Category: scultura

17
Apr

Potere e pathos. Bronzi del mondo ellenistico

Bronzi del mondo ellenistico. Attraverso 50 sculture, l’esposizione racconta gli sviluppi plastici dell’Eta’ Ellenistica (IV-I secolo a.C.) in cu si affermarono nuove forme espressive che rappresentano la prima forma di globalizzazione di linguaggi artistici.

Dal 14 marzo al 21 giugno 2015 Palazzo Strozzi a Firenze sarà la prima sede della grande mostra Potere e pathos. Bronzi del mondo ellenistico concepita e realizzata in collaborazione con il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, la National Gallery of Art di Washington e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Dopo la tappa fiorentina l’esposizione si sposterà al J. Paul Getty Museum di Los Angeles dal 28 luglio al1 novembre 2015 per poi concludersi alla National Gallery of Art di Washington DC, dal 6 dicembre 2015 al 13 marzo 2016.

Queste importanti collaborazioni confermano la reputazione di eccellenza a livello internazionale di Palazzo Strozzi. La rassegna vedrà infatti riuniti, per la prima volta a Firenze, alcuni tra i maggiori capolavori del mondo antico, provenienti dai più importanti musei archeologici italiani e internazionali come il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, il Museo Nacional del Prado di Madrid, Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo Archeologico Nazionale di Atene, il Museo Archeologico di Herakleion (Creta), il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Museo Archeologico di Salonicco, il Musée du Louvre di Parigi, i Musei Vaticani, i Musei Capitolini di Roma.
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17
Apr

Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua

Oltre 120 opere tra dipinti, disegni, illustrazioni, sculture in bronzo, ceramiche, terrecotte, vetrate, mobili e 40 bozzetti preparatori. Per celebrare il primo centenario dell’arrivo dell’acqua nelle terre pugliesi (1915-2015).

Monumento unico in Italia, il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese di Bari si apre al visitatore come lo scrigno prezioso delle simbologie dell’acqua, delle sue grazie e delle sue virtù, realizzate dal genio di Duilio Cambellotti.
Dal 27 febbraio al 14 giugno 2015 il Palazzo ospita la mostra “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua”. L’Acquedotto Pugliese, la Regione Puglia, la Città di Bari, con il contributo della Banca Popolare di Bari e la preziosa collaborazione della Wolfsoniana Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo di Genova e l’Archivio Cambellotti di Roma, dedicano questa mostra a Duilio Cambellotti per celebrare il primo centenario dell’arrivo dell’acqua nelle terre pugliesi (1915-2015), con un grande omaggio alla poliedrica personalità dell’artista che ha saputo dar corpo e figura alla celebrazione dell’acqua nelle terre assetate della Puglia. La mostra è organizzata dalla società Sistema Museo.

Il lungo percorso artistico dell’autore si compone di oltre centoventi opere in dipinti, disegni, illustrazioni, celebri sculture in bronzo come la monumentale “Fonte della Palude”, ceramiche, terrecotte, vetrate, mobili e quaranta bozzetti preparatori eseguiti per il Palazzo dell’Acquedotto, in un susseguirsi di argomenti dedicati: la spiga e l’ulivo, le mille e una notte, il mondo della natura, la grazia delle donne, le virtù dell’acqua, gli stili e gli arredi. Continue Reading..

14
Apr

Gaetano Pesce. Amazonia

L’opera ‘Vaso Amazonia’ e’ caratterizzata dalle ‘serie diversificate’, dall’uso creativo del colore e dalla casualità di un procedimento che prevede l’utilizzo di materiali sintetici.
A cura di Corsi Design Factory e Polifemo

Nell’ambito di Posti di Vista 12* (l’evento proposto dai Laboratori de La Fabbrica del Vapore in occasione del Salone del Mobile) e di Photofestival (kermesse dedicata alla fotografia d’autore e ai suoi diversi generi con mostre in diverse gallerie, musei e palazzi storici di Milano), Polifemo e Corsi Design Factory celebrano i 20 anni del vaso Amazonia, emblema della collezione Fish Design progettata da Gaetano Pesce.

L’opera di Gaetano Pesce è caratterizzata dalle “serie diversificate”, dall’uso creativo del colore e dalla casualità di un procedimento che prevede l’utilizzo di materiali sintetici. Continue Reading..

13
Apr

I Martedì Critici – NICOLA CARRINO

I MARTEDI’ CRITICI
a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

Intervista a NICOLA CARRINO

martedì 14 aprile, ore 18.00
Museo MAXXI B.A.S.E.
Via Guido Reni, 4A, 00196 Roma
Sala Graziella Lonardi Buontempo

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

Martedì 14 aprile prende il via la stagione primaverile dei Martedì Critici, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea dell’arte organizzati dall’Associazione culturale I Martedì Critici.
Gli appuntamenti, giunti al sesto anno di programmazione e alla seconda edizione nel museo romano, saranno ospitati al MAXXI B.A.S.E. (ore 18.00, Sala Graziella Lonardi Buontempo, ingresso libero fino a esaurimento posti), seguendo l’ormai consueta formula dell’intervista pubblica condotta da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti.

Ospite dell’appuntamento inaugurale della seconda edizione romana è l’artista Nicola Carrino (Taranto, 1932).

Dopo un’esperienza come pittore, Carrino si trasferisce a Roma nel 1962, dove fonda con Nato Frascà, Gastone Biggi, Achille Pace, Pasquale Santoro e Giuseppe Uncini, il Gruppo1.
Da allora Carrino ha sviluppato ricerche plastico-costruttive originali, proponendo una scultura progettuale, trasformabile nel tempo, nata dalla necessità di creare una forma capace di evolversi in relazione al luogo in cui è inserita. Le geometrie dei grandi solidi, realizzati con materiali industriali, non intendono rappresentare lo spazio ma evidenziarlo, ridefinirlo attraverso le loro possibili combinazioni. Continue Reading..

12
Apr

CY TWOMBLY. Paradise

CY TWOMBLY.  Paradise

dal 6 maggio al 13 settembre 2015
Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna

Tra i massimi maestri della contemporaneità, Cy Twombly (Lexington, Virginia, 1928 – Roma, 2011) torna a Venezia – dove è stato presente alla Biennale per ben cinque volte, a partire dal lontano 1964 – con un’importante mostra monografica curata da Julie Sylvester e Philip Larratt-Smith.

La rassegna, resa possibile grazie al supporto della Cy Twombly Foundation di New York, approda a Ca’ Pesaro come un cammeo prezioso: l’inedita testimonianza di un lavoro che si rigenera a ogni sua apparizione, in un continuum emozionale, e di un artista che non finisce di stupire “per la straordinaria intelligenza visiva e l’acuta sensibilità verso tutte le forme della bellezza, fisica, naturale e artistica”, come scrive in catalogo Philip Larratt-Smith.

Paradise è un percorso iniziatico che attraversa sessant’anni della produzione di Twombly pittore e scultore e della sua indefessa creatività, che ritrova a Venezia, in un contesto culturale che mantiene sempre altissima l’attenzione del pubblico verso i grandi maestri, una rinnovata capacità narrativa, con un’apertura a inattese incursioni nel mondo misterioso della vita, dei segni, delle parole e dell’immaginario.Continue Reading..

09
Apr

Paolo Grassino. Magazzino scuro

MAGAZZINO SCURO
PAOLO GRASSINO

PAOLO GRASSINO – MAGAZZINO SCURO
7 marzo – 3 maggio 2015 ►PROROGATA AL 24 MAGGIO
SALA GINO MELONI

INAUGURAZIONE sabato 7 marzo ore 18:00

A cura di ALBERTO ZANCHETTA

Per la sua mostra al MAC di Lissone, Paolo Grassino [Torino, 1967] ha deciso di inibire l’algido luminismo dei white cubes moderni, ha cioè stemperato l’evidenza architetturale per inoculare nelle proprie sculture il germe del dubbio. Drenate dai loro colori, le opere sono state ridipinte di un nero fumo che – alla maniera della caligine – sembra depositarsi sugli oggetti. Dello stesso avviso è anche l’allestimento della mostra, concepito come lo stoccaggio di un magazzino; i pallet, usati per trasportare le opere, diventano parte integrante dell’esposizione, elemento strutturale (dell’installazione) e allo stesso tempo destrutturante (per ciò che concerne lo spazio).Continue Reading..

08
Apr

Arts & Foods. Rituali dal 1851

Si mette a fuoco la pluralita’ di linguaggi che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi ha ruotato intorno al cibo e alla convivialita’. Una panoramica mondiale sugli intrecci estetici e progettuali che hanno riguardato i riti del nutrirsi e una mostra internazionale che attraversa tutti i livelli di espressivita’ e creativita’ sul tema.

a cura di Germano Celant

Allestita negli spazi interni ed esterni della Triennale – 7.000 metri quadrati circa tra edificio e giardino – “Arts & Foods” metterà a fuoco la pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al convivio. Una panoramica mondiale sugli intrecci estetici e progettuali che hanno riguardato i riti del nutrirsi e una mostra internazionale che farà ricorso a differenti media così da offrire un attraversamento temporale, dallo storico al contemporaneo, di tutti i livelli di espressività, creatività e comunicazione espressi in tutte le aree culturali.Continue Reading..

08
Apr

Carlo Zauli. I BIANCHI

Carlo Zauli
I BIANCHI
a cura di Monica Zauli
11 aprile – 11 giugno 2015
Pinacoteca Comunale Città di Castello
Palazzo Vitelli alla Cannoniera

opening 10 aprile ore 18.00
L’Amministrazione Comunale di Città di Castello all’interno del progetto Pinacoteca Contemporanea che vedrà per l’anno 2015 lo svolgersi di una serie di eventi legati all’arte contemporanea, presenta in collaborazione con il Museo Carlo Zauli di Faenza, con il sostegno dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, il Gruppo Azione Locale Alta Umbria e il supporto organizzativo di Atlante Servizi Culturali, il primo evento espositivo ad aprire la rassegna dedicato a Carlo Zauli, che inaugura immediatamente dopo il termine di altre due importanti mostre che lo hanno visto protagonista in Italia, la personale del Museo Civico Medievale di Bologna e quella dedicata ad Alberto Burri di Parma.Continue Reading..

08
Apr

Juan Muñoz. Double Bind & Around

dal 09.04 al 23.08.2015 – Inaugurazione mercoledì 8 aprile 2015, ore 19.00

Juan Muñoz
Double Bind & Around / A cura di Vicente Todolí

La mostra
Mercoledì 8 aprile 2015 alle ore 19.00, HangarBicocca inaugura “Double Bind & Around”, la prima mostra personale in Italia dedicata a Juan Muñoz, a cura di Vicente Todolí. L’artista, scomparso nel 2001, è stato uno dei protagonisti della scultura contemporanea degli ultimi due decenni del Novecento. In occasione dell’esposizione in HangarBicocca sarà riallestita la sua opera più importante, Double Bind, realizzata nel 2001 per la Turbine Hall della Tate Modern di Londra e mai esposta al pubblico successivamente. La mostra – che comprende numerose tra le opere più significative di Juan Muñoz, fra le quali The Wasteland e Many Times – è un’importante occasione per conoscere il lavoro di un grande artista che ha saputo reinterpretare la tradizione della scultura classica alla luce delle avanguardie del Novecento. Conosciuto soprattutto per le sue sculture in papier maché, resina e bronzo, Juan Muñoz si è spesso interessato anche alla scrittura e alle arti sonore, creando composizioni per la radio e audio pieces.Continue Reading..

25
Mar

Un amore asimmetrico. Ricerche per un’identità pittorica

Paola Angelini, Francesco De Grandi, Matteo Fato, Francesco Lauretta, Luigi Massari, Luigi Presicce.

Il 12 marzo alle ore 18.00 inaugura alla Galleria Bianconi di Milano la mostra “Un amore asimmetrico. Ricerche per un’identità pittorica“, che pone in dialogo le opere di sei artisti contemporanei italiani, Paola Angelini, Francesco De Grandi , Matteo Fato, Francesco Lauretta, Luigi Massari e Luigi Presicce. Diverse generazioni, ma legate da intrecci biografici comuni e dalla stessa complessità e profondità nell’approccio alla ricerca artistica come identità e linguaggio.
La mostra intende offrire uno spunto di riflessione intorno al ruolo della pittura quale recupero di un’identità culturale e di una sapienzialità del “fare arte”, riletta e restituita attraverso uno sguardo contemporaneo che si fa carico di quella lezione che, dagli anni ‘50 in poi, supera i limiti di questo linguaggio affrontando nel territorio pittorico questioni proprie di linguaggi scultori o performativi.
Come scrive Andrea Bruciati, nel testo che accompagna la mostra, a proposito degli artisti invitati: “[…] tutti abbracciano l’intenzione di dare un nuovo significato a ciò che quella tradizione comporta: i loro lavori sono prodotti di un’attività scardinata che scompone all’infinito ciò che significa essere un quadro”.Continue Reading..