Category: pittura

28
Mag

The City Rises

BID PROJECT GALLERY
Opening May 28, 2015
h. 18.30
via Fara 12
Milan 20124, ITALY

T: +39 335 69 35 869
Tues.—Sat. 15—19
or by appointment
info@bidprojectgallery.com

La città che sale / The City Rises
Zoe Beloff
Katarina Burin
Ali Cherri
Dor Guez
Ahmet Ögüt
Valerio Rocco Orlando
Amie Siegel
Curated by Chelsea Haines

In 1910 Umberto Boccioni painted his first futurist composition, The City Rises (La città che sale). A monumental work six and a half feet tall by almost ten feet wide, the painting captures the frenzied pattern of Milan’s urban landscape in the early twentieth century, depicting the construction of an electrical plant as a blur of red, blue, and yellow workers alongside theirn horses. This Janus-faced scene of modern architecture made through pre-modern means is characteristic of Milan itself, the site where Italy’s most influential avant-garde movement was born, described by F.T. Marinetti as simultaneously “tradizionale e futurista.” Despite the century of distance that has repeatedly and even cataclysmically revealed modernism’s flaws and failures, the uncritical celebration of technology and urban development promoted by the futurists by and large continues with today’s frenetic, accelerationist, global society.
The artists in the exhibition “The City Rises”—hailing from Europe, North America, and the Middle East—revisit the fraught history of the previous century, not to reproduce the past uncritically, but to unearth its possible impact today. They explore the possible futures of the past, showing work that looks to modernity’s archetypal containers—architecture, the city, and outer space—to reveal and critique multiple histories of war, politics, migration and displacement, spirituality, and the tension between individual memory and collective identity.Continue Reading..

25
Mag

Vania Elettra Tam. FILOILLOGICA

Vania Elettra Tam
FILOILLOGICA – Metodologie, indagini e congetture su comprensione/incomprensione delle intenzioni
A cura di Gabriella Damiani
GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA
Piazzetta Cattedrale
Centro Storico
Ostuni

La galleria Orizzonti Arte Contemporanea anche quest’anno ha il piacere di presentare una mostra personale di Vania Elettra Tam.
Come in “Doppia mentiS”, la mostra tenutasi lo scorso anno, anche in “FILOILLOGICA” l’artista comasca presenterà un ciclo di opere pittoriche che trattano il tema del doppio e dell’universo alternativo, sintetizzandolo ulteriormente dal punto di vista iconografico.
Se in “Doppia mentiS “ la costruzione dell’opera rispettava una visone prospettica in cui il pavimento separava il mondo di sopra da quello di sotto, nei dipinti di “FILOILLOGICA” la divisione viene rappresentata semplicemente da una riga e i fondi si svuotano, non rappresentano più ambienti casalinghi ma diventano semplici campiture piatte ritmate solamente da geometrie essenziali.

Sembra quasi che l’artista abbia tratto ispirazione da un disegno di Osvaldo Cavandoli , l’ideatore del cartone animato “la linea”, il personaggio diventato protagonista di un famoso carosello negli anni ‘70. Infatti se i soggetti delle opere della Tam avessero la voce, parlerebbero il “Grammelot”, il linguaggio adottato da “la linea”, composto di suoni onomatopeici privi di significato ma comprensibile da tutti. Un idioma capace di rende la filologica, ovvero la scienza che si occupa della ricostruzione storica dei significati delle parole, illogica.
Ecco perché L’artista ha scelto d’intitolare la mostra: FILOILLOGICA “Metodologie, indagini e congetture su comprensione/incomprensione delle intenzioni”.
Un gioco di parole in grado di mettere sottosopra anche le menti più equilibrate, proprio come accade ai personaggi dei suoi dipinti dove tutto è il contrario di tutto.Continue Reading..

25
Mag

MALEVIČ

MALEVIC

2 Ottobre 2015 to 17 Gennaio 2016
A cura di: Eugenia Petrova e Giacinto Di Pietrantonio

La mostra restituirà un ritratto esaustivo di un autore chiave del XX secolo, che ha attraversato uno dei periodi storico-artistici più intensi del Novecento.

L’esposizione presenterà circa 70 opere di Kazimir Malevič, accanto a un nutrito corpus di lavori di importanti esponenti russi, appartenenti ai movimenti artistici di inizio Novecento, oltre a documenti e filmati.

Dal 2 ottobre 2015 al 17 gennaio 2016, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospita un’importante retrospettiva dedicata a Kazimir Malevič (Kiev, 1878 – Leningrado/San Pietroburgo, 1935), artista chiave del XX secolo, che ha attraversato uno dei periodi storico-artistici più intensi del Novecento.

Curata da Eugenia Petrova – vice direttore del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, e Giacinto Di Pietrantonio – direttore della GAMeC, coprodotta dalla GAMeC e da GAmm – Giunti Arte mostre musei, in collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, la mostra, unica nel suo genere per completezza e per l’accurata indagine storico-critica, accoglierà circa 70 opere di Malevič accanto a un nutrito corpus di lavori di importanti esponenti russi, appartenenti ai movimenti artistici di inizio Novecento, oltre a documenti e filmati relativi al periodo storico di riferimento.Continue Reading..

23
Mag

Le Stanze d’Aragona. Pratiche pittoriche in Italia all’alba del nuovo millennio

Le Stanze d’Aragona
Pratiche pittoriche in Italia all’alba del nuovo millennio
a cura di Andrea Bruciati ed Helga Marsala

un progetto promosso da RizzutoGallery e dal Comune di Palermo
in collaborazione con la Regione Siciliana ed ERSU Palermo

Sarà inaugurato venerdì 22 maggio 2015 ore 19.00 alla RizzutoGallery (Palermo, via Monte Cuccio 30) il secondo appuntamento de “Le Stanze d’Aragona” progetto dedicato alla pittura contemporanea Italiana, orientata verso le nuove tendenze dell’astrazione. Il progetto, curato da Andrea Bruciati ed Helga Marsala, è promosso dalla RizzutoGallery e dal Comune di Palermo, in collaborazione con la Soprintendenza Regionale dei Beni Culturali, col supporto dell’Ersu (Ente Regionale Diritto allo Studio) e col patrocinio dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana.
Suddiviso in tre appuntamenti – in programma tra marzo e novembre 2015 – il progetto si articola attraverso due prime collettive negli spazi della galleria, con otto artisti ciascuna, e una terza mostra in uno spazio pubblico della città, che riunisce i primi sedici artisti insieme ad altri sedici.
Una trilogia espositiva dedicata ad una specifica parte della pittura contemporanea italiana orientata verso una diversa accezione di astrazione. Una ricognizione ragionata dunque sulla scena pittorica italiana degli ultimi anni, inevitabilmente non esaustiva, che partendo da una prospettiva critica riunisce alcuni tra i più interessanti talenti italiani delle ultime generazioni, impegnati in una ricerca (principalmente, ma non esclusivamente) pittorica in cui l’astrazione è protagonista, e che si lega a linguaggi e istanze concettuali e post-concettuali.

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20
Mag

Modigliani e la Boheme di Parigi

La mostra presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla “Ecole de Paris”. La raccontano circa 90 opere, accanto a Modigliani alcuni nomi eccezionali come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage e Picasso.

a cura di Jean‐Michel Bouhours

Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi. A.M.

La stagione 2015 delle mostre alla GAM di Torino prosegue con un protagonista d’eccezione: Amedeo Modigliani, uno dei maggiori interpreti della pittura del Novecento.

Intorno alla figura centrale di Modigliani la mostra presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla “École de Paris”, la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte.

In mostra circa 90 opere racconteranno questa esperienza artistica – accanto a Modigliani alcuni nomi eccezionali come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage, Picasso – tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d’Europa.

La mostra è promossa da GAM e prodotta da Mondo Mostre Skira in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, uno dei massimi studiosi di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi.

Partendo dal significativo corpus di opere del Centre Pompidou, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni ’30 del Novecento, si potranno ammirare gli splendidi ritratti dei suoi amici ( Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti ( Lolotte del 1917) o dei mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM , la celebre Ragazza Rossa del 1915 . In questi dipinti emerge il noto “Stile Modigliani” caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature.Continue Reading..

15
Mag

Due mostre al Museo del Novecento

La grande arte italiana in “Un Museo Ideale. Ospiti d’eccezione nelle Collezioni del Novecento dal Futurismo al Contemporaneo”, una mostra promossa nell’ambito del palinsesto Expo in Citta’. “Nuovi Arrivi. Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini” ricostruisce, in una selezione di 120 opere, i capitoli fondamentali della raccolta.

Un Museo Ideale
Ospiti d’eccezione nelle collezioni del Novecento.
Dal Futurismo al Contemporaneo

A cura del Comitato Scientifico del Museo del Novecento.

Il Museo del Novecento presenta la grande arte italiana in “Un Museo Ideale. Ospiti d’eccezione nelle Collezioni del Novecento dal Futurismo al Contemporaneo”, una mostra promossa nell’ambito degli appuntamenti d’arte del palinsesto Expo in Città in programma durante il semestre dell’Esposizione Universale a Milano.

Dal 15 maggio al 13 settembre il Museo del Novecento diventa per i sei mesi di Expo “Un Museo Ideale” con un percorso espositivo scandito da Ospiti d’eccezione, testimoni illustri della creatività e dell’avanguardia dell’arte italiana dal Futurismo al Contemporaneo.

L’idea è semplice e innovativa al tempo stesso, in una sorta di chiamata al mondo dell’arte, il Museo del Novecento si è messo in rete con le più importanti istituzioni museali italiane quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Galleria d’Arte Moderna di Torino, Mart di Rovereto, Cà Pesaro di Venezia, MAMbo di Bologna, Museo Revoltella di Trieste e Galleria d’Arte Moderna di Palermo. Alle ricerche del Novecento nel percorso fa da contrappunto una selezione di opere d’arte contemporanea, recentemente donate da Acacia, l’Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana.

La mostra, a cura del Comitato Scientifico del Museo con l’allestimento di Paolo Giacomazzi, offre un’irripetibile occasione per ammirare alcune delle opere simbolo dell’arte italiana dal Futurismo all’Arte Povera in un dialogo aperto con il contemporaneo.

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10
Mag

La Grande Madre

LA GRANDE MADRE
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
26 Agosto – 15 Novembre, 2015

Attraverso le opere di oltre cento artisti internazionali, La Grande Madre analizza l’iconografia e la rappresentazione della maternità nell’arte del Novecento, dalle avanguardie fino ai nostri giorni.

Dalle veneri paleolitiche alle ‘cattive ragazze’ del post-femminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità, la storia dell’arte e della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte. Archetipo e immagine primordiale, la madre e la sua versione più familiare di “mamma” sono anche stereotipi intimamente legati all’immagine dell’Italia.

La Grande Madre è una mostra sul potere della donna: partendo dalla rappresentazione della maternità, l’esposizione passa in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri.

Con un allestimento che si estende su una superficie di circa 2.000 metri quadrati al piano nobile di Palazzo Reale, La Grande Madre porta l’arte contemporanea al centro del programma di Expo in città, collegando la storia dell’arte alle questioni più urgenti del nostro tempo. La Grande Madre mescola il contemporaneo con la storia, accostando opere di oggi e capolavori storici, gemme sconosciute e artefatti provenienti dal mondo del cinema e della letteratura, ed evocando un ricco tessuto di associazioni, ricordi e immagini.

La Grande Madre è una mostra promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale per Expo in città 2015

LA GRANDE MADRE
by Fondazione Nicola TrussardiContinue Reading..

10
Mag

PROPORTIO

PROPORTIO

dal 9 maggio al 22 novembre 2015
Venezia, Palazzo Fortuny

PROPORTIO, l’esposizione organizzata dalla Fondazione Axel e May Vervoordt e la Fondazione Musei Civici di Venezia aprirà il prossimo maggio in concomitanza della 56° Esposizione Internazionale – La Biennale di Venezia. Curata da Axel Vervoordt e Daniela Ferretti ed allestita nell’imponente Palazzo Fortuny, l’esposizione esplora l’onnipresenza delle proporzioni universali nell’arte, nella scienza, nella musica e nell’architettura. PROPORTIO segue l’acclamata trilogia di mostre: Artempo (2007), In-finitum (2009) e TRA (2011) e la più recente Tàpies. Lo Sguardo dell’artista (2013).

Durante l’intero corso della storia umana a noi noto, civiltà diverse hanno impiegato il sapere relativo alle proporzioni. Le nozioni estremamente avanzate e complesse legate ai principi della geometria sacra e, in particolar modo, della sezione aurea sono confluite all’interno di esoteriche conoscenze spirituali e tradizioni religiose. Per centinaia di anni il mondo occidentale si è dedicato segretamente alla geometria sacra, e le conoscenze sono state così (forse intenzionalmente) dimenticate o abbandonate.

PROPORTIO mira a riavviare un dialogo contemporaneo attorno alla conoscenza perduta delle proporzioni e della geometria sacra. Artisti, scienziati, architetti, filosofi (e non solo) ci offrono una lente che ci permetterà di capire come le proporzioni possano farci penetrare nella struttura essenziale del presente e possano fornirci una matrice per il futuro. Proportio ci offre l’occasione di esplorare le proporzioni universali invitandoci a riflettere sulle interconnessioni che innervano il nostro universo.

PROPORTIO presenta opere espressamente commissionate ad artisti del calibro di Marina Abramovic, Massimo Bartolini, Michael Borremans, Maurizio Donzelli, Riccardo De Marchi, Arthur Duff, Anish Kapoor e Izhar Patkin, e le quali saranno esposte accanto a lavori di Carl André, Berlinde De Bruyckere, Luciano Fabro, Alberto Giacometti, Ellsworth Kelly, Sol Lewitt, , Agnes Martin, Fausto Melotti, Mario Merz, Ad Ryman e Bill Viola, oltre ad alcuni reperti egiziani, ad una serie di dipinti architettonici degli antichi maestri olandesi, ad uno splendido ritratto di Botticelli ed una scultura monumentale di Antonio Canova.

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A cura di Daniela Ferretti, Axel Vervoordt
Co-prodotta con Axel and May Vervoordt Foundation
Con il supporto di AXEL VERVOORDT GALLERY

Immagine: Ellsworth “Kelly Red, Yellow, Blue”, 1963, Collection, Fondation Marguerite et Aimé Maeght, Sant Paul-de-Vence Cliché Claude Germain, ©Ellsworth kelly

09
Mag

Yayoi Kusama. Give Me Love

For the exhibition the artist presents new paintings from the celebrated My Eternal Soul series, new polka-dotted pumpkin sculptures, and the seminal installation The Obliteration Room from 2002.

David Zwirner is pleased to present Give Me Love, the gallery’s second exhibition with Yayoi Kusama in New York. On view in two spaces, 519 and 525 West 19th Street, will be new paintings from the celebrated My Eternal Soul series, new polka-dotted pumpkin sculptures, and the artist’s seminal installation The Obliteration Room from 2002.

Widely recognized around the world, with a recent survey of museum attendance ranking her as the most popular artist in 2014, Kusama has shaped her own narrative of postwar and contemporary art. Minimalism and Pop art, abstraction and conceptualism coincide in her practice, which spans painting, sculpture, performance, room-sized and outdoor installations, the written word, films, fashion, design, and architectural interventions.

Born in 1929 in Matsumoto, Japan, Kusama briefly studied painting in Kyoto before moving to New York City in the late 1950s. She began her large-scale Infinity Net paintings during this decade, and went on to apply their obsessive, hallucinatory qualities to her three-dimensional work. Her iconic polka dots, organic shapes, and optical environments display an unparalleled vitality that becomes hypnotic and self-referential, merging concepts of flatness and depth, presence and absence, and beauty and the sublime. In a unique style that is both sensory and utopian, Kusama’s work possesses a highly personal character, yet one that has connected profoundly with large audiences around the globe, as throughout her career she has been able to break down traditional barriers between work, artist, and spectator.

Kusama continues her recent series of large-format, square My Eternal Soul paintings with a group of canvases conveying extraordinary vitality and passion. With titles such as Fear of Youth Overwhelmed by the Spring Time of Life, I Who Have Taken an Antidepressant, and My Longing, the Unseen Land of Death, the compositions acquire an autobiographic, even confessional dimension. The bold brushstrokes and swirly shapes seem to hover between figuration and abstraction; vibrant, animated, and intense, they transcend their medium to introduce their own pictorial logic, at once contemporary and universal. As such, while they continue Kusama’s innovative exploration of form, subject matter, and space, they also represent a connection to her work from the past six decades.Continue Reading..

06
Mag

Emilio Vedova e Alexander Calder. Frammenti Expo ’67

Tra i grandi precursori dell’Expo di Milano ce ne sono alcuni che svettano, portando con sé il ricordo di un’altra era: uno di questi è l’Expo ‘67 di Montreal, esposizione mondiale di architettura, design, tecnologia, cultura, che in sei mesi ebbe più di 50 milioni di visitatori e si trovò a essere al tempo stesso precursore e testimone della rivoluzione culturale e sociale di quegli anni.

Sono i mesi in cui i Beatles pubblicano Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, in Grecia inizia il regime dei colonnelli, decolla il primo boeing 747, esce il primo disco dei Pink Floyd, Karol Wojtyła viene ordinato cardinale. E mentre al Festival del Cinema di Venezia il Leone d’Oro va a Bella di giono di Luis Buñuel, a pochi chilometri di distanza dall’aggregazione della Banca Popolare di Montebelluna con la Banca Popolare del Mandamento di Asolo, nasce la Banca Popolare di Asolo e Montebelluna, da cui avrà origine la stessa Veneto Banca che ora è main sponsor della mostra “Frammenti Expo ‘67”, che ripropone i contributi degli artisti Emilio Vedova e Alexander Calder all’Expo 1967 di Montreal.La mostra si svolgerà dal 6 maggio al 18 ottobre 2015 a Venezia presso gli Spazi della Fondazione Vedova, Spazio Vedova e Magazzini del Sale e rappresenta una grande occasione per riflettere sull’eredità di un Esposizione Internazionale leggendaria, vista attraverso gli occhi di un artista al tempo stesso profondamente legato alla propria terra e aperto al mondo. La migliore ricetta e il migliore augurio possibile per Expo 2015.

Emilio Vedova e Alexander Calder. Frammenti Expo ’67
dal 6 maggio al 18 ottobre 2015

Fondazione Emilio e Annabianca Vedova – Venezia

Telefono +39 041 5226626

nfo@fondazionevedova.org

www.fondazionevedova.org