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Percezione Instabile

Percezione Instabile
Mostra d’Arte Contemporanea

Opening venerdì 29 Gennaio 2016, ore 19:00

La mostra Percezione Instabile, a cura di Sonia Belfiore, presso Palazzo Malipiero Venezia dedica, dal 30 gennaio al 28 febbraio 2016, una riflessione sulla tendenza dell’arte contemporanea ad essere sempre più inclusiva nei confronti dello spettatore. L’esposizione intende restituire e corroborare il ruolo del pubblico come elemento fondante, relazionale ed attivo nell’arte contemporanea, auspicandone una recezione partecipativa e non soltanto passiva.
Riconoscendo il corpo come condizione necessaria dell’esperienza, il percorso di mostra esprime il primato ontologico della percezione – Merleau-Ponty – elevandola a momento topico ed essenziale della conoscenza. Lo spettatore viene coinvolto grazie all’aspetto sensoriale e poetico delle opere; esse sfruttano elementi seducenti per attrarlo, attraverso meccanismi di sinestesie e finzione, per giungere ad una completa sovversione ricettiva che lo rende, appunto, instabile. L’iter espositivo propone sfide percettive all’interno delle quali sono presenti sensazioni immediate e spontanee, che devono essere riorganizzate e decodificate dallo spettatore, arrivando a coinvolgerlo ed a permettergli di sperimentare nuove situazioni e riflessioni.

Il percorso all’interno di Percezione Instabile si snoda attraverso le opere di cinque artisti, che coinvolgono interamente le capacità percettive del pubblico.

Sono le fotografie di Filippo Armellin, della serie Land Cycles, ad aprire la mostra, poichè innescano nel fruitore un cortocircuito percettivo, collocandosi tra la sfera della realtà e quella della finzione.  L’installazione di Tamara Repetto, Oniria, si rivela un omaggio alla Natura. Creando un percorso sinestetico che si snoda attraverso componenti sonore ed olfattive, Oniria, attivandosi solo al passaggio dello spettatore, sprigiona una mappa olfattiva che evoca spazi e situazioni ‘altre’.
Il video del 1979 Io mi chiamo Michele, e tu?, di Michele Sambin, si presenta come un tentativo di esplorare la percezione umana nella sua interezza. L’opera è uno dei primi esperimenti di videoloop a bobina aperta. L’artista, protagonista del video, diventa l’interlocutore di se stesso, a cui pone una domanda infinita. Un processo intimo di autoanalisi, ai cui interrogativi lo spettatore è chiamato a rispondere in prima persona. L’installazione del duo Romano-Monterisi (R&M), All in the family, è composta da due palafitte parlanti, comunicanti tra loro. Attraverso una coppia di ripetitori posti all’interno di esse trame, conflitti, banalità e sogni sono assunti a potenziale narrativo, rendendo il fruitore partecipe di questo dialogo immaginario. I cinque volti di cera, fortemente deformati dell’artista Giacomo Roccon, diversi l’uno dall’altro ma paradossalmente tutti figli della stessa matrice, accostati a simbologie numeriche precise, creano un continuo di rimandi e di significati nascosti.  Percorrendo e concludendo l’iter di mostra il visitatore acquista, man mano, una percezione rinnovata e ravvivata grazie alla capacitá di fascinazione indotta dalle opere.

Immagine: Tamara Repetto. Oniria, 2014

Percezione Instabile
a cura di Sonia Belfiore
Palazzo Malipiero Venezia
30 gennaio al 28 febbraio 2016
percezione.instabile@gmail.com
Ingresso gratuito