Tag: amalia di Lanno

08
Set

Maria Evelia Marmolejo. Engagement / Healing

Engagement / Healing
Maria Evelia Marmolejo
a cura di Cecilia Fajardo-Hill

Inaugurazione: 17 Settembre, 2015
17 Settembre – 10 Novembre, 2015
prometeogallery di Ida Pisani, Via Ventura 3, Milano
Maria Evelia Marmolejo: Engagement / Healing è la prima mostra personale dell’artista in Europa. Maria Evelia Marmolejo, (Cali, Colombia, 1958) è una pioniera dell’arte performativa in America Latina. La sua attività, di carattere radicale, iniziò nei tardi anni ’70 e sin dagli inizi fu plasmata dalla militanza contro l’oppressione politica colombiana degli anni ’70 e ’80; dal difficile ruolo della donna in una società patriarcale; dal significato simbolico e politico del corpo femminile e, col passare del tempo, anche da questioni ambientali. Marmolejo andò in esilio volontario in Spagna nel 1985, anno in cui la sua attività cessò quasi totalmente, per riprendere nel 2013.

L’esibizione avrà carattere retrospettivo includendo fotografie delle sue performance a partire dal 1981, gli unici due video pervenuti risalenti agli anni ’80, e opere recenti. In occasione di questa mostra l’artista presenterà una performance inedita, Extractivismo, 2015. La mostra intende evidenziare l’importanza, oggi come negli anni ’80, dell’impegno radicale e politico dell’artista in relazione a temi quali il femminismo, la crisi politica, l’oppressione, il colonialismo e l’ecologia, e quanto questo implichi un potente intervento simbolico ai fini sia della riflessione critica, sia della guarigione.

Extractivismo, 2015, è la nuova performance che Marmolejo presenterà presso Prometeo Gallery. In questa occasione Marmolejo posizionerà sul proprio corpo sanguisughe vive che estrarranno il suo sangue. Questa azione illustrerà il modo in cui noi umani stiamo estraendo dalla terra risorse naturali quali petrolio, oro e legno mentre distruggiamo, inquiniamo e sfruttiamo altri esseri umani. L’estrazione del sangue rappresenterà il perpetuo saccheggio del nostro mondo.

PrometeoGallery
Via Giovanni Ventura, 3
20134 Milano, Italia

ORARI DI APERTURA
Lunedì – Venerdì
10.30 – 19.30
Sabato
15.30 – 19.30
+39 (0) 226924450
info@prometeogallery.com

Image: Maria Evelia Marmolejo, Anónimo 3, 1982. Valle del Cauca, Colombia

08
Set

Claire Harvey. By the way

5 September–17 October 2015

Opening: Saturday 5 September, 5–7pm

Galerie Fons Welters
Bloemstraat 140
1016 LJ Amsterdam

T +31 20 423 30 46
mail@fonswelters.nl

www.fonswelters.nl

Claire Harvey is known for painting figures from photographs, photographing painted figures in-situ, painting figures on glass, acetate, post-it notes, Scotch tape, and directly on the gallery wall, while incorporating every last fixture and edge of material in a prismatic interplay between image and object. Her layers of sculpture, photography, acetate, oils, and site specific installations are collages of material that the figure both pins to the surface and, like an intricate key, unlocks a landscape beyond their literal, physical firmament. Rather than forcing us to flip flop between looking with the left and right brain, Harvey’s artful compositions elegantly balance the real and illusory, evoking a curious quality throughout her work, the simultaneous suspension of disbelief and belief.

The By the Way postcards that greet the visitor provide a perfect introduction to the layers of surface, image and object in Harvey’s work. The views from planes, trains, and buildings provide a makeshift easel in which a figure, pre-painted on acetate, is inserted into the scene. We travel with unnatural ease through the regulated material of the postcard, passed the surface of the picture plane, through the camera’s lens, the figure’s acetate, and out the window frame. It is only by adopting the figure along the way, and transposing our perspective can we transform the photograph into something more akin to a painting. As we collapse every surface back into the ink and coated pulp of the postcard, the figure remains, unfolding an entirely new re-imagined dream-like space.

Sticky water, on the far side of the main gallery, presents us with a constellation of figures, painted on small strips of Scotch tape, stuck and spread across much of the wall. Given the title, one can’t help but think of raindrops as their sheen catches the light when entering the space, yet, upon closer inspection, every character is painted as if half submerged in water and placed as if receding into the distance. Beyond the surface of the wall, beyond even the white void through which they wade, these isolated figures create an entirely imaginary perspective plane into which they collectively navigate, as if drawn by a current towards an unknown vanishing point. Whatever your views on the world’s future with water, Harvey has created a wonderfully inviting metaphor for a multitude of interpretations, a great yet weightless Ark for individuals and ideologies alike.Continue Reading..

07
Set

François Truffaut. Poeta dell’immagine

FRANCOIS TRUFFAUT POETA DELL’IMMAGINE

a cura dell’ASSOCIAZIONE & COMPAGNIA TEATROANTICO

Dall’8 al 27 settembre una rassegna dei più grandi capolavori del cineasta francese accompagnerà la mostra
orari mostra: LUNEDI-VENERDI: 16.00 – 20.00 SABATO E DOMENICA: 10.00-13.00 – 16.00-20.00
Ingresso gratuito

Tra i grandi registi della storia del cinema, François Truffaut è stato il solo a trasporre sul grande schermo la sua vita e le passioni che lo hanno animato, prima fra tutte quella per il cinema, raccontata esplicitamente ne i 400 colpi e in Effetto notte. Il suo stile inconfondibile nasce dal continuo confronto con i classici del passato, reinventati secondo una poetica personale fondata su grandi amori: quella per i libri in Farheneit 451, per il teatro in L’ultimo metro e non ultima quella per le donne proprio nel film L’uomo che amava le donne.

La Casa del Cinema rende omaggio al grande regista francese con la mostra Francois Truffaut poeta dell’immagine – presentata dall’Associazione & Compagnia Teatroantico – aperta al pubblico dall’8 settembre all’11 ottobre accompagnata da una rassegna cinematografica dei suoi capolavori dall’8 al 27 settembre.

In mostra foto di scena originali dei suoi film, brochure, manifesti, riviste e fotobuste italiane, francesi, inglesi, americane. Le testimonianze raccolte nella mostra confermano la radice autobiografica da cui nascono le storie del regista francese, a partire da frammenti di esistenza che attinge senza dubbio dalla propria esperienza, da quella degli amici, dai giornali e dai libri.

Al centro della sua ricerca estetica è lo spettatore, che bisogna incuriosire, stupire, avvicinare e commuovere, tenendo sempre presente la lezione dei cineasti del passato, detentori di un segreto perduto la cui nostalgia lo tormentava. Il suo successo consiste nell’aver saputo riprodurre tale segreto nei suoi film, appassionando in tutto il mondo, spettatori di ogni nazionalità, di ogni età e di ogni cultura.

Ideata da Cecilia Di Stefano e curata da Giulio D’Ascenzo e Elisabetta Centore, la mostra si avvale della supervisione artistica di uno dei più noti critici cinematografici italiani: Vittorio Giacci.

La Casa del Cinema è una struttura promossa dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma – Dipartimento Cultura, con la direzione di Giorgio Gosetti e la gestione Zètema Progetto Cultura.

La Casa del Cinema

Largo Marcello Mastroianni, 1 – 00197 Roma
Ingresso: da Piazzale del Brasile e da qualunque accesso a Villa Borghese

La Casa del Cinema è accessibile ai visitatori disabili

La mostra è accessibile al pubblico dalle ore 15 alle ore 19

Informazioni tel. 060608 www.casadelcinema.it www.060608.it
Struttura promossa da Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma – Dipartimento Cultura
Direzione di Giorgio Gosetti
Gestione di Zètema Progetto Cultura
In collaborazione con Rai; Rai Cinema 01 distribution
Sponsor tecnici Deluxe; Kodak

Immagine: François Truffaut e Jeanne Moreau

07
Set

Gino Sabatini Odoardi. Pieghe e polvere

Le opere di Gino Sabatini Odoardi, in mostra al PAN di Napoli dall’11 al 28 settembre 2015, hanno tutte un unico scopo: strappare più cose possibile all’oblio.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Napoli, in collaborazione con la galleria Gowen Contemporary di Ginevra, la personale, curata da Maria Savarese, presenta i lavori più recenti dell’artista: sculture, installazioni e disegni che interagiscono attraverso la bianca superficie, sinuosa e fredda, della termoformatura, su cui talvolta si inserisce il nero della grafite, con un’unica interruzione accidentale di una piega rossa.

Una particolare attenzione è rivolta alla città di Napoli cui è dedicata l’installazione creata ad hoc “Senza titolo con polvere”, scaturita da un’intensa giornata al Cimitero Monumentale di Poggioreale, nel cosiddetto “quadrato degli uomini illustri”. Qui trovano sepoltura alcune eminenti personalità della cultura come Benedetto Croce, Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Gaetano Donizetti, solo per citarne alcuni.

Su queste lapidi, semi-ingoiate dalla vegetazione selvatica dove l’abbandono e l’incuria la fanno da padrone, Sabatini Odoardi si china per ridare loro dignità: con fazzoletti bianchi, e con l’intento discreto e silenzioso di sottrarle a quel nulla cui sembrano destinate, l’artista ne rimuove la polvere secolare. Ne uscirà quattro ore dopo stringendo in mano reliquie di cotone “sporche di senso”, come afferma lo stesso artista, che saranno la materia prima per la costruzione dell’installazione in mostra al PAN: gli stracci sono qui innalzati a opere d’arte ed esposti come tele su cui si è dipinto con quella polvere antica.

Oltre alla dicotomia memoria-oblio, centrale nella ricerca di Sabatini Odoardi, sono altri i dualismi su cui si muove l’antologica – morte-vita, fede-agnosticismo, sacro-profano – ed è su questi che si snoda il percorso espositivo. In particolare, sono i progetti Cortocircuiti, che cerca di insinuare il dubbio, rompere gli equilibri su cui poggia la nostra cultura, e Tra le pieghe, sculture i cui panneggi raccontano gli innumerevoli risvolti della vita, a definire l’ossatura dell’esposizione.
“Le antitesi – spiega Maria Savarese – attraversano trasversalmente gran parte della sua opera, spesso in bilico tra il sacro e il profano. La ripetizione, altro elemento ricorrente, diventa rituale da sfidare. L’idea seriale amplifica, in una strategia ossessiva e seduttiva al tempo stesso, discorsi e ritmi”. È il caso delle grandi installazioni, come Perdersi dentro un bicchiere d’acqua, 2001, Si beve tutto ciò che si scrive, 2002, o Senza titolo, 2013. In quest’opera 21 stracci che hanno subito il processo della termoformatura, plasmati a mano singolarmente, creano un gioco ritmico e modulare, rotto da un vuoto, un drappo indisciplinato, che si sottrae alla consuetudine e si depone a terra, sfuggendo alla regola dell’armonia.Continue Reading..

07
Set

May Hands. Freschissimi

May Hands
‘Freschissimi’
18 September – 20 October 2015, Opening 17 September 2015, 7pm
T293 Rome

T293 è lieta di annunciare la prima mostra personale dell’artista britannica May Hands. Con il titolo di Freschissimi, la mostra comprende un’installazione e una nuova serie di dipinti e sculture create dall’artista durante la sua residenza estiva nella città di Roma.

L’appropriazione di oggetti urbani estrapolati dal quotidiano ha sempre caratterizzato il contenuto del lavoro di May Hands. Tramite questi materiali, l’artista riflette criticamente sull’ambiente che la circonda con lo stesso atteggiamento di un outsider, sebbene proveniente da una simile cultura di matrice europea. In Freschissimi, questa istanza critica prende la forma di una riflessione personale sui segni visuali del materialismo contemporaneo e dei suoi scenari urbani, e la sua ricontestualizzazione traduce questa riflessione in un’ampia gamma di risultati tutti visibili in questa mostra.

La serie di lavori esposti nella stanza principale della galleria ingloba gli elementi superflui che ricorrono nei nostri quotidiani transiti urbani e rituali di consumo. Qualcosa di così umile e contingente come la carta da imballo per alimenti registra segni e gesti fortuiti e casuali, che provengono sia dall’uso rozzo dei consumatori che dalle azioni e consuetudini della pratica artistica di May. Questi lavori sviluppano ancora di più questo elemento di contingenza e temporalità, anche attraverso l’installazione che li accompagna: la sua struttura, i suoi colori e la forma rispecchia e al contempo ridefinisce i dipinti sul muro opposto.

L’interrogazione sulla vita e il destino degli oggetti, e su come tirare fuori la bellezza da ciò che viene scartato, prende una piega ancora più radicale nell’ultima stanza della galleria. Una nuova serie di sculture è stata creata dai calchi di secchi contenenti gli stessi residui urbani che inabitano anche le tele. Realizzati secondo lo stesso approccio tramite cui sono stati creati i dipinti, benché assumendo forma scultorea, questi lavori introducono l’elemento di casualità in quanto l’attitudine volontariamente approssimativa nel controllare pienamente il processo di modellazione del gesso, e il comportamento dei materiali addizionali, viene perentoriamente esposta negli strati che compongono la scultura.Continue Reading..

04
Set

Maurizio Galimberti. Frames of Italy

La galleria Artistocratic, in collaborazione con Giart, presenta la mostra Frames of Italy di Maurizio Galimberti, in occasione di #PAF2015!! Photo & Art Festival a Monteleone d’Orvieto, dal 4 al 13 settembre 2015.

Il festival, organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale #PAF!! con il patrocinio del Comune di Monteleone d’Orvieto e della A.T. Pro Loco, prevede mostre di pittura, fotografia, scultura ed eventi live che per tre giorni trasformeranno il borgo medievale in un mondo fatto di osmosi tra arti visive, storia e musica.

«Com’è difficile capire nel fare un quadro qual è il momento esatto in cui l’imitazione della natura deve fermarsi. Un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un paesaggio, io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso» (Pierre-Auguste Renoir)

Maurizio Galimberti in Frames of Italy riscopre e racconta il nostro Paese, ci fa entrare e ci porta a spasso attraverso il paesaggio articolato e vario dell’Italia. Coglie l’anima di ciò che ritrae, di un soggetto, di un’architettura o di una città e la trasforma secondo la sua personale visione e tecnica artistica, quella del mosaico di Polaroid. Come egli stesso l’ha definito «è un grand tour personale, ma che molti ritroveranno di certo familiare». Un diario di viaggio, dove l’artista appunta i suoi luoghi, scorci di città, dettagli di monumenti, porzioni di cielo o di mare frammentati, attraverso diverse modalità tecniche e di espressione, dai mosaici alle singole istantanee, dai ready-made alle manipolazioni sulle Polaroid.Continue Reading..

04
Set

Jinny Yu – Don’t They Ever Stop Migrating?

Jinny Yu
“Don’t They Ever Stop Migrating?”
Nuova Icona è lieta di annunciare venerdì 4 settembre l’inaugurazione della mostra personale di Jinny Yu “Don’t They Ever Stop Migrating?” presso l’Oratorio di San Ludovico.

L’installazione dell’artista Jinny Yu, allestita esclusivamente per l’Oratorio di San Ludovico a Venezia, include un imponente dipinto tridimensionale e un’opera audio.
Riflettendo sulle recenti crisi migratorie nel Mediterraneo e nel Golfo del Bengala, il suo nuovo lavoro Don’t They Ever Stop Migrating? insiste sull’analisi del complesso ruolo del singolo in questo mondo globalizzato. Usando estratti dal film Uccelli di Hitchcock come metafora, la mostra esamina svariate nostre reazioni e comportamenti come società nei confronti della migrazione di massa.

Nata a Seoul (Corea) e residente tra Ottawa (Canada) e Venezia (Italia), il lavoro di Jinny Yu è stato ampiamente esposto, annoverando mostre in Canada, Germania, Giappone, Italia, Portogallo, Corea del Sud, Inghilterra e Stati Uniti, in diversi musei, gallerie d’arte pubbliche, centri gestiti dagli stessi artisti, festival internazionali d’arte, mostre-mercato d’arte e gallerie d’arte commerciali: McMaster Museum of Art (Hamilton), Richmond Art Gallery (Vancouver) Ottawa Art Gallery, Confederation Centre Art Gallery (Charlottetown), Galerie du Nouvel-Ontario (Sudbury), Carleton University Art Gallery (Ottawa), St. Mary’s University Art Gallery (Halifax), Produzentengalerie plan.d. (Düsseldorf), Kyoto Municipal Museum of Art (Kyoto), Bevilacqua La Masa Foundation (Venice), Kunst Doc Art Gallery (Seoul), Conduit Street Gallery at Sotheby’s (London), Pulse New York and Miami Beach and ISCP Gallery (New York).
È stata fra gli artisti residenti all’ International Studios and Curatorial Program a New York, al Nanji Art Studios in Seoul e al The Banff Centre for the Arts.

Yu, Professoressa Associatoa di Pittura all’Università di Ottawa, è stata conferita del premio Mid- Career Artist Award da parte del Concilio per le arti di Ottawa, del premio Laura Ciruls Painting Award dall’Ontario Arts Foundation in 2012 ed è stata finalista del premio Pulse New York 2011. I suoi lavori sono stati supportati dal Canada Council for the Arts, dall’ Ontario Arts Council e dal Conseil des Arts et des Lettres du Quebec.Continue Reading..

01
Set

Omar Galliani. Il disegno nell’acqua

Omar Galliani. Il disegno nell’acqua

ACQUARIO CIVICO, Viale G.B. Gadio 2, Milano
15 settembre – 11 ottobre 2015
inaugurazione lunedì 14 settembre ore 18

CONCA DELL’INCORONATA, Via San Marco, Milano
15 settembre – 25 ottobre 2015
inaugurazione lunedì 14 settembre ore 19.30

conferenza stampa Acquario Civico lunedì 14 settembre, ore 12

Il progetto espositivo “Omar Galliani. Il disegno nell’acqua” si compone di una mostra collocata in due sedi: all’Acquario Civico, dove è esposto un nutrito corpus di opere di Omar Galliani, di cui molte inedite; e alla Conca dell’Incoronata in Via San Marco a Milano con un’installazione site specific.
L’iniziativa è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Acquario Civico di Milano in collaborazione con l’Archivio Omar Galliani e la Società dei Navigli Lombardi, e gode del patrocinio della Città di Locarno.
Il progetto è a cura di Raffaella Resch e fa parte di Expo in città, il palinsesto di iniziative che accompagnerà la vita culturale di Milano durante il semestre dell’Esposizione Universale.

Omar Galliani tramite i suoi lavori crea un legame tra l’antico e il contemporaneo, tra l’arte e la multidisciplinarietà, traendo ispirazione da Leonardo, dalla storia di Milano e dall’attenta osservazione della natura e dell’uomo. Le due sedi, connesse al tema dell’acqua sono luoghi estremamente idonei per presentare le opere dell’artista, che indaga approfonditamente questo elemento naturale, attingendo dalla conoscenza scientifica per addentrarsi nella decodificazione simbolica del reale. La predilezione per il disegno, l’attenzione ad una rappresentazione naturalistica e simbolica dell’universo circostante riconducono a Leonardo e allo stesso tempo la raffinata tecnica rinascimentale ripresa da Galliani in chiave contemporanea esprime anatomie dell’universo e paesaggi dell’anima carichi di inquietudini, in un’esplosione emozionale di simboli e chiaroscuri.

“Omar Galliani. Il disegno nell’acqua prosegue il percorso artistico avviato dall’Acquario civico di Milano con la mostra Leonardo e l’acqua che si proponeva di indagare il ruolo che l’acqua ha giocato nello sviluppo del talento creativo di Leonardo da Vinci. Omar Galliani parte proprio dagli studi sulla figura di Leonardo da Vinci, analizzando il fortissimo legame che Leonardo ha vissuto con la nostra città attraverso la progettazione delle sue vie d’acqua, per poi riproporre l’acqua come elemento centrale della sua opera”. L’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno sottolinea con questo inciso un aspetto fondamentale della mostra, ovvero il saldo legame del linguaggio contemporaneo di Omar Galliani con l’opera Vinciana. Numerosi i rimandi che avvicinano i lavori dell’artista anche ad un passato più recente: al Simbolismo, a l’Art Nouveau, a motivi orientali e arabescanti, sempre arricchiti da novità linguistiche e formali del tutto personali e originali.

Le opere in mostra all’Acquario – uno dei principali monumenti lasciati a Milano dall’Esposizione Internazionale del 1906 – il cui allestimento è curato dall’Architetto Mario Botta, sono collocate in corrispondenza degli ambienti della struttura idrobiologica, in cui sono presenti i diversi ecosistemi acquatici, dalle sorgenti montane al mare. La significativa selezione dei cicli pittorici di Galliani ispirati a Leonardo, datati dal 1979 a oggi, comprende opere realizzate su diversi supporti, quali la carta, il legno di pioppo, la tela gommata, il rame e la pietra, ottenute attraverso l’utilizzo di tecniche personali e originali, in cui l’acqua diventa una componente fondamentale, non solo come suggestione artistica, ma anche come medium.

Nella sezione “Immersioni”, che si snoda nel sotterraneo, al piano terreno e nel giardino esterno, sono collocate opere generate dall’immersione nel liquido, come Aquaticus Liber (1979), che si compone dei sedimenti organici e vegetali, oltre che di resti di un disegno di Ophelia d’après Millais, posto in acqua; o Nelle stanze di Ophelia (2010 – 2015), il grande dipinto di metri 4×4 su tela gommata collocato nelle vasche del giardino esterno. L’azione dell’acqua apporta modifiche e contribuisce alla completa realizzazione dell’opera stessa, aggiungendo un ulteriore valore estetico e simbolico. Un’interpretazione particolare di questo fare artistico viene data dalla curatrice Raffaella Resch nel catalogo della mostra: “l’opera d’arte in Galliani è un organismo indipendente composta da parti che si dissolvono nell’ecosistema, per ricomporsi attraverso il ciclo dell’acqua e per così dire riprodursi, allo stesso modo della natura”.Continue Reading..

01
Set

Slideluck Roma

SLIDELUCK ROMA II – POTLUCK + SLIDESHOW PROJECTION
PUBBLICAZIONE DELLA LISTA FINALE DEGLI ARTISTI

Siamo lieti di annunciare che, dopo sette anni, Slideluck Roma ritorna nella Capitale venerdì 4 settembre 2015
L’evento Slideluck Roma è possibile grazie alla partnership con NETWORK ARENE DI ROMA.

SLIDELUCK è un’organizzazione internazionale non-profit che si dedica alla creazione e al rafforzamento del senso di comunità attraverso il cibo e la fotografia. Dal 2000, Slideluck ha ospitato cene creative combinate con slideshow in più di 100 città in tutto il mondo. E’ una piattaforma per mettere in comunicazione fotografi, curatori, collezionisti e direttori creativi in un ambiente non commerciale.

NETWORK ARENE DI ROMA è una organizzazione artistica senza scopo di lucro con sede a Roma che ogni estate gestisce la proiezione di oltre 1.000 film nei cinema all’aperto, in luoghi storici della città.

ARTISTI SELEZIONATI
I nostri curatori hanno selezionato i seguenti fotografi per la proiezione finale:

Antonio Di Cecco | Barbara Leolini | Boris Eldagsen | Claudia Mozzillo | Collettivo Domino | Emanuele Camerini | Francesco Romoli | Gianluca Abblasio | Graziano Panfili | Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni | Lina Pallotta | Lottie Davies | Luca Marianaccio & Iacopo Pasqui | Luca Nizzoli Toetti | Michal Adamski | Paola Fiorini | Piergiorgio Casotti | Romina Vinci & Ella Kiviniemi | Simone Aprile | Sonia Hamza | Valeria Scrilatti

I curatori dell’evento Slideluck Roma sono Louise Clements (UK, direttore artistico di QUAD & FORMAT International Photography Festival, curatrice e scrittrice); Giammaria De Gasperis (Italia, Photo Consultant, Photo Editor e curatore. Fondatore e direttore editoriale del magazine); Maria Teresa Salvati (Italia/UK, curatrice, direttore di Slideluck Europe; direttore editoriale di Slideluck Editorial).
Il team di Slideluck Roma comprende; Joseph La Mela (Francia, artista e fotografo, direttore di Slideluck Roma); e Valentina Trisolino (Italia, storica della fotografia e curatrice. membro fondatore di Kult – Culture Visive, Press and Media Partners).
L’edizione di Slideluck Roma II sarà ospitata nel centro di Roma a pochi passi dal Colosseo, nella splendida cornice del CHIOSTRO DI SAN PIETRO IN VINCOLI, accanto a una delle più importanti basiliche della città eretta nel 1442, famosa per avere al suo interno la atatua del Mosé di Michelangelo.

SLIDELUCK ROMA – POTLUCK + SLIDESHOW PROJECTION
Slideluck Roma è fotografia, cibo e birra in una splendida location! Per l’evento, tutti i partecipanti sono invitati a portare da casa un piatto da dividere con gli altri. Il potluck (cena a buffet) inizierà alle 19, poi, dopo un paio d’ore per chiacchierare e mangiare, si abbasseranno le luci e inizieranno le proiezioni durante le quali verrà offerta birra da parte del nostro sponsor, The Brooklyn Brewery.

CHIOSTRO DI SAN PIETRO IN VINCOLI
4 SETTEMBRE 2015
Potluck Dinner: inizio ore 19
Slideshow: inizio ore 21

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31
Ago

Le Onde: Waves of Italian Influence (1914–1971)

“Le Onde: Waves of Italian Influence (1914–1971)” è in mostra al museo Smithsonian’s Hirshhorn Museum and Sculpture Garden. Questa mostra di circa 20 opere della collezione del museo segue il contributo italiano apportato all’astrattismo mondiale, attraverso movimenti e tendense quali il futurismo e lo spazialismo.

Hirshhorn Museum
700 Independence Ave SW
Washington, DC 20560

Informazioni

dal 23 agosto al 3 gennaio 2016

Organizzato da: Hirshhorn, Embassy of Italy, Italian Cultural Inst

Ingresso: Libero

Immagine: Giovanni Anselmo. Invisible, 1971

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