Tag: amalia di Lanno

18
Set

CAMBIA_MENTI. Fotografie del collettivo Cesura

QUATTRO STORIE CONTEMPORANEE

Fotografie del collettivo Cesura

a cura di Roberta Valtorta e Diletta Zannelli

inaugurazione: sabato 19 settembre ore 17

20 settembre – 31 gennaio 2016
da mercoledì a venerdì ore 15-19
sabato e domenica ore 11-19

ingresso libero

Museo di Fotografia Contemporanea Villa Ghirlanda, Via Frova 10 Cinisello Balsamo – Milano

Il Museo di Fotografia Contemporanea presenta una mostra dedicata al tema diversità/inclusione attraverso quattro ricerche del collettivo di fotografi indipendenti Cesura.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con RS Components, un’azienda che ha fatto della responsabilità sociale d’impresa un tratto distintivo della propria identità.

Le quattro storie raccontate da Arianna Arcara, Gabriele Micalizzi, Alessandro Sala, Luca Santese, del collettivo Cesura, sono profondamente attuali, toccano problemi importanti della nostra complessa società contemporanea, affrontano il tema delicato della capacità di cambiare se stessi e il mondo che ci circonda attraverso scelte precise e comportamenti improntati alla civiltà e al rispetto degli altri.

Nella mostra al Museo di Fotografia Contemporanea i quattro lavori sono installati nella sala espositiva principale. Nella sala più piccola, invece, una presentazione dell’intero progetto e materiali informativi su RS Components e sui progetti che il Museo da anni porta avanti con l’azienda.Continue Reading..

17
Set

Maurizio Nannucci. Top Hundred

Cento opere scelte tra multipli, edizioni, libri e dischi d’artista, video, riviste, documenti ed ephemera di cento protagonisti della scena internazionale dell’arte, provenienti dalla collezione di Zona Archives da lui iniziata nel 1967.

A cura di Andreas Hapkemeyer

Top Hundred è un progetto di Maurizio Nannucci e presenta cento opere scelte tra multipli, edizioni, libri e dischi d’artista, video, riviste, documenti ed ephemera di cento protagonisti della scena internazionale dell’arte dagli anni Sessanta ad oggi, provenienti dalla collezione di Zona Archives da lui iniziata nel 1967.

La mostra si propone come un percorso trasversale, in cui l’aspetto biografico della ricerca di Nannucci e quello storico di alcune pratiche artistiche coincidono. Top Hundred è una riflessione sul concetto di riproducibilità dell’opera d’arte, che, liberatasi dall’aura dell’unicità e dell’irripetibilità, si apre a una circolazione più ampia e democratica. Sono così documentate varie esperienze e tendenze, dalla poesia concreta a fluxus, dall’arte concettuale alle ricerche sperimentali e multimediali fino ai recenti orientamenti artistici degli anni duemila.

Top Hundred diviene così una guida attraverso l’arte degli ultimi cinquant’anni, da cui emerge la ricchezza e la forza innovativa dei molteplici linguaggi che l’hanno caratterizzata. Per la presentazione degli oltre cento multipli, libri e dischi d’artista negli spazi della collezione studio di Museion, Nannucci ha creato un ambiente inedito, in cui sono integrate alcune installazioni site-specific di neon, suono e video di altri artisti.

Top Hundred è in collaborazione con il Museo Marino Marini di Firenze, che la ospiterà ad inizio 2016. Per l’occasione viene pubblicato un catalogo con testi di Andreas Hapkemeyer, Maurizio Nannucci, Letizia Ragaglia, Alberto Salvadori.Continue Reading..

14
Set

Todd Hido. Selections From A Survey: ‘Khrystyna’s world’

Comprises 37 works, both seen and unseen, ranging from intimate shots to prepossessing large-scale images.

Something is going to happen. We can feel it. A car pulling up. An argument overheard. The shattering of glass. Or maybe it already happened: a crumpled bed, a lamp left on, a door slammed shut.

In his celebrated shots of American suburbia, photographer Todd Hido excels in capturing a sense of the disturbed moment. Whether in his eerie exteriors of isolated houses at night, where the only source of life emanates on to the street from a single lit room, or his carefully framed interior shots of freshly tousled sheets of a single bed, or the numbing glare of an old TV set, and even in his disturbing yet evocative images of female models, a confusing yet very real range of female identities lifted from his past — we feel a sense of unease: some allow vulnerability and others exhibit empowerment.

These powerful cinematic images have a rich cultural impact, recalling the legacy of filmmakers such as Alfred Hitchcock and David Lynch, novelists Raymond Carver and Stephen King.

For the first time in the Benelux, Hido will exhibit a selection of his extraordinary body of work in a solo exhibition, Selections From A Survey: Krystyna’s World, at the Reflex Gallery, Amsterdam, from September 12 to November 15. A new group of works unique from this show will be presented at Unseen Photography Art Fair in Amsterdam running from September 18th-20th.

This exhibition invites viewers to dwell on the images and ideas that have followed the artist through his lifetime, continually finding new manifestations in his work. This selection focuses on alternatives, b-sides, brand new works, and unseen one-of-a-kind collages that Hido only recently added to his oeuvre in 2015 — not to mention a few unseen pieces to be included in his mid-career survey to be published by Aperture in Spring 2016. Reflected are Hido’s classic nocturnal themes and populated primarily with photographs of his model Khrystyna — a tacit partner in his cinematic narratives, and a shape shifter in the nightscapes, interiors, and psychological landscapes that she haunts.Continue Reading..

11
Set

Paolo Gioli. Opere alchemiche

Apre al pubblico il 24 settembre alla Galleria del Cembalo, e proseguirà fino al 14 novembre, una grande mostra sul lavoro di Paolo Gioli

Le immagini di un esploratore della visione tra fotografia, cinema e pittura

“Quello che mi interessa enormemente è la formidabile capacità che la materia fotosensibile ha nel manomettere e immaginare, quasi sempre drammaticamente, ogni cosa tocchi”.
È qui, nell’incontro formidabile tra luce e materia, che ha luogo l’azione fotografica e artistica di Paolo Gioli, cui la Galleria del Cembalo dedica Opere alchemiche, la grande mostra che apre al pubblico il 24 settembre e fino al 14 novembre porterà in quattro delle sue sale oltre ottanta immagini.
Esploratore della visione, Gioli è approdato alla fotografia, e al cinema, dopo essere passato, sin da giovanissimo, per l’esperienza della pittura, individuando in ciascuno dei territori attraversati un percorso estraneo a ogni schematica catalogazione. L’esposizione proposta dalla Galleria del Cembalo dà pieno conto di un’arte che tocca fotografia, cinema e pittura, e si propone come prima mostra a Roma – almeno dai tempi di quella organizzata al Palazzo delle Esposizioni nel 1996 – che significativamente rappresenta la coniugazione di tre universi visivi.
I disegni degli anni Sessanta, i quadri dei Settanta, così come i film, confrontandosi in mostra con esemplari di serie fotografiche – Sconosciuti, Toraci, Vessazioni, Luminescenti, Volti attraverso – trattano la fisicità della figura umana proponendo di volta in volta visioni pop, dadaiste, espressioniste, surrealiste, neoclassiche, barocche e rinascimentali, sempre mantenendo una straordinaria coerenza di approccio ed elaborazione. La categoria della ricerca incontra spesso, nell’opera di Gioli, quella dell’invenzione: ne è frutto una fotografia non intesa come copia del reale, in cui un’attitudine tecnica divenuta sapienza conduce – come ha scritto Giuliano Sergio – a “un’essenzialità che è diventata disciplina mentale ed estetica per cercare l’origine della fotografia e ottenere risultati altrimenti inimmaginabili”.Continue Reading..

11
Set

Daniel Arsham. Fictional Archeology

For the exhibition the artist presents five eroded sculptures of contemporary human figures and body parts and two installations displaying casts of modern artifacts like future archeological finds.

Galerie Perrotin, Hong Kong is pleased to present the tenth exhibition dedicated to American artist Daniel Arsham (b. 1980), which features five eroded sculptures of contemporary human figures and body parts and two installations displaying casts of modern artifacts like future archeological finds.

Following Daniel Arsham’s two previous solo shows at Galerie Perrotin, Paris and Hong Kong – “The Future is Always Now” and “#FUTUREARCHIVE” in 2014 and 2013, respectively – this new exhibition furthers the artist’s current exploration of geological materials that he began using four years ago to give a concrete body to his concept of “Fictional Archeology”. In fact, his travels to Easter Island in 2011, where he spent some time observing archeologists at work in a dig site, provided the creative kernel for this ongoing series. While the archeologists there were pulling past artifacts out of the ground, Arsham came to understand that archeology was also, in a way, a work of fiction. Archeologists need to invent – at least in part – a story to reconstruct a plausible truth for their discoveries. Yet who knows for certain what really happened?

Whatever may have been, storytelling or the account of historical anecdotes, whether true or false, is not what ultimately inspired Daniel Arsham per se. Rather, the artist is interested in infusing his own work with the fictional dimension of archeology. He would like us to imagine that we could travel to the future and look back at his cast relics of the present from a dislocated, curious point of view. For his sculptures of contemporary human figures and modern artifacts to convey this mysterious archeological aura, they must appear as if they really had been buried in the ground for a number of years before being excavated, which the use of geological materials – here mainly selenite, volcanic ash, chalk, and sand – allowed the artist to tangibly and successfully achieve without employing the artificial means of a trompe l’oeil painterly effect. Indeed, the earthen materials appear within his molds the exact same way that they would in nature, which strengthens their believable authenticity. After all, how does the saying go: from dust you were made, and to dust you will return?Continue Reading..

10
Set

MASBEDO. Sinfonia di un’esecuzione

Sinfonia di un’esecuzione
I MASBEDO al Mart
Mart Rovereto
10 OTTOBRE 2015 / 14 FEBBRAIO 2016

Al Mart il nuovo progetto dei MASBEDO, realizzato nei boschi della Val di Fiemme.
Oltre alla mostra in Museo, una video audio performance con i Marlene Kuntz al Teatro Zandonai

I MASBEDO presentano al Mart di Rovereto Sinfonia di un’esecuzione un nuovo progetto che mescola le grammatiche linguistiche dell’arte, della musica e della performance.

Il progetto è costituito da tre opere:

Sinfonia – video audio installazione prodotta dal Mart
Inaugurazione Sabato 10 ottobre, ore 18-21

Esecuzione – video audio performance con sonorizzazione live dei Marlene Kuntz
Sabato 10 ottobre, ore 21, Teatro Zandonai, Rovereto

Sinfonia di un’esecuzione – video audio scultura che, riunendo le due opere precedenti, completa il progetto espositivo e dà il titolo alla mostra.
Presentazione Domenica 18 ottobre, ore 12

L’indagine dei MASBEDO parte dai boschi della Val di Fiemme, dove crescono gli abeti rossi da cui nascono i violini perfetti. Dalla morte dell’albero deriva la nascita di strumenti meravigliosi, nei quali il legno rivive.
Con Sinfonia di un’esecuzione gli artisti esplorano la relazione tra morte e vita, nel passaggio tra due complementarietà. La mostra è un progetto sulla rinascita, sull’atto in potenza; ma anche sulla natura, sui riti, sui gesti sapienti.
Per giungere alla creazione del sublime è necessario un gesto distruttivo, struggente, un’esecuzione. Giocando sull’ambivalenza linguistica del termine, i MASBEDO raccontano di come una condanna a morte si trasformi in musica, di come dalla distruzione si generi forma.

A cura di Gianfranco Maraniello e di Denis Isaia, la mostra è realizzata grazie al fondamentale contributo dell’APT di Fiemme e della Magnifica Comunità di Fiemme, proprietaria del patrimonio boschivo della Valle.

L’opera Sinfonia e la performance Esecuzione saranno presentate il 10 ottobre 2015, rispettivamente alle 18 e alle 21, in occasione dell’undicesima Giornata del Contemporaneo. Istituita da AMACI (Associazione dei Musei di Arte Contemporanea Italiani, di cui Gianfranco Maraniello è presidente), coinvolge un migliaio di realtà italiane, istituzionali e non, favorendo la conoscenza, la formazione e la partecipazione dei visitatori.

L’ingresso alla performance Esecuzione è gratuito, fino a esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria online o presso la biglietteria del Mart.Continue Reading..

09
Set

Maria Evelia Marmolejo. Engagement / Healing

Engagement / Healing
Maria Evelia Marmolejo
a cura di Cecilia Fajardo-Hill

Inaugurazione: 17 Settembre, 2015
17 Settembre – 10 Novembre, 2015
prometeogallery di Ida Pisani, Via Ventura 3, Milano
Maria Evelia Marmolejo: Engagement / Healing è la prima mostra personale dell’artista in Europa. Maria Evelia Marmolejo, (Cali, Colombia, 1958) è una pioniera dell’arte performativa in America Latina. La sua attività, di carattere radicale, iniziò nei tardi anni ’70 e sin dagli inizi fu plasmata dalla militanza contro l’oppressione politica colombiana degli anni ’70 e ’80; dal difficile ruolo della donna in una società patriarcale; dal significato simbolico e politico del corpo femminile e, col passare del tempo, anche da questioni ambientali. Marmolejo andò in esilio volontario in Spagna nel 1985, anno in cui la sua attività cessò quasi totalmente, per riprendere nel 2013.

L’esibizione avrà carattere retrospettivo includendo fotografie delle sue performance a partire dal 1981, gli unici due video pervenuti risalenti agli anni ’80, e opere recenti. In occasione di questa mostra l’artista presenterà una performance inedita, Extractivismo, 2015. La mostra intende evidenziare l’importanza, oggi come negli anni ’80, dell’impegno radicale e politico dell’artista in relazione a temi quali il femminismo, la crisi politica, l’oppressione, il colonialismo e l’ecologia, e quanto questo implichi un potente intervento simbolico ai fini sia della riflessione critica, sia della guarigione.

Extractivismo, 2015, è la nuova performance che Marmolejo presenterà presso Prometeo Gallery. In questa occasione Marmolejo posizionerà sul proprio corpo sanguisughe vive che estrarranno il suo sangue. Questa azione illustrerà il modo in cui noi umani stiamo estraendo dalla terra risorse naturali quali petrolio, oro e legno mentre distruggiamo, inquiniamo e sfruttiamo altri esseri umani. L’estrazione del sangue rappresenterà il perpetuo saccheggio del nostro mondo.

PrometeoGallery
Via Giovanni Ventura, 3
20134 Milano, Italia

ORARI DI APERTURA
Lunedì – Venerdì
10.30 – 19.30
Sabato
15.30 – 19.30
+39 (0) 226924450
info@prometeogallery.com

09
Set

MASBEDO. Sinfonia di un’esecuzione

Sinfonia di un’esecuzione
I MASBEDO al Mart
Mart Rovereto
10 OTTOBRE 2015 / 14 FEBBRAIO 2016

Al Mart il nuovo progetto dei MASBEDO, realizzato nei boschi della Val di Fiemme.
Oltre alla mostra in Museo, una video audio performance con i Marlene Kuntz al Teatro Zandonai

I MASBEDO presentano al Mart di Rovereto Sinfonia di un’esecuzione un nuovo progetto che mescola le grammatiche linguistiche dell’arte, della musica e della performance.

Il progetto è costituito da tre opere:

Sinfonia – video audio installazione prodotta dal Mart
Inaugurazione Sabato 10 ottobre, ore 18-21

Esecuzione – video audio performance con sonorizzazione live dei Marlene Kuntz
Sabato 10 ottobre, ore 21, Teatro Zandonai, Rovereto

Sinfonia di un’esecuzione – video audio scultura che, riunendo le due opere precedenti, completa il progetto espositivo e dà il titolo alla mostra.
Presentazione Domenica 18 ottobre, ore 12

L’indagine dei MASBEDO parte dai boschi della Val di Fiemme, dove crescono gli abeti rossi da cui nascono i violini perfetti. Dalla morte dell’albero deriva la nascita di strumenti meravigliosi, nei quali il legno rivive.
Con Sinfonia di un’esecuzione gli artisti esplorano la relazione tra morte e vita, nel passaggio tra due complementarietà. La mostra è un progetto sulla rinascita, sull’atto in potenza; ma anche sulla natura, sui riti, sui gesti sapienti.
Per giungere alla creazione del sublime è necessario un gesto distruttivo, struggente, un’esecuzione. Giocando sull’ambivalenza linguistica del termine, i MASBEDO raccontano di come una condanna a morte si trasformi in musica, di come dalla distruzione si generi forma.

A cura di Gianfranco Maraniello e di Denis Isaia, la mostra è realizzata grazie al fondamentale contributo dell’APT di Fiemme e della Magnifica Comunità di Fiemme, proprietaria del patrimonio boschivo della Valle.

L’opera Sinfonia e la performance Esecuzione saranno presentate il 10 ottobre 2015, rispettivamente alle 18 e alle 21, in occasione dell’undicesima Giornata del Contemporaneo. Istituita da AMACI (Associazione dei Musei di Arte Contemporanea Italiani, di cui Gianfranco Maraniello è presidente), coinvolge un migliaio di realtà italiane, istituzionali e non, favorendo la conoscenza, la formazione e la partecipazione dei visitatori.

L’ingresso alla performance Esecuzione è gratuito, fino a esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria online o presso la biglietteria del Mart.

Con la video audio scultura Sinfonia di un’esecuzione dei MASBEDO, il Mart partecipa al progetto nazionale L’albero della Cuccagna. I nutrimenti dell’Arte, ideato da Achille Bonito Oliva, con il patrocinio di Expo 2015 e la collaborazione di Sensi Contemporanei, Programma sperimentale per la cultura dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e del MiBACT. Al programma aderiscono musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private che, inaugurando installazioni ambientali, compongono una mostra diffusa sul territorio nazionale, dal 25 settembre al 31 ottobre.

La mostra Sinfonia di un’Esecuzione, durante la quale verrà esposta anche la video audio scultura realizzata a seguito della performance, sarà inaugurata in occasione di ArtVerona|Art Project Fair (16-19 ottobre 2015), la fiera d’arte moderna e contemporanea di Verona, con cui il Mart collabora. Aperitivo con l’artista, il talk mattutino durante il quale artisti e curatori incontreranno il pubblico, è inserito nel calendario degli eventi collaterali della Fiera e avrà luogo al Mart, domenica 18 ottobre, alle 11.

A conferma della commistione di linguaggi che sta alla base del lavoro dei MASBEDO, infine, dall’8 al 17 novembre, la Fondazione Arena di Verona metterà in scena al Teatro Filarmonico un nuovo allestimento de Il Flauto Magico (Die Zauberflöte) di Mozart, di cui i MASBEDO firmano il progetto scenico. Regia Mariano Furlani, direttore d’orchestra Philipp von Steinaecker.

MART ROVERETO
Corso Bettini 43, 38068 Rovereto (TN)

Contatti
T 0464 438887
Numero verde 800 397760
info@mart.trento.it
mart@pec.mart.tn.it

Orari
Martedì – Domenica 10.00 – 18.00
Venerdì 10.00 – 21.00
Lunedì chiuso
La biglietteria chiude mezz’ora prima della chiusura del Museo

09
Set

Francesca Woodman. On Being an Angel

Francesca Woodman. On Being an Angel
Moderna Museet. Stockholm

5 September 2015 – 6 December 2015

The American photographer Francesca Woodman (1958–1981) created a body of fascinating photographic works in a few intense years before her premature death. Her oeuvre has been the object of numerous in-depth studies and major exhibitions in recent years, and her photographs have inspired artists all over the world.

Francesca Woodman began photographing in her teens and studied at the Rhode Island School of Design from1975 to 1978. Her output is usually divided into periods, from her early works, her years as a student in Providence, Italy (1977-1978), the Mac Dowell Colony, and, lastly, New York from 1979 until she died. The collection she left behind consists of a few hundred gelatin silver prints, but she also tried other techniques, such as large-format diazotypes, colour photography and video.

Moderna Museet will present some hundred photographs by Francesca Woodman, with a selection from the series and themes she explored. The exhibition is produced by Moderna Museet in association with Betty and George Woodman and the Estate of Francesca Woodman. Alongside this exhibition, Moderna Museet will present a compilation of photography from the same period from its collection, to show Francesca Woodman in context and expand the perspective on her oeuvre to the public.

Woodman’s photographs explore gender, representation, sexuality and body. Her production includes several self-portraits, using herself and her friends as models. The figures are often placed behind furniture and other interior elements; occasionally, the images are blurred in such a way that their identity is hidden from the viewer. The intimate nature of the subject matter is enhanced by the small formats. Woodman worked in unusual settings such as derelict buildings, using mirrors and glass to evoke surrealist and occasionally claustrophobic moods.

Curator: Anna Tellgren

Moderna Museet

Visiting address:
Skeppsholmen, Stockholm

Postal address:
Moderna Museet
Box 16382
SE-103 27 Stockholm
Sweden

Image:
Francesca Woodman
On Being an Angel # 1, Providence, Rhode Island, 1977
© George och Betty Woodman

08
Set

Andreas H. Bitesnich. Portraits

Belonging to the generation of photographers who honed their skills in the darkroom, Bitesnich is still very much a master of the perfect print.

Since the appearance of his classic book NUDES in 1998, Andreas H. Bitesnich has firmly established himself (through further works such as ‘On Form‘ and ‘More Nudes’), as Europe’s foremost photographer of the male and female form. Even a quick glance at his career shows, however, that Bitesnich is not content mastering a single genre, and is now as well-known and respected for his unique approach to travel and street photography, seen through his ‘Deeper Shades’ city series, and, most obviously through his seminal work ‘India’.

Anyone who has visited one of his major museum exhibitions, will also be aware of his lesser-known, but equally as impressive, portraits. Shot either as commissions for magazines or as private assignments, the first thing that strikes you is their simplicity. Here Bitesnich has borrowed from his own approach to his nude photography. The backgrounds are almost invariably black, white or grey, the images themselves either black and white, or practically monochromatic colour. Bitesnich strips away all distractions – even the clothing is seemingly chosen for its timelessness or ability to dissolve into the background.

One other major unifying element is the proximity of the photographer to his subject. From Bitesnich’s earliest portrait, of Anthony Quinn in 1991, to the more recent portraits such as those of Philip Glass or Wim Wenders, there is this seamless connection. Bitesnich is not afraid, even with such a daunting challenge as Sir Christopher Lee, to get intimately close. Despite this emphasis on simplicity and reduction, Bitesnich’s own personality is as evident in the images as that of the subject. Through his minimalistic use of props, or spontaneous direction, his Viennese sense humour shines through. As well as such obvious literal references in the portraits of Philip Glass and Kurtis Blow, there are more subtle twists. For example, in the way that, Jane Goodall poses for a tongue-in-cheek triptych, or mountaineering hero Reinhold Messner is transformed into a formidable giant. This is not to say that his subjects are treated light-heartedly. Far from it. Bitesnich’s approach is sensitive and respectful, and one senses the full cooperation of all his subjects, and the feeling that his own influence is working on an almost subconscious level.Continue Reading..