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Dic

Roberto Rizzo. Meridiani e paralleli

La Nuova Galleria Morone è lieta di presentare Meridiani e paralleli, la prima mostra personale di Roberto Rizzo, in galleria, curata da Angela Madesani.
Roberto Rizzo (1967) è un pittore nel senso più articolato del termine, al di là delle facili e comode etichette di “figurativo” o “astratto”. La sua ricerca, che prende il via a metà degli anni Ottanta, si pone sin dall’inizio in relazione dialettica con quanto lo circonda, ma anche con la storia dell’arte. La sua è una riflessione profonda, una presa di posizione complessa nei confronti di un panorama artistico sempre più compiacente. Viviamo in una situazione di consumismo esasperato, non solo in senso economico. La nostra è un’epoca inflazionata dalle immagini, che perdono, il più delle volte, di significato.
Rizzo si pone sul cammino dei Fontana, dei Burri, dei Castellani, dei Lo Savio, artisti d’avanguardia consci della storia che li aveva preceduti. Come per loro, anche per lui, fare pittura significa porsi in maniera, appunto, cosciente all’interno di una prospettiva storica.
«La mia posizione non rimpiange i dogmatismi della forma moderna ma considera che qualunque tipo di pensiero, per sopravvivere e costruire cultura, debba necessariamente essere veicolato da una forma».
La volontà di Roberto Rizzo non è quella di proporre un punto di vista assoluto, ma, piuttosto, di rivendicare la legittima volontà da parte dell’arte di ricercare l’assoluto.
Le sue opere si pongono in relazione dialettica con lo spazio. Sono tavole con gli angoli arrotondati e i lati smussati. Hanno la stessa funzione della cornice nei quadri del passato, svolgono un ruolo di mediazione tra interno ed esterno con e nella pittura.
La mostra, che presenta opere realizzate negli ultimi due anni, sarà accompagnata da un catalogo che verrà pubblicato successivamente all’inaugurazione, con un testo della curatrice.

Nuova Galleria Morone is pleased to present Meridiani e Paralleli, the first personal show of Roberto Rizzo curated by Angela Madesani
Roberto Rizzo (1967) is a painter, in the most complete sense of the word, beyond the easy and convenient label of “figurative“ and “abstract“ painters. Since the mid 80’s, his research has a dialectic relation with the world that surround him but also with Art History. He has a deep reflection, a complete stance fronting a more and more compliant artistic panorama.
We live in a maddened consumer society, not only in the economic sense of the word. In our era, pictures are devalued and often lose their meaning.
Rizzo follows the footsteps of Fontana, Burri, Castellani, Lo Savio. These cutting-edge artists were aware of the history that precede them. As for them and for him, painting needs to enter an historic perspectiv.
“I don’t deplore the dogmatism of the modern form, but I consider that any type of thought has to be conveying in a form to survive and build culture.“
Roberto Rizzo’s will isn’t to propose an ultimate point of view but rather to claim his legitimate willingmess to take part to the art that search the absolute.
His works have a dialectical relation with space. These are boards with rounded angles and blunt sides. They have the same function than the framework from the past: conciliate the inside to the outside.

Roberto Rizzo. Meridiani e paralleli
a cura di Angela Madesani
dal 24 novembre 2016 al 27 gennaio 2017

NUOVA GALLERIA MORONE
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