Tag: Alessia Carlino

06
Dic

Michelangelo Bastiani. Diorama

a cura di Alessia Carlino

Opening 13 dicembre ore 18.30

14 dicembre 2016 >31 gennaio 2017

La galleria Emmeotto è lieta di presentare il progetto espositivo dell’artista fiorentino Michelangelo Bastiani, intitolato Diorama.

Durante il XIX secolo nacquero diversi congegni artistici la cui funzione illusoria era costruita attraverso un sapiente utilizzo della luce. Il panorama, il diorama, la lanterna magica, le dissolving views, si misero in concorrenza con le moderne tecniche scenografiche utilizzate nel teatro, ma con la sostanziale differenza di ottenere possibili sistemi illusionistici nel mondo figurativo delle immagini bidimensionali. Nel 1822 Daguerre e Buton esibirono per la prima volta al pubblico il diorama che divenne immediatamente un successo internazionale. A differenza del suo precedente, il Panorama, questo inedito e eccezionale congegno si reggeva su un principio illusionistico da scatola ottica. L’illusione non nasceva dalla infinitezza dell’immagine, bensì dalle sue trasformazioni prodotte dalle variazioni di luce. Michelangelo Bastiani, attraverso l’utilizzo del contemporaneo ologramma, ripercorre le orme dell’impresa di Daguerre e Buton. Il suo lavoro consiste nel mettere a confronto lo spettatore con immagini cinetiche, forme di esposizione interattiva ed illusione e spettacolarizzazione di un nuovo e sorprendente uso delle tecnologie più avanzate. Bastiani pone al centro del suo confronto la natura, spesso la sua indagine lo porta a ricreare l’effetto dell’acqua, nelle sue derive più effimere, come quando nella ri – creazione di una cascata cerca di imprimere attraverso sensori di movimento il passaggio dell’uomo. L’artificio consente di sondare con maggiore forza i fenomeni naturali: nella serie degli ologrammi l’artista racchiude, in barattoli di vetro, differenti elementi climatici che catturano lo spettatore nella visione di una scenografia realistica e coerente. Altro elemento fondamentale del lavoro di Bastiani è la realizzazione di installazioni site specific. Anche in questo caso l’artista sperimenta gli effetti dell’interattività digitale, ancora una volta l’acqua è il campo privilegiato d’indagine: un lago artificiale prende vita in una stanza e grazie alle tecniche messe in campo dall’artista, lo spettatore diviene parte integrante dell’opera attraverso la manipolazione delle immagini che consente un’interazione attiva e partecipe. Il confronto tra artificio e natura è un nodo centrale nella storia dell’arte: pittori, scultori, architetti nei secoli hanno ricreato il mondo attraverso la lente delle loro opere, Michelangelo Bastiani accetta questa sfida rigenerando l’universo naturale nei meccanismi digitali di ultima generazione, i suoi lavori parlano di un processo futuribile dell’arte, laddove “con l’avvento del multimediale, il museo del XXI secolo diverrà un luogo di animazione culturale permanente e collettivo”, un sogno condiviso che definirà il rapporto interpersonale tra la società e la produzione artistica contemporanea.Continue Reading..

09
Mag

PROLOGUE

a cura di Alessia Carlino

Annalù,  Michelangelo Bastiani, Blue and Joy – Daniele Sigalot, Emanuela Fiorelli,  Micaela Lattanzio, Alessandro Lupi, Paolo Radi

Opening 17 maggio 2016 ore 19

18 maggio › 17 giugno 2016

SpazioMR arte e architettura presenta il nuovo progetto espositivo, sotto la curatela di Alessia Carlino, intitolato Prologue, che inaugurerà il prossimo 17 maggio.

Le opere di Annalù, Michelangelo Bastiani, Blue and Joy – Daniele Sigalot, Emanuela Fiorelli, Micaela Lattanzio, Alessandro Lupi e Paolo Radi saranno messe a confronto in un dialogo che analizza le molteplici declinazioni della materia organica, inorganica e digitale. Prologue è un itinerario visivo dedito alla narrazione di inediti metodi espressivi che creano il ritratto di un’inedita contemporaneità a cui afferiscono l’utilizzo eterogeneo di strumenti materici consacrati alla rappresentazione di un corollario estetico di matrice plastico – spaziale. Il corpus di opere selezionato costituisce un unicum nel suo genere, la nozione stessa di scultura viene declinata nella descrizione di forme originali, di materiali dalle molteplici funzioni e duttilità. Fili elastici, alluminio, supporti cartacei, pvc, perspex, resina, ologrammi digitali, ciascun elemento porta con sé l’idea di plasmare dimensioni percettive di una realtà formatasi all’interno di contesti sintetici dove vi è una sostanziale smaterializzazione del dato concreto. Al di là del visibile, ogni opera, genera l’occasione di articolare la materia attraverso la riproduzione di un dato sensibile mai univoco o scontato. L’ambiente viene decostruito attraverso assemblaggi di matrice architettonica, scrive Robert Morris nel suo celebre saggio intitolato Antiform: “La forma non è perpetuata dai mezzi ma dal mantenimento di fini idealizzati e separabili. È un’impresa antientropica e conservatrice. Essa spiega l’architettura greca che evolve dal legno al marmo e appare identica. La preservazione della forma è una sorta di idealismo funzionale”. In questo idealismo funzionale della forma è insita la ricerca estetica degli artisti coinvolti nel progetto espositivo. Micaela Lattanzio, nelle sue installazioni cartacee, dona al materiale una dignità scultorea, ogni suo lavoro è caratterizzato dalla forte duttilità a cui viene sottoposta la carta, nelle mani dell’artista essa diviene un tassello musivo, negli intagli, nelle geometrie assunte, ciascun frammento genera forme esclusive di un vocabolario corporeo ed unitario che dà vita a strutture molecolari, tessuti connettivi di conoscenza. I segni tridimensionali di Emanuela Fiorelli compongono identità plastiche che investono la superficie, la rendono tangibile allo sguardo. I fili elastici sviluppano intricati sentieri, labirinti percettivi che narrano la dialettica di una forma duratura e di un “pensiero indissolubilmente legato” che garantisce all’opera la “possibilità della sua esistenza”. Il diaframma siliconico è il campo d’indagine che investe l’opera di Paolo Radi.Continue Reading..

26
Feb

Mythographie. Polaroid by Maurizio Galimberti

A cura di Alessia Carlino

Opening 10 marzo 2016 ore 19
11 marzo › 10 aprile 2016

SPAZIOMR arte e architettura presenta Mythographie Polaroid by Maurizio Galimberti il primo progetto espositivo che apre i battenti della nuova galleria ideata dall’architetto Marco Riccardi e dedicata al contemporaneo sotto la curatela di Alessia Carlino.
Mythographie è il racconto in polaroid di tre importanti città mondiali: Roma, Parigi, New York che divengono nella fotografia di Galimberti non solo la rappresentazione di un immaginario collettivo, bensì la visione creativa di un artista che con la sua particolare tecnica compositiva ha saputo coniugare la ricerca del movimento, tipico dell’avanguardia futurista, al racconto narrativo di matrice sperimentale. La fotografia di Galimberti registra l’istantaneità dello sguardo, i suoi mosaici costruiti attraverso l’utilizzo di polaroid rispecchiano la volontà di voler narrare allo spettatore una storia: la verità di un incontro, l’interiorità di una persona, le prospettive ardimentose di un paesaggio. In questo procedimento tecnico ed estetico l’artista mantiene in vita la poeticità del mondo circostante attraverso la testimonianza di chi è stato soggetto delle sue opere, un lirismo che lascia spazio al sentimento di indefinito, a una sorta di sospensione che accompagna le immagini e che investe l’osservatore di un piacere latente, di un tessuto emozionale che si basa anche sulla ricerca di brandelli di assenza. Un maestro della fotografia contemporanea, un artista che ha costruito il proprio linguaggio attraverso la sperimentazione visiva ed estetica.

Scrive Roland Barthes nel suo celebre saggio intitolato La Camera chiara: “Un dettaglio viene a sconvolgere tutta la mia lettura; è un mutamento vivo del mio interesse, una folgorazione. A causa dell’impronta di qualcosa, la foto non è più una foto qualunque. Questo qualcosa ha fatto tilt, mi ha trasmesso una leggera vibrazione, il passaggio d’un vuoto. Malizia del vocabolario: si dice ‘sviluppare una foto’, ma ciò che l’azione chimica sviluppa è l’insviluppabile, è un’essenza di ferita, è ciò che non può trasformarsi, ma solo ripetersi in forma di insistenza”.

Si potrebbe parlare del lavoro di Galimberti come la narrazione di un’immobilità viva, le sue immagini, frutto di molteplici contaminazioni e della personale volontà di donare ad ogni scatto l’immortalità di un tempo futuribile, si appropriano di un contesto familiare, noto ai più, ma che inevitabilmente allude a una nuova prospettiva, ad un’inedita declinazione dello sguardo.Continue Reading..

15
Ago

Micaela Lattanzio. Fragmenta _ retrospezioni visuali

Micaela Lattanzio. Fragmenta- Retrospezioni Visuali

SOLO SHOW

4 settebre 2015 h 18,00

Bi Box Art Space

Fragmenta _ retrospezioni visuali presentata quest’anno a Mantefalco e New York prosegue il suo tour a Biella. Fragmenta rappresenta una panoramica incentrata sulla nuova produzione espressiva della Lattanzio che sperimenta il suo linguaggio concentrando la sua ricerca sulla frammentazione dell’identità. I lavori, composti su supporto cartaceo, sono il frutto di un minuzioso ritaglio manuale laddove l’immagine si trasforma in un intricato mosaico che decostruisce il materiale iconografico di partenza.
L’artista presenta al pubblico il prossimo 4 Settembre, presso la Bi-Box art space di Biella un’inedita selezione di lavori ed un corpus di opere recentemente mostrate alla terza edizione della fiera bolognese SetUp e presso la Ca’ D’oro gallery di New York.
Un’ulteriore dimensione progettuale è rappresentata dalle installazioni site specific che l’artista in questi anni ha esposto, da sottolineare in particolar modo SandCloud un’installazione posizionata su un pavimento di sabbia e il suo intervento intitolato Where have the flowers gone, un’installazione spaziale che ricopre l’intera superficie di una stanza e che consta di ben 7.000 fiori di carta tagliati a mano, realizzata presso il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, un contenitore di differenti matrici artistiche che è stato al centro dell’attenzione mediatica nazionale ed internazionale.

Alessia Carlino

www.micaelalattanzio.com

www.bi-boxartspace.com

BI BOX ART SPACE
Via Italia, 39
Biella
349 725 2121
Art director: Irene Finiguerra

21
Mag

6 DI SABBIA

SPAZIO Y
presenta

6 DI SABBIA

Francesco Petrone | Micaela Lattanzio | Elio Castellana | Maurizio Bartolini
Grazia Amendola e Alessandro Brizio | Piotr Hanzelewicz e Andrea Panarelli

Un progetto di Francesco Petrone
A cura di Alessia Carlino

13 maggio 2015 – 2 agosto 2015
Prima inaugurazione 13 maggio 2015 ore 19:30

Calendario:
13 maggio | Francesco Petrone
28 maggio | Micaela Lattanzio
11 giugno | Elio Castellana
25 giugno | Maurizio Bartolini
9 luglio | Grazia Amendola e Alessandro Brizio
23 luglio | Piotr Hanzelewicz e Andrea PanarelliContinue Reading..