Category: scultura

15
Mag

Artist Talk: Charles Ray

Charles Ray artist talk at the Art Institute of Chicago

On the occasion of his mid-career retrospective, Charles Ray: Sculpture, 1997-2014, the artist will speak about the work he has produced over the past two decades. Ray’s artist talk will take place on Thursday, May 14, 6 – 8 PM, at the Art Institute of Chicago’s Rubloff Auditorium. The event is presented by the Society for Contemporary Art and the Department of Museum Education.

The artist talk is free with museum admission; registration is not required.

For more information please visit the Art Institute of Chicago

Thursday, May 14
6 – 8 PM
Rubloff Auditorium
Art Institute of Chicago
111 South Michigan Avenue

Image: Charles Ray. Sleeping Woman, 2012. Glenstone

10
Mag

La Grande Madre

LA GRANDE MADRE
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
26 Agosto – 15 Novembre, 2015

Attraverso le opere di oltre cento artisti internazionali, La Grande Madre analizza l’iconografia e la rappresentazione della maternità nell’arte del Novecento, dalle avanguardie fino ai nostri giorni.

Dalle veneri paleolitiche alle ‘cattive ragazze’ del post-femminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità, la storia dell’arte e della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte. Archetipo e immagine primordiale, la madre e la sua versione più familiare di “mamma” sono anche stereotipi intimamente legati all’immagine dell’Italia.

La Grande Madre è una mostra sul potere della donna: partendo dalla rappresentazione della maternità, l’esposizione passa in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri.

Con un allestimento che si estende su una superficie di circa 2.000 metri quadrati al piano nobile di Palazzo Reale, La Grande Madre porta l’arte contemporanea al centro del programma di Expo in città, collegando la storia dell’arte alle questioni più urgenti del nostro tempo. La Grande Madre mescola il contemporaneo con la storia, accostando opere di oggi e capolavori storici, gemme sconosciute e artefatti provenienti dal mondo del cinema e della letteratura, ed evocando un ricco tessuto di associazioni, ricordi e immagini.

La Grande Madre è una mostra promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale per Expo in città 2015

LA GRANDE MADRE
by Fondazione Nicola TrussardiContinue Reading..

10
Mag

Susy Manzo.Giochi di ruolo (…raccontami un’altra storia)

GIOCHI DI RUOLO
(… raccontami un’altra storia)

OPERE di SUSY MANZO

A cura di Gabriella Damiani

GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA

Piazzetta Cattedrale
Centro Storico
Ostuni

16 – 31 MAGGIO 2015

INAUGURAZIONE SABATO 16 MAGGIO 2015
ORE 19:30

Il secondo evento inserito nel calendario della Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni, è rappresentato dalla mostra “Giochi di ruolo (…raccontami un’altra storia)” dell’artista milanese Susy Manzo.

Dieci disegni e un’installazione sono i nuovi lavori del 2015 presentati in questa mostra che rientra nel progetto “Giochi di ruolo”.

Ecco come la stessa artista ci presenta il suo lavoro:

“Giochi di ruolo è un progetto aperto, nato nel 2012, che indaga circa il ruolo di genere e il suo messaggio stereotipato nei giochi, nelle filastrocche e nelle canzoni popolari per bambini.
L’obiettivo è quello di offrire una visione che stimoli alla riflessione sull’importanza del messaggio “impostato” che il bambino riceve già in età prescolare.
I disegni su carta vellum sovrapposti ad intagli eseguiti in paper cutting o a sete pregiate, sono volutamente delicati, trasparenti, leggiadri per sottolineare e contrapporsi all’importanza dell’argomento analizzato.

…raccontami un’altra storia!
…raccontami un’altra storia.Continue Reading..

10
Mag

PROPORTIO

PROPORTIO

dal 9 maggio al 22 novembre 2015
Venezia, Palazzo Fortuny

PROPORTIO, l’esposizione organizzata dalla Fondazione Axel e May Vervoordt e la Fondazione Musei Civici di Venezia aprirà il prossimo maggio in concomitanza della 56° Esposizione Internazionale – La Biennale di Venezia. Curata da Axel Vervoordt e Daniela Ferretti ed allestita nell’imponente Palazzo Fortuny, l’esposizione esplora l’onnipresenza delle proporzioni universali nell’arte, nella scienza, nella musica e nell’architettura. PROPORTIO segue l’acclamata trilogia di mostre: Artempo (2007), In-finitum (2009) e TRA (2011) e la più recente Tàpies. Lo Sguardo dell’artista (2013).

Durante l’intero corso della storia umana a noi noto, civiltà diverse hanno impiegato il sapere relativo alle proporzioni. Le nozioni estremamente avanzate e complesse legate ai principi della geometria sacra e, in particolar modo, della sezione aurea sono confluite all’interno di esoteriche conoscenze spirituali e tradizioni religiose. Per centinaia di anni il mondo occidentale si è dedicato segretamente alla geometria sacra, e le conoscenze sono state così (forse intenzionalmente) dimenticate o abbandonate.

PROPORTIO mira a riavviare un dialogo contemporaneo attorno alla conoscenza perduta delle proporzioni e della geometria sacra. Artisti, scienziati, architetti, filosofi (e non solo) ci offrono una lente che ci permetterà di capire come le proporzioni possano farci penetrare nella struttura essenziale del presente e possano fornirci una matrice per il futuro. Proportio ci offre l’occasione di esplorare le proporzioni universali invitandoci a riflettere sulle interconnessioni che innervano il nostro universo.

PROPORTIO presenta opere espressamente commissionate ad artisti del calibro di Marina Abramovic, Massimo Bartolini, Michael Borremans, Maurizio Donzelli, Riccardo De Marchi, Arthur Duff, Anish Kapoor e Izhar Patkin, e le quali saranno esposte accanto a lavori di Carl André, Berlinde De Bruyckere, Luciano Fabro, Alberto Giacometti, Ellsworth Kelly, Sol Lewitt, , Agnes Martin, Fausto Melotti, Mario Merz, Ad Ryman e Bill Viola, oltre ad alcuni reperti egiziani, ad una serie di dipinti architettonici degli antichi maestri olandesi, ad uno splendido ritratto di Botticelli ed una scultura monumentale di Antonio Canova.

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A cura di Daniela Ferretti, Axel Vervoordt
Co-prodotta con Axel and May Vervoordt Foundation
Con il supporto di AXEL VERVOORDT GALLERY

Immagine: Ellsworth “Kelly Red, Yellow, Blue”, 1963, Collection, Fondation Marguerite et Aimé Maeght, Sant Paul-de-Vence Cliché Claude Germain, ©Ellsworth kelly

05
Mag

GIUSEPPE PENONE: Spazio di luce

GIUSEPPE PENONE SPAZIO DI LUCE

MAY 2 – JUNE 6, 2015

…There is a place on the border between France and Italy, the Valley of Miracles (Valle delle Meraviglie), where there are circa 30,000 rock carvings around Mount Bego, a sacred mountain.

The miracle is not the carvings, but the beauty of the site with its valleys, its mountains, its larches, and the presence of the sea evoked by the smell of the grass.

It is a beauty that suggests a sense of sacredness.

It is a protected area, a natural park in which the vegetation and the territory are periodically maintained. I know woodsmen who work in the park under the supervision of forest rangers, and I go to them when I need larches. The altitude tapers the form of these larches. Large at the base, their trunk narrows rapidly, accentuating its conical shape. I used one of these trees for Space of light. I coated the trunk and the branches with a layer of wax, as if it were a year’s growth in the tree’s life cycle. When it came into contact with the trunk, the wax was imprinted with the pattern of the bark and the signs of the hands that applied it.

I cast it in bronze in eight sections of circa 170 centimeters, obtaining a covering with handprints on the external surface and the negative trace of the tree bark on the inside.

The surface on the inside was covered in gold. The eight sections of the sculpture are lined up horizontally one after another at a distance of about 50 centimeters.

Looking at the interior, one’s gaze follows the absent core of the tree and the light reflected off the gold emphasizes the space, a space of light that testifies to the absence of the tree, a being whose form and existence are defined by the search and the exposure to the light.

Space of light extends for twenty meters towards the line of the horizon, imprisons the light and the gaze in its interior, directing them towards the central focal point of the vista.

The gaze is closed into the interior of the bronze, a year of bronze…

—Giuseppe Penone, 22 Opere a Versailles, Château de Versailles, Paris, 2013

Giuseppe Penone was born in 1947 in Garessio, Italy. He lives and works in Paris and Turin. Public collections include Tate Gallery, London; Centre Georges Pompidou, Paris; Musée d´Art Moderne de la Ville de Paris; MAXXI, Rome; Castello di Rivoli, Turin; Stedelijk Museum, Amsterdam; Museum of Modern Art, New York; and Museum of Contemporary Art, Los Angeles. Recent solo exhibitions include Centre Georges Pompidou, Paris (2004); Toyota Municipal Museum of Art, Toyota, Japan (2008); Ikon Gallery, Birmingham, United Kingdom (2009); Musée des Arts Contemporains, Grand-Hornu, Belgium (2011); Documenta 13, Kassel (2012); “The Bloomberg Commission: Giuseppe Penone,” Whitechapel Art Gallery, London (2012); “Penone Versailles,” Château de Versailles, France (2013); “Giuseppe Penone,” Kunstmuseum Winterthur, Switzerland (2013); “Ideas of Stone,” Madison Square Park, New York (2013–14); “Prospettiva Vegetale,” Forte di Belvedere—Boboli Gardens, Florence (2014); “Breath is a Sculpture,” Beirut Art Center, Beirut (2014); and “Giuseppe Penone,” Musée Grenoble, France (2014). Penone co-represented Italy in the 52nd Venice Biennale (2007) and was awarded the Praemium Imperiale by the Japan Art Association in 2014.

The Nasher Sculpture Center, Dallas will present a major solo exhibition of Penone’s work from September 19, 2015 to February 10, 2016.

For further inquiries please contact the gallery at +39.06.4208.6498 or at roma@gagosian.com. All images are subject to copyright. Gallery approval must be granted prior to reproduction.

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04
Mag

Kossuth 1981 – 2009. Mostra antologica

Nasce a Città delle Pieve lo Spazio Kossuth, in omaggio al maestro
Ad inaugurarlo sarà Vittorio Sgarbi

Rimesse del Palazzo Vescovile, Città della Pieve (Pg)
Inaugurazione sabato 30 maggio 2015, ore 18

Mostra antologica “Kossuth 1981 – 2009”
30 maggio – 30 ottobre 2015

Ricavato al piano terreno del Palazzo Vescovile, questo nuovo Spazio dedicato all’arte contemporanea sarà inaugurato con l’antologica “Kossuth 1981 – 2009”, visitabile dal 30 maggio al 30 ottobre 2015. A presiedere l’evento sarà il critico d’arte Vittorio Sgarbi, estimatore del maestro Kossuth

Dopo 30 anni di chiusura, le rimesse dello storico Palazzo Vescovile di Città della Pieve tornano in vita completamente restaurate e diventano sede del nuovo Spazio Kossuth.
Sabato 30 maggio 2015 sarà inaugurato al pubblico alle ore 18, nella principale via Vannucci, accanto all’oratorio che ospita il famoso affresco l’Adorazione dei Magi del Perugino, uno spazio dedicato all’arte contemporanea, omaggio al maestro Wolfgang Alexander Kossuth. A presiedere l’evento sarà il critico d’arte Vittorio Sgarbi, estimatore da sempre del maestro e che di lui ha scritto: “La scultura di Kossuth fa continuo riferimento all’astrazione della materia, in particolare della terracotta e del bronzo, alludendo alla purezza assoluta dell’idea che si fa forma. Tutta la scultura greca, romanica, rinascimentale puntava sul colore, sulla policromia. Il tempo in molti casi ha eliminato il colore, come nelle sculture antiche. Kossuth parte già senza colore, acromatico. Ciò presuppone una sintesi mentale e non si dà come conseguenza di un degrado, di una consunzione, ma come perfezione senza colore”.Continue Reading..

02
Mag

Mitoraj Mito e Musica

Mitoraj Mito e Musica
Pietrasanta, piazza del Duomo e Complesso di Sant’Agostino

18 aprile | 30 agosto 2015

Pietrasanta (LU), 2 aprile 2015_La città di Pietrasanta dedica una grande mostra a Igor Mitoraj, il celebre scultore recentemente scomparso. L’iniziativa, a suo tempo proposta all’artista dal sindaco Domenico Lombardi, intende celebrare l’intenso legame che, nel corso degli ultimi trent’anni, si è stabilito fra il Maestro e la città, della quale dal 2001 era cittadino onorario.
Dal 18 aprile al 30 agosto la piazza del Duomo, il complesso di Sant’Agostino e piazza Matteotti saranno gli scenari nei quali l’evento, nelle sue molteplici forme, si svolgerà.
Nella piazza del Duomo saranno installate opere monumentali in bronzo, alle quali si affiancheranno, per la prima volta, due gigantesche opere in argilla, matrici originali di successive fusioni. Le opere in bronzo vivranno in autonomo rapporto con le architetture della piazza, mentre per l’installazione delle grandi opere in argilla, in accordo con quanto stabilito dall’artista, sarà realizzata una vera e propria “scena teatrale”. Le opere saranno inserite in una sorta di “giardino incantato”, realizzato e curato da Gruppo Giardini e da Vannucci Piante, coinvolti nell’evento dalla Fondazione Carlo Linneo di Pistoia.
Il lento degrado dell’argilla, esposta all’irreversibile azione del Tempo, trasformerà la mostra in un “evento in divenire”, una sorta di rito collettivo del quale i visitatori saranno testimoni. Nell’esporre volontariamente opere destinate a sicuro deterioramento, Mitoraj propone una profonda riflessione sull’interazione fra il Tempo e la Materia e, per estensione, fra il Tempo e tutto ciò che inerisce l’esistenza umana. Un modo affascinante e senza dubbio originale di affrontare l’eterno tema della Decadenza.Continue Reading..

30
Apr

Emanuele Giannelli – To Lie or Not to Lie

Emanuele Giannelli – To Lie or Not to Lie

LA PRIMA MOSTRA PERSONALE A ROMA
a cura di Gianluca Marziani e Anna Lo Presti
PROROGATA fino all’8 maggio 2015

Palazzo Taverna – GALLERIA EMMEOTTO, Palazzo Taverna – Via di Monte Giordano, 36 Roma

TO LIE OR NOT TO LIE è la prima mostra personale a Roma di Emanuele Giannelli, artista che da anni dedica la sua ricerca al mondo plastico della scultura figurativa.
TO LIE OR NOT TO LIE, che presenta circa 25 opere realizzate negli ultimi tre anni, è stata pensata e disegnata come un viaggio narrativo e sensoriale, una discesa emotiva tra installazioni che sono storie autonome, momenti biodinamici della sua avventura visionaria tra corpi scultorei.
L’artista concepisce la scultura come una mappa multiforme del corpo umano. Le sue opere, ormai già da diversi anni, si interrogano sui temi della coscienza etica come la mutazione genetica, gli studi sul Genoma, la moltiplicazione identitaria, le clonazioni, la chirurgia plastica.
Come spiega il curatore della mostra Gianluca Marziani: “Giannelli ha scelto la linea del corpo e la intraprende con mimetismo formale, dando peso al perfezionismo ma con il codice della veggenza, dell’intuizione che interroga, del bello mai troppo bello. Una strategia che comunica su piani differenti, così da rendere il corpo storico un registratore sensibile di eventi, in grado di mescolare e ricodificare Natura e Cultura (…) TO LIE OR NOT TO LIE mescola la frase shakespeariana con il titolo di una famosa serie televisiva, “Lie to me”, dove il protagonista risolve indagini criminali attraverso l’analisi mimica del viso e dei gesti corporali. Anche qui è il volto scultoreo che prende il centro della scena: ci osserva e scruta, guarda da varie parti, capta i nostri spostamenti (…) Vero e falso giocano una partita a scacchi sul filo tra due montagne: eccoci nel boato della caduta, tra positivo e negativo, nel luogo mentale in cui le teste di Giannelli attraversano la fisiognomica e la prossemica, diventando più vere del vero e più false del falso: come deve accadere quando a guardarci non è un altro umano ma un corpo scultoreo”.Continue Reading..

29
Apr

CORPICRUDI & MUSTAFA SABBAGH

TRAFFIC GALLERY
in collaborazione con
ARTDATE 2015

presenta
Terzo movimento in scala di Nero
di

CORPICRUDI
&
MUSTAFA SABBAGH

a cura di
Roberto Ratti

| 15 Maggio – 30 Giugno 2015 |
Opening Venerdì 15 Maggio 2015 orario 18:00-21:30

Traffic Gallery è felice di annunciare Terzo movimento in scala di Nero, doppia personale del duo Corpicrudi e dell’artista Mustafa Sabbagh. Al rientro dall’importante esperienza americana a Los Angeles di Corpicrudi e al rientro dalla Masterclass presso il MAXXI di Roma da parte di Mustafa Sabbagh, gli artisti metteranno in scena negli spazi di Traffic Gallery un confronto-incontro incentrato sull’uso fotografico, installativo, performativo e musicale del concetto del Nero, vero e proprio denominatore comune tra le ricerche degli artisti. Si tratta di un viaggio simbolico tra passato e presente dove scultura, fotografia, musica e performance affrontano il perenne conflitto tra caducità e immortalità, sviluppando una dialettica ricca di citazioni, consce o inconsce, affrontate secondo i personali stili che caratterizzano la poetica e l’immaginario degli artisti.

CORPICRUDI, Sinfonia in Nero, scultura in gesso e cera su base in legno, marmo, serie fotografica, 2014
Courtesy Traffic Gallery

CORPICRUDI | Sinfonia in Nero
L’installazione Sinfonia in Nero si basa concettualmente su due citazioni e ai relativi rimandi: la scultura neoclassica di Bertel Thorvaldsen nell’eternità concessa dalla giovane dea greca Hebe che serviva il nettare dell’immortalità agli dei dell’Olimpo (1815), e la performance pianistica del 1962 di Arturo Benedetti Michelangeli che propone l’opera del noto compositore Fryderyk Chopin, con particolare omaggio alla caducità espressa nella Marcia Funebre del 1839. Le suggestioni musicali e visive si fondono negli scatti fotografici in piccole dimensioni realizzati in bianco e nero dove bianchi fiori, sebbene fotografati nel loro contesto naturale di vita, ricordano l’immaginario di una natura morta, suggestione ampliata dall’immagine capovolta proposta dagli artisti, a compiere un simbolico ribaltamento tra vita e morte. Le note della Sinfonia in Nero abitano un luogo di rimandi visivi e sonori dove eternità e caducità si incontrano quasi a compenetrarsi l’una nell’altra. I confini si fanno labili, il tempo si contrae e dilata in un unico respiro. La stessa divinità simbolo di immortalità sembra iniziare a sfaldare i suoi contorni. Il progetto comprende anche una sezione live in collaborazione con il coreografo Matteo Levaggi intitolata Preludio per una Sinfonia in Nero, dove lo stesso Levaggi, Samantha Stella e Sergio Frazzingaro di Corpicrudi sono in scena, con debutti nel 2014 al Teatro Elfo Puccini di Milano insieme alla band noise-rock The Death of Anna Karina (con estratti inseriti nel nuovo film Sexxx del regista Davide Ferrario), e all’Ace Museum di Los Angeles insieme alla band post-punk Von Haze (in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e Concept Shows) in occasione della Los Angeles Fashion Week. Il video di Corpicrudi con l’intera pièce performata al Teatro Elfo Puccini nell’aprile 2014 viene presentato in anteprima a Bergamo in occasione di Terzo movimento in scala di Nero.

” Un viaggio del lato oscuro nel mistero della vista e della morte che nell’installazione è maggiormente legato a stilemi rappresentativi presi dalla classicità (…), mentre nella declinazione performativa si impregna anche di suggestioni prese dalla cultura dark e postpunk, che hanno raccolto ed espresso in chiave attuale quell’attitudine”.
Rossella Moratto, ATP Diary

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28
Apr

Et Cetera

In esposizione circa 34 opere tra dipinti, sculture, fotografie ed installazioni di varie dimensioni di 18 artisti provenienti dalla Repubblica Ceca, tutti sotto i 40 anni: Haas Asot, Hana Babak, Martin Matousek, Veronika Psotkova, Tereza Tara…

a cura di Genny Di Bert e Ottaviano Maria Razetto

Inaugura martedì 28 aprile 2015 a Roma presso lo Spazio D del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, la mostra Et Cetera collettiva di 18 artisti provenienti dalla Repubblica Ceca, selezionati tra i migliori talenti del paese. In esposizione circa 34 opere tra dipinti, sculture, fotografie ed installazioni di varie dimensioni.
Organizzata e promossa dalla Fondazione Eleutheria di Praga, presieduta da Francesco Augusto Razetto, curata da Genny Di Bert e da Ottaviano Maria Razetto, la mostra, realizzata in collaborazione con il MAXXI di Roma, si avvale dei patrocini di: Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, Ministero della cultura della Repubblica Ceca, Assessorato alla cultura, creatività e promozione artistica e turismo di Roma Capitale, Ambasciata della Repubblica Ceca, Ambasciata di Italia a Praga, Istituto italiano di cultura a Praga, Camera di Commercio e dell’Industria Italo Ceca, Praga Capitale e Centro Ceco.

Come sottolinea Francesco Augusto Razetto “La Fondazione Eleutheria torna con la mostra Et Cetera a proporsi nel ruolo di promotrice dei giovani artisti cechi: l´esposizione al Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, MAXXI, rappresenta il felice tentativo di scoprire il mondo artistico della Repubblica Ceca degli ultimi venticinque anni”. La mostra nasce da un percorso che la Fondazione Eleutheria ha intrapreso solo negli ultimi anni; nei primi anni della sua attività, infatti, la Fondazione ha rivolto particolare attenzione al periodo del Realismo Socialista, cercando di restituirgli quel valore artistico a lungo negato. Con la mostra Et Cetera, lo sguardo è rivolto al presente, in particolare alla produzione degli artisti cechi negli ultimi 25 anni, dopo la caduta del regime comunista e la fine delle costrizioni alla libertà di espressione.Continue Reading..