Category: performance

10
Set

MASBEDO. Sinfonia di un’esecuzione

Sinfonia di un’esecuzione
I MASBEDO al Mart
Mart Rovereto
10 OTTOBRE 2015 / 14 FEBBRAIO 2016

Al Mart il nuovo progetto dei MASBEDO, realizzato nei boschi della Val di Fiemme.
Oltre alla mostra in Museo, una video audio performance con i Marlene Kuntz al Teatro Zandonai

I MASBEDO presentano al Mart di Rovereto Sinfonia di un’esecuzione un nuovo progetto che mescola le grammatiche linguistiche dell’arte, della musica e della performance.

Il progetto è costituito da tre opere:

Sinfonia – video audio installazione prodotta dal Mart
Inaugurazione Sabato 10 ottobre, ore 18-21

Esecuzione – video audio performance con sonorizzazione live dei Marlene Kuntz
Sabato 10 ottobre, ore 21, Teatro Zandonai, Rovereto

Sinfonia di un’esecuzione – video audio scultura che, riunendo le due opere precedenti, completa il progetto espositivo e dà il titolo alla mostra.
Presentazione Domenica 18 ottobre, ore 12

L’indagine dei MASBEDO parte dai boschi della Val di Fiemme, dove crescono gli abeti rossi da cui nascono i violini perfetti. Dalla morte dell’albero deriva la nascita di strumenti meravigliosi, nei quali il legno rivive.
Con Sinfonia di un’esecuzione gli artisti esplorano la relazione tra morte e vita, nel passaggio tra due complementarietà. La mostra è un progetto sulla rinascita, sull’atto in potenza; ma anche sulla natura, sui riti, sui gesti sapienti.
Per giungere alla creazione del sublime è necessario un gesto distruttivo, struggente, un’esecuzione. Giocando sull’ambivalenza linguistica del termine, i MASBEDO raccontano di come una condanna a morte si trasformi in musica, di come dalla distruzione si generi forma.

A cura di Gianfranco Maraniello e di Denis Isaia, la mostra è realizzata grazie al fondamentale contributo dell’APT di Fiemme e della Magnifica Comunità di Fiemme, proprietaria del patrimonio boschivo della Valle.

L’opera Sinfonia e la performance Esecuzione saranno presentate il 10 ottobre 2015, rispettivamente alle 18 e alle 21, in occasione dell’undicesima Giornata del Contemporaneo. Istituita da AMACI (Associazione dei Musei di Arte Contemporanea Italiani, di cui Gianfranco Maraniello è presidente), coinvolge un migliaio di realtà italiane, istituzionali e non, favorendo la conoscenza, la formazione e la partecipazione dei visitatori.

L’ingresso alla performance Esecuzione è gratuito, fino a esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria online o presso la biglietteria del Mart.Continue Reading..

08
Set

Maria Evelia Marmolejo. Engagement / Healing

Engagement / Healing
Maria Evelia Marmolejo
a cura di Cecilia Fajardo-Hill

Inaugurazione: 17 Settembre, 2015
17 Settembre – 10 Novembre, 2015
prometeogallery di Ida Pisani, Via Ventura 3, Milano
Maria Evelia Marmolejo: Engagement / Healing è la prima mostra personale dell’artista in Europa. Maria Evelia Marmolejo, (Cali, Colombia, 1958) è una pioniera dell’arte performativa in America Latina. La sua attività, di carattere radicale, iniziò nei tardi anni ’70 e sin dagli inizi fu plasmata dalla militanza contro l’oppressione politica colombiana degli anni ’70 e ’80; dal difficile ruolo della donna in una società patriarcale; dal significato simbolico e politico del corpo femminile e, col passare del tempo, anche da questioni ambientali. Marmolejo andò in esilio volontario in Spagna nel 1985, anno in cui la sua attività cessò quasi totalmente, per riprendere nel 2013.

L’esibizione avrà carattere retrospettivo includendo fotografie delle sue performance a partire dal 1981, gli unici due video pervenuti risalenti agli anni ’80, e opere recenti. In occasione di questa mostra l’artista presenterà una performance inedita, Extractivismo, 2015. La mostra intende evidenziare l’importanza, oggi come negli anni ’80, dell’impegno radicale e politico dell’artista in relazione a temi quali il femminismo, la crisi politica, l’oppressione, il colonialismo e l’ecologia, e quanto questo implichi un potente intervento simbolico ai fini sia della riflessione critica, sia della guarigione.

Extractivismo, 2015, è la nuova performance che Marmolejo presenterà presso Prometeo Gallery. In questa occasione Marmolejo posizionerà sul proprio corpo sanguisughe vive che estrarranno il suo sangue. Questa azione illustrerà il modo in cui noi umani stiamo estraendo dalla terra risorse naturali quali petrolio, oro e legno mentre distruggiamo, inquiniamo e sfruttiamo altri esseri umani. L’estrazione del sangue rappresenterà il perpetuo saccheggio del nostro mondo.

PrometeoGallery
Via Giovanni Ventura, 3
20134 Milano, Italia

ORARI DI APERTURA
Lunedì – Venerdì
10.30 – 19.30
Sabato
15.30 – 19.30
+39 (0) 226924450
info@prometeogallery.com

Image: Maria Evelia Marmolejo, Anónimo 3, 1982. Valle del Cauca, Colombia

28
Giu

FISAD 2015 – Primo Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e Design

L’Accademia Albertina di Belle Arti
in partnership con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
presenta

Il senso del corpo
FISAD 2015 – Primo Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e Design
Torino, 1 – 26 luglio 2015

Prima edizione del Festival Internazionale delle Scuole d’Arte e di Design – FISAD 2015, che offre un panorama unico sullo stato dell’arte giovane e quindi sul suo futuro, in Italia e nel mondo. Il tema del festival è “Il senso del corpo”.

“The sense of the body”: questo è il tema scelto per la prima edizione del Festival Internazionale delle scuole d’arte e di design.
Nell’anno in cui Torino è la Capitale Europea dello Sport il tema disegna un ponte tra il progetto sportivo della Città e le attività che si svolgono in una scuola d’arte.

Saranno tre le grandi mostre dedicate al rapporto tra arte, corpo, sport:

La prima, che trae il titolo proprio dal tema del Festiva, “Il senso del corpo – The sense of the body” si svolgerà durante tutto il mese di luglio nell’Accademia e nella Pinacoteca Albertina. Alcune sezioni dell’esposizione saranno collocate nella Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nel Museo Ettore Fico, nel foyer dell’Auditorium RAI: circa 320 opere di altrettanti giovani artisti provenienti dalle scuole partecipanti.

La seconda intitolata: “Elogio della mano – Disegni anatomici dall’Accademia di San Pietroburgo” verrà ospitata nella Pinacoteca Albertina ad agosto. L’esposizione raccoglierà i capolavori degli studenti dell’Accademia di San Pietroburgo dedicati al tema del corpo e del movimento, realizzate con le tecniche della grande tradizione classica che trova in quell’Accademia la sede ideale.

“DE ARTE GYMNASTICA – Esercizio fisico e gioco nella rappresentazione artistica” questo il titolo della terza esposizione. Verrà inaugurata il 9 settembre e sarà visitabile sino al 15 novembre.Continue Reading..

11
Giu

OSTIE di Mandra Cerrone

VITRARIA GLASS +A MUSEUM – ARTNIGHT

Sabato 20 giugno 2015
VITRARIA Glass +A Museum
Palazzo Nani Mocenigo
Dorsoduro 960
Venezia

Sabato 20 giugno 2015 VITRARIA Glass +A Museum prenderà parte dell’ARTNIGHT, l’evento che annualmente apre le porte dei musei veneziani gratuitamente fino alle 24. Durante il giorno e per tutta la serata, il nuovo spazio espositivo di VITRARIA offrirà un ricco programma, dove laboratori e performances si andranno ad aggiungere alle mostre tuttora in corso.
Si comincerà alle 16.45 fino alle 18 con Enjoy Venice,gnam che buona! il workshop per bambini dell’artista e designer Michela Bortolozzi. I giovani partecipanti saranno invitati a immaginare una Venezia fatta di dolci e a creare il proprio palazzo, la propria finestra o la propria porta con le caramelle. Alle 20 diventerà poi Enjoy Venice: la mangio, la conservo o la sostengo? e sarà dedicato agli adulti, i quali potranno decidere se creare anche loro una parte di questa nuova città o semplicemente consumarne e mangiarne un dettaglio. Giocando, creando e mangiando si rifletterà su Venezia e la sua realtà di città turistica, sulla sua bellezza e sulle sue possibilità del futuro.

In seguito, alle 18.30 e alle 22.00 prenderà luogo la performance OSTIE – mangiandoti assimilo la tua essenza realizzata da Mandra Cerrone, a cura di Ivan D’Alberto e Sibilla Panerai. I partecipanti saranno invitati dall’artista a “degustare” delle Ostie, su cui sono riprodotti i volti di note personalità del mondo dell’Arte, della Filosofia e della società in genere. Il pubblico verrà così invitato a “mangiare l’essenza” dei personaggi raffigurati assaporando una vera e propria opera. Dopo la prima performance ci sarà la possibilità di assistere ad un talk con l’artista e i curatori. Per l’occasione sarà disponibile una serie limitata di OSTIE d’Artista realizzata da Mandra Cerrone in collaborazione con l’artigiano veneziano Piero Ragazzi.
Questi workshop e performances prenderanno luogo tra le mostre in corso, PRECIOUS, da Picasso a Jeff Koons, e gli eventi collaterali della Biennale: Tesla Revisited, The Revenge of the Common Place and 001.Inverso Mundus.Continue Reading..

09
Giu

Roberta Segata. L’odore delle ossa

RB Contemporary presenta dal 12 giugno al 10 luglio 2015 in Foro Buonaparte 46 a Milano, L’ODORE DELLE OSSA, l’ultimo progetto dell’artista ROBERTA SEGATA.

La mostra proporrà un cortometraggio – realizzato con la coproduzione della galleria RBcontemporary, Bolzano Danza, il Comune e il Centro Arte Contemporanea di Cavalese, Trentino da Vivere – e una serie fotografica. L’esposizione raccoglierà anche una piccola antologia delle opere fotografiche dell’artista.

L’11 giugno, serata di inaugrazione, vedrà Roberta Segata, insieme agli artisiti con i quali ha collaborato, parlare del suo ultimo progetto in un momento di condivisione e scambio con il pubblico. L’odore delle ossa nasce come naturale sviluppo di una tematica che ha coinvolto/travolto l’artista negli ultimi anni della sua vita e del suo lavoro.
Roberta, attenta all’ascolto dei cambiamenti vissuti, ma che accomunano qualunque essere umano di fronte a vere difficoltà di natura personale, sociale, famigliare, salutare e dettate da fattori esterni e quindi non controllabili, ha esaminato in più serie fotografiche il concetto di mutamento attraverso il tempo, la malattia e la maturazione.

L’odore delle ossa, a differenza dei precedenti lavori di natura prettamente fotografica, è composto da un cortometraggio realizzato con la collaborazione degli artisti Andrea Pregl e Fanny Oliva. Ritratto nella terra d’origine di Roberta Segata il lavoro vede come prima protagonista la natura incontaminata della Valle di Fiemme e zone limitrofe insieme alla figura umana in quello che può essere definito un vero e proprio viaggio . Oltre la siepe, la serie fotografica che accompagna il cortometraggio, rappresenta invece il lavoro da cui tutto si è sviluppato, il primo capitolo dedicato alla “malattia” e ai “cambiamenti”.Continue Reading..

01
Giu

Bruce Nauman

Gagosian Paris is pleased to present key works by Bruce Nauman spanning three decades.

Since the 1960s, Nauman’s radical interdisciplinary approach has challenged conventions while producing new methodologies for creating art and meaning. His rigorous, ascetic engagement with the existential dichotomies of life/death, love/hate, pleasure/pain has embraced performance, video, holography, installation, sculpture, and drawing. From the attitudes and forms of his Post-Minimalist and Conceptual work to his most recent sound installations, persistent themes and ideas appear: the use of the body as material; the relationship between image and language, art and viewer; and the generative interaction of positive and negative space.

William T. Wiley or Ray Johnson Trap (1967) is an early example of Nauman’s resourceful and at times afflictive manipulation of the body. During a visit to his former professor William T. Wiley’s home, a bundle of mail art by Ray Johnson arrived. Nauman arranged the odds and ends sent by Johnson—shoelaces, a scarf, a matchbook—around Wiley’s body as he lay on the floor; when Wiley arose, he photographed the peculiar silhouette. What appears to be a snapshot of strewn accoutrements is in fact a fleeting “trap” in which he engages two of his conceptual forebears.

In Audio Video Piece for London, Ontario (1969–70), Nauman uses a closed-circuit television, a camera, and an audio recording to confuse sensory perception. The television broadcasts images of an adjoining room. Rhythmic noises emanate from the inaccessible space, prompting the question of why it appears completely empty on-screen. Conceived a decade later, the geometric steel sculpture Dead End Tunnel Folded into Four Arms with Common Walls (1980–87) similarly conveys disconnection and miscommunication. The “dead ends” represented by a floor-bound steel cross provide a primitive architectural maquette for a dysfunctional space, echoing Nauman’s Corridor installations of the 1960s and 1970s, in which viewers encountered disorienting passages leading to nowhere.Continue Reading..

24
Mag

GRANPALAZZO

GRANPALAZZO

m o s t r a | p e r f o r m a n c e | p r o g e t t i s p e c i a l i

sabato 30 e domenica 31 maggio 2015

18 artisti e 18 gallerie internazionali
aprono le porte del Palazzo Rospigliosi di Zagarolo
in un fine settimana all’insegna del contemporaneo

GIORGIO ANDREOTTA CALÒ-Zero… | ERIC BAINBRIDGE-Workplace | RICCARDO BARUZZI-P420 | VANESSA BILLY-BolteLang | ERNESTO BURGOS-The Goma | HUGO CANOILAS-Colicaligreggi | MAXIM LIULCA-SpazioA | MARIA LOBODA-Maisterravalbuena | MOHAMED NAMOU-mor charpentier | NICK OBERTHALER-Martin van Zomeren | DAMIR OČKO-Tiziana Di Caro | AMALIA PICA-Stigter van Doesburg | BENEDETTO PIETROMARCHI-Josh Lilley | SASHA POHLE-Weingrüll |
WILFREDO PRIETO-NoguerasBlanchard | MATEUSZ SADOWSKI-Stereo |
SAMARA SCOTT-Ermes | MARGO WOLOWIEC-Anat Ebgi

Apertura: sabato 30 maggio dalle ore 10 alle ore 20; domenica 31 maggio dalle ore 10 alle ore 19

ingresso libero

Full immersion nell’arte contemporanea alle porte di Roma con GRANPALAZZO, mostra-evento in programma il 30 e 31 maggio a Zagarolo nella splendida cornice cinquecentesca di Palazzo Rospigliosi.
Nato da un’idea di Paola Capata, Delfo Durante, Ilaria Gianni e Federica Schiavo, per la sua prima edizione GRANPALAZZO presenterà 18 artisti sostenuti da 18 gallerie tra le più vitali del panorama italiano e internazionale, un programma di performance curato da Ilaria Gianni e una serie di progetti speciali proposti in collaborazione con i partner del progetto.Continue Reading..

19
Mag

Daniel Gonzalez. Super Reality

Ispirato dai ricordi della nonna italiana che trasformava barattoli di pomodori in portafiori, l’artista realizza sculture in paillettes cucite a mano. Mostra realizzata in collaborazione con Alessandro Cucchi.

La Galleria Valentina Bonomo è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra “Super Reality” dell’artista argentino Daniel González (Buenos Aires, 1963) martedì 19 maggio 2015 dalle ore 18 alle ore 21 in via del Portico d’Ottavia 13, realizzata in collaborazione con Alessandro Cucchi.

“Super Reality” è una realtà dove pensieri, sogni, desideri, sentimenti e ogni sorta di possibilità si incontrano per riconfigurare i nostri temi esistenziali. E’ l’every day con effetti speciali, creati dalle nostre esperienze quotidiane, come nelle opere banner paintings in paillettes cucite a mano: per chi considera l’amore un viaggio da ridefinire (Terror of Love Adventure) o chi lo riporta al livello assoluto (Love Song), chi scrive a Dio come se fosse un gruppo pop-rock (Letter to God) o ancora quando una macchia organica diventa un monumento (Organic Midnight Splash Monument).

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13
Mag

Intervento Omocromico di Grazia Terribile – 30 anni dopo

“Che l’arte contemporanea fiorisca a New York, sia ricercata a Parigi, sia venduta in Germania, sia celebrata a Milano, è facile da comprendere, ma che l’arte contemporanea che per sua natura è esclusiva ed apprezzata da pochi, permei aree remote del globo è sorprendente, anzi ammirabile.” Cosi scriveva la scrittrice Rebecca Rhas venuta da New York per visitare un campo di lavoro d’arte che stava per cominciare. Nel settembre del 1983, per un’intera settimana, la città di Gravina in Puglia (Bari) fu grembo di un esperimento arte-terra denominato Intervento Omocromico ideato e realizzato da Grazia Terribile. Impegnata nell’arte contemporanea, Grazia offrì la sua terra in agro di Gravina a 50 artisti provenienti liberamente da tutte le parti del mondo: oltre l’Italia, tra cui anche due gravinesi, arrivarono dal Giappone, dall’America, dalla Germania, dalla Gran Bretagna, dalla Jugoslavia, da Israele. Fu un evento di straordinaria bellezza, ancora fermo nella memoria di molti, che attirò l’attenzione di critici e giornalisti di tutto il mondo dell’arte che scrissero come la bellezza della nostra terra si coniugasse benissimo con l’arte!
L’anno successivo, presso il Centro Sperimentale di Brera a Milano, fu presentato il libro ed il film-documento: Intervento Omocromico. Oggi, a distanza di 30 anni, si vuole riportare alla luce tutto il materiale presente nell’archivio del Centro di Ricerca di Grazia Terribile che racconta come un’ idea sperimentale ha spianato la strada al concetto di AgriArt, dove terra e arte si fondono sin dalle radici.

Grazia Terribile (1945-2010), proprietaria terriera e di origini gravinesi, agli inizi degli anni Ottanta inizia casualmente il suo percorso formativo nell’arte contemporanea. Visitando musei e gallerie in giro per l’Europa nasce in lei l’esigenza di una ricerca personale e approfondita sul rapporto arte-terra e, successivamente, sul limite dell’artista. Nasce così a Gravina (Bari) il Centro di Ricerca per l’Informazione e Sperimentazione Internazionale d’Arte e Agricoltura.
Con Intervento Omocromico, Grazia si lancia sul panorama mondiale del mondo dell’Arte. Critici e giornalisti italiani e stranieri parleranno di lei e della sua scommessa sperimentale libera da qualsiasi schema, a cielo aperto appunto. Pietro Marino scriveva: “… la dolce scommessa di Grazia Terribile, portatrice di utopie in un tempo in cui sembra che non vi sia più spazio per i sogni. Così, un seme nuovo dell’arte è stato gettato nei solchi arsi della Murgia. Occorrerà attendere, con pazienza e sapienza contadina, che dia i suoi frutti”.Continue Reading..

12
Mag

CECITÁ VERTICALE (atto unico)

Installazione performativa a cura di
Massimiliano Manieri e Mina D’Elia.
paesaggi sonori a cura di Meanwhile.in.Texas

In collaborazione con l’Associazione Movidabilia,
nell’ambito della Rassegna d’arte “spacescape”
Palazzo Di Lorenzo, via Mory, 1, Galatina (Lecce)

sabato 16 maggio 2015 – vernissage: ore 20.30

N.B.
accesso limitato a 2-3 visitatori per volta

CONCEPT
Quelli che viviamo sono gli ultimi giorni dell’uomo così come lo conosciamo?
È questo quesito apocalittico il primo che bisogna porsi – la riflessione si incentra sull’uomo – dobbiamo chiederci se davvero egli, con il suo stile di vita egoistico e basato sull’ Io, sulla ricchezza materiale e personale è meritevole di salvezza, oppure non convenga prendere atto del disastro perpetuato negli anni e optare per una “coscienziosa” estinzione, quale ultima via di salvezza per il pianeta Terra. Questa riflessione ci spinge ad un conflitto interiore, ognuno di noi si deve porre la domanda: sopravvivere in maniera così “bassa” o elevarci e regalare a questo pianeta una degna salvezza?
Da questa domanda emerge chiaramente la presenza di due mondi, due possibilità: un mondo “di sopra” e un mondo “di sotto”. Cinematograficamente trattato dai fratelli Wachowski, Manieri e D’Elia ci ripropongono il tema del mondo “simulato” in chiave realistica e lo fanno attraverso una performance che mette in contrasto/contatto, in maniera figurata, le due realtà. L’invito è quello di interrogarsi e scegliere, pensando criticamente a quello che è diventato il mondo oggi, tra: il “sopra”, rappresentante la “beata ignoranza”, che vive in una libertà solo apparente, pietrificata, soggetta dunque ad un controllo dell’individuo invisibile, oppure la parte di “sotto”, che ci invita, invece, ad interrogarci dentro allo scopo di giungere ad una nuova illuminazione e soluzione seppur nell’antro claustrofobico del nostro Io.
Un corpo sotto che con calma inverosimile, seppur costretto, torna all’origine con la semplicità del gioco. Un altro sopra che cerca di interrompere questo processo per poter “salvare” dalla follia e riportare alla luce chi si è perso, o forse per “paura” di una consapevole destabilizzazione di un mondo inverecondo e fittizio nella sua pseudo libertà.
L’uomo che dovrebbe deprimersi al pensiero che questo suo stato sia il punto massimo dell’evoluzione che per millenni lo ha contraddistinto, invece, davanti alla consapevolezza della morte vive una sorta di ebbrezza della sopravvivenza, non accorgendosi di come il suo ambiente (il suo mondo) sia ormai distrutto, pietrificato, destinato a perire immobile a causa della sua stessa vita e cieco davanti a ciò, vuole salvare la donna, a suo avviso prigioniera, ma in realtà quanto mai consapevole di cambio di rotta possibile solo attraverso l’abbandono del mondo “di sopra” e di quello che esso rappresenta; ricominciando volgendo lo sguardo altrove e ripartendo dal mondo “di sotto”, dove le acque pure continuano a scorrere ignare.Continue Reading..