vita e cieco davanti a ciò, vuole salvare la donna, a suo avviso prigioniera, ma in realtà quanto mai consapevole di cambio di rotta possibile solo attraverso l’abbandono del mondo “di sopra” e di quello che esso rappresenta; ricominciando volgendo lo sguardo altrove e ripartendo dal mondo “di sotto”, dove le acque pure continuano a scorrere ignare.Continue Reading..

10
Mag

Susy Manzo.Giochi di ruolo (…raccontami un’altra storia)

GIOCHI DI RUOLO
(… raccontami un’altra storia)

OPERE di SUSY MANZO

A cura di Gabriella Damiani

GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA

Piazzetta Cattedrale
Centro Storico
Ostuni

16 – 31 MAGGIO 2015

INAUGURAZIONE SABATO 16 MAGGIO 2015
ORE 19:30

Il secondo evento inserito nel calendario della Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni, è rappresentato dalla mostra “Giochi di ruolo (…raccontami un’altra storia)” dell’artista milanese Susy Manzo.

Dieci disegni e un’installazione sono i nuovi lavori del 2015 presentati in questa mostra che rientra nel progetto “Giochi di ruolo”.

Ecco come la stessa artista ci presenta il suo lavoro:

“Giochi di ruolo è un progetto aperto, nato nel 2012, che indaga circa il ruolo di genere e il suo messaggio stereotipato nei giochi, nelle filastrocche e nelle canzoni popolari per bambini.
L’obiettivo è quello di offrire una visione che stimoli alla riflessione sull’importanza del messaggio “impostato” che il bambino riceve già in età prescolare.
I disegni su carta vellum sovrapposti ad intagli eseguiti in paper cutting o a sete pregiate, sono volutamente delicati, trasparenti, leggiadri per sottolineare e contrapporsi all’importanza dell’argomento analizzato.

…raccontami un’altra storia!
…raccontami un’altra storia.Continue Reading..

10
Mag

SPACESCAPE

SPACESCAPE

rassegna d’arte

16 maggio 2015 – 31 maggio 2015

Vernissage sabato 16 maggio ore 21.00

Palazzo Di Lorenzo

Via Mory, Galatina (LE)

Cristiano Cervino engineering&architecture e Movidabilia Aps sono lieti di annunciare la 2^ tappa della rassegna d’arte spacɘscape, mostra collettiva che coinvolgerà gli spazi espositivi del Palazzo Di Lorenzo di Galatina dal 16 maggio 2015 al 31 maggio 2015, con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e del Comune di Galatina.

spacɘscape, da leggere anche come space&escape, si prefigura come neologismo dalla duplice accezione, con il proposito di voler sondare i “paesaggi dello spazio” e la conseguente “fuga” da esso.
Nella fattispecie, il termine escape (dall’inglese to escape: evadere, sfuggire) intende volgere lo sguardo al concetto di fuga, strettamente collegato a quello di utopia. Infatti, secondo il filosofo tedesco Ernst Bloch, il rifiuto di adeguarsi acriticamente al principio di realtà, proponendo valide alternative ad essa o estraniandosene, rappresenta di per sé il sintomo di un cambiamento “rivoluzionario” e di una presa di posizione differente da quella comunemente accettata. Un’inversione di rotta possibile, a nostro avviso, solo mediante l’Arte del cambiamento, occupando insoliti spazi – spaces, per l’appunto – o creandone di nuovi, che siano essi temporali, immaginari o confinati nei meandri delle nostre anime. Un’evasione, questa, che non è fuga nell’irreale, ma, citando il pensiero dello stesso Bloch, “scavo per la messa in luce delle possibilità oggettive insite nel reale e lotta per la loro realizzazione”.

Esporranno gli artisti:
Zoi Pappa, Giovanni Longo, Luciano Caggianello e Pantaleo Musarò.

Durante la rassegna, sono in programma 3 serate principali:

– Sabato 16/05: vernissage con performance live “Cecità Verticale” degli artisti Manieri e D’Elia, paesaggi sonori di meanwhile.in.texas;
– Sabato 23/05: happening teatrale;
– Sabato 30/05: concerto jazz dal vivo a cura della Kibaka Band.

Il tutto fa parte di un progetto mirato ad avvicinare all’arte tipologie di pubblico sempre differenti, coinvolgendole su più piani emozionali.

Cristiano Cervino è un ingegnere, architetto e designer italiano, nonché ideatore e curatore della rassegna d’arte “spacescape”.

Movidabilia è un’associazione di promozione sociale nata da Domenico e Maria Pia Desantis, vincitrice del Progetto Principi Attivi 2012 ,che si propone di realizzare una Rete strutturata tra gli esercizi commerciali (Profit) con soggetti dell’associazionismo (No-profit), operanti nel settore della disabilità.


Team spacescape
viale Porta Pia, 66 – 72100 Brindisi
M. +39 328 63 24 754
F. +39 0831 586 323
mail. space@cristianocervino.com

Immagine: Uomini compressi, terracotta, 2008-2010