Milano rende omaggio a Sarah Moon, artista e fotografa che abita i territori dell’arte e della fotografia, con due mostre che avranno luogo presso la Fondazione Sozzani e Armani/Silos.
La Fondazione Sozzani con la mostra “Sarah Moon. Time at Work” mette in evidenza il percorso artistico dell’artista, dal 1995 al 2018. Circa novanta opere, accompagnate da uno storico film documentario di Sarah Moon su Lillian Bassman (“There is something about Lillian”, 2001) e dal cortometraggio “Contacts” (1995), saranno esposte negli spazi della Galleria Carla Sozzani. In parallelo, Armani/Silos espone “From one season to another”, una raccolta di oltre 170 opere – a colori e in bianco e nero – che offre uno sguardo trasversale sul lavoro di Sarah Moon, accostando opere inedite e meno conosciute alle sue evocative immagini di moda.
Artista francese tra le maggiori fotografe contemporanee, Sarah Moon da molti anni indaga la bellezza e lo scorrere del tempo con un linguaggio proprio e inconfondibile, con cui ha saputo leggere un mondo onirico, in equilibrio tra fiaba e fantasia.
Scrive Sarah Moon: “Time at Work. Questa è la storia del tempo che passa e cancella. Qui e ora, la storia che racconto non è completamente mia, è la storia di queste fotografie prima che scompaiano. È il tempo al lavoro. Per caso ho ritrovato queste immagini in positivo da polaroid che non ho terminato alcune erano inaspettate, altre solo rovinate, molte sbiadite poco a poco. Le ho raccolte e unite con alcuni lavori recenti.”
Con le sue visioni, in una forma volutamente evanescente, l’artista evoca momenti, sensazioni e coincidenze provenienti da una realtà immaginaria, filtrata dal ricordo e dall’inconscio.
Le sue fotografie sono così misteriose, così cariche di tensione drammatica e tuttavia riservate, rappresentano un intero mondo visto attraverso uno spiraglio luminoso.
Come dice lei stessa, le sue immagini parlano di lei.
Fondazione Sozzani
Sarah Moon. Time at Work.
Dal 19 settembre 2018 al 6 gennaio 2019
Armani/Silos
Sarah Moon. From one season to another. Dal 19 settembre al 6 gennaio 2019
Sarah Moon ha iniziato la sua carriera come fotografa di moda nel 1970 e dal 1985 ha continuato a sviluppare un percorso artistico più intimo e personale. Le sue foto sono apparse su molte riviste e sono state oggetto di numerosi libri fotografici, tra cui “Now and then”, “Coïncidences”, “Circuss”, “L’Effraie”, “Le Fil Rouge”, “La Sirène d’Auderville” e “Le petit Chaperon Noir”.
Nel 2008 il libro “1.2.3.4.5” ha ricevuto il Prix Nadar.
Nel 2015 una sua ampia retrospettiva “Now and Then” è stata presentata alla Deichtorhallen Hamburg.
Nel 2003 una grande mostra personale è stata alla Maison Européenne de la Photographie, in tour a Mosca, Shanghai e Pechino, al Kyoto Museum of Contemporary Art (2002) e al Royal College of Art di Londra (2008).
A partire dal 1982, l’opera di Sarah Moon è stata presentata in numerose istituzioni pubbliche e private, come: Galerie Delpire (Parigi), Centre National de la Photographie (Parigi), Galerie Camera Obscura (Parigi), Maison Européenne de la Photographie (Parigi), Rencontres Internationales de la Photographie d’Arles, Muséum National d’Histoires Naturelles (Parigi), Festival International de la Mode et de la Photographie (Hyères), Hôtel des Arts de Toulon, L’Isle sur la Sorgue, Le Botanique (Bruxelles), Michael Hoppen Gallery (Londra), Royal College of Art (Londra), Fotografia Europea (Reggio Emilia), Galleria Carla Sozzani (Milano), Palazzo Fortuny (Venezia), Palazzetto Eucherio Sanvitale, Parma, Deichtorhallen (Amburgo), Fotografie Forum (Francoforte), Camera Work (Berlino), Maison de la Photographie (Mosca), Foto Art Festival (Bieslsko-Biala, Polonia), Fotografiska (Stockholm, Suède), ICP, The International Center of Photography (New York), Howard Greenberg Gallery (New York), Koch Gallery (San Francisco), Weinstein Gallery (Minneapolis), Fotogaleria del Teatro San Martin (Buenos Aires), Navio Museum of Art (Osaka), Kahitsukan Museum (Kyoto), Akio Nagasawa Gallerie (Tokyo), Musée des Beaux Arts de Shanghaï, Musée National de Pekin (Beijing), Seoul Arts Center (Seoul).
Sarah Moon ha diretto numerosi video e film, tra cui il lungometraggio “Le montreur d’images”, “Mississippi One”, e film storici su fotografia e fotografi su “Henri Cartier-Bresson” e “Lillian Bassman”. Ha lavorato a cinque cortometraggi ispirati ai racconti di Hans Christian Andersen e Charles Perrault, tra cui: “Circuss”, “L’Effraie”, “Le Fil Rouge”, “La Sirène d’Auderville” e “Le petit Chaperon Noir”.
Tra i numerosi premi e i riconoscimenti, il premio DADA a New York nel 1972 il leone d’argento per i film pubblicitari nel 1989 a Cannes il premio libri per l’infanzia a Bologna con “Le petit Chaperon rouge” nel 1986 il Leone d’oro per i film pubblicitari a Cannes con Cacharel il Grand Prix de la Société allemande de photographie, GMBPH, Berlino e il Prix Nadar a Parigi nel 2008 Grand Prix de la Photographie, Parigi nel 2005.
La Fondazione Sozzani è un’istituzione culturale costituita a Milano da Carla Sozzani nel 2016 per la promozione della fotografia, della cultura, della moda e delle arti. La Fondazione ha assunto il patronato della Galleria Carla Sozzani e intende proseguire il percorso dell’importante funzione pubblica che la galleria svolge da 28 anni.
Galleria Carla Sozzani
Fondazione Sozzani
Corso Como, 10 – 20154 Milano, Italia
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Immagine in evidenza: Sarah Moon, Audrey 1998