La mostra presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla “Ecole de Paris”. La raccontano circa 90 opere, accanto a Modigliani alcuni nomi eccezionali come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage e Picasso.
a cura di Jean‐Michel Bouhours
Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi. A.M.
La stagione 2015 delle mostre alla GAM di Torino prosegue con un protagonista d’eccezione: Amedeo Modigliani, uno dei maggiori interpreti della pittura del Novecento.
Intorno alla figura centrale di Modigliani la mostra presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla “École de Paris”, la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte.
In mostra circa 90 opere racconteranno questa esperienza artistica – accanto a Modigliani alcuni nomi eccezionali come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage, Picasso – tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d’Europa.
La mostra è promossa da GAM e prodotta da Mondo Mostre Skira in collaborazione con il Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, uno dei massimi studiosi di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi.
Partendo dal significativo corpus di opere del Centre Pompidou, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni ’30 del Novecento, si potranno ammirare gli splendidi ritratti dei suoi amici ( Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti ( Lolotte del 1917) o dei mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM , la celebre Ragazza Rossa del 1915 . In questi dipinti emerge il noto “Stile Modigliani” caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature.
La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno e alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, nel cui atelier l’artista livornese lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò ai suoi lavori.
Modigliani è quindi raccontato in mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina , che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un’esistenza disordinata che lo portò a morte prematura.
Le sezioni della mostra:
I – Amedeo Modigliani
I ritratti di Amedeo Modigliani (tra cui il Ritratto di Soutine, Jeanne Hebuterne, il Giovane ragazzo rosso, La ragazza rossa) sono messi a confronto ‐ in questa prima sezione dedicata alla figura e allo stile inconfondibile e ormai distante dall’espressionismo e dal simbolismo a cui Modigliani guardava nelle prime opere ‐ con un Ritratto di Modigliani di Andrè Derain, e Gotine rosse di Giovanni Fattori che fa parte delle collezioni della GAM. II – Modigliani/Brancusi e la scultura Dal 1909 al 1914 Modigliani si dedicò quasi esclusivamente alla scultura applicando il suo modello di sintesi alle celebri teste dalle forme allungate, dai lunghi colli e dagli occhi senza pupille. La sezione analizza principalmente il confronto con le opere del suo grande amico Costantin Brancusi, con cui condivise lo studio e il medesimo interesse per le curve ampie e armoniose delle forme anatomiche.
III‐ La bohème parigina
Gli artisti che si incontravano nei café, nei bordelli e tra le strade di Montmartre e Montparnasse sono rappresentati in questa sezione. Tre importanti opere di Chaim Soutine, un dipinto di Marc Chagall e due paesaggi di Maurice Utrillo sono esposti accanto a dipinti di altri protagonisti del fecondo ambiente parigino dell’epoca.
IV – Il cubismo
Pur restando relativamente distante dalla prorompente rivoluzione cubista introdotta da Picasso e accolta da un gran numero di artisti, Modigliani condivise con il movimento il processo di schematizzazione e lo sguardo rivolto all’arte primitiva e all’arte africana. Accanto a dipinti e disegni del maestro livornese due importanti dipinti di Gino Severini, tra cui Nord‐Sud appartenente alle collezioni GAM; il Pane di Pablo Picasso, opere di Juan Gris, Louis Marcoussis e Léopold Survage, insieme ad altri testimoni della stagione cubista.
V‐ Il nuovo umanesimo della scuola di Parigi
Il meraviglioso Ritratto di Dédie del 1918, immagine guida della mostra è il capolavoro di Modigliani che introduce quest’ultima sezione, dedicata alla cerchia di artisti attratti dal fermento culturale e dalla libertà che Parigi garantiva nei primi anni del Novecento. Tra questi Marc Chagall, Max Jacob, Sonia Delaunay e Susanne Valadon, presenti in mostra con una serie di ritratti.
Catalogo Skira Editore
Uffici stampa
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con la collaborazione di adicorbetta t. 02 89053149 press@adicorbetta.org
Skira- Lucia Crespi t.0289415532, 0289401645 lucia@luciacrespi.it
Presentazione alla stampa venerdì 13 marzo 2015 ore 12
Inaugurazione ore 18.30, su invito
GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
via Magenta, 31 Torino
Orari: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.30, la biglietteria chiude un’ora prima
Modigliani e la Boheme di Parigi
dal 13 marzo al 19 luglio 2015