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Isabel Alonso Vega. Senza fuoco

Suspension, evanescence, abstraction: these are the first sensations the sculptures of Isabel Alonso Vega evoke. The artist will present her works in Italy for the first time during her next solo show, Senza Fuoco, opening on January 19th at White Noise Gallery, Rome. Her artworks are absolute and archetypical images, able to communicate on an unconscious level. The artist overlaps several plexiglass centrings painted with different techniques -sooth, gold leaf, acrylic- inside clear cases, giving the illusion of an ethereal suspension. The pieces on view focus on two specific shades: black and gold, evoking a sequential path towards enlightening through meditation. The black clouds, created burning with live fire the different layers, are in dialogue with large-scale drawings, their two-dimensional ideal projection. Smoke columns, black holes or mysterious shadows embody the concept of unknown, taking the viewer to a dimension of pure contemplation. Taking inspiration from the Late-Medieval text “The Cloude of Unknowyng”, Alonso Vega creates weightless structures that overtake language and comprehension, allowing the viewer to contemplate the ineffable. The works of Isabel are a hybrid form of abstraction, whose references to understandable forms such as cells or clouds, are immediately lost in favour of a completely subliminal interpretation. Suspension and obsessive formal simplicity create an immediate fracture between meaning and signifier, creating a completely irrational form of communication. One of the main needs driving her work is the will to create something universally recognizable as precious, so precious that it is able to generate what Kant defines “mathematical sublime” In 1910, Vasilij Kandinskij entered his studio and got struck by a work accidentally hung upside down. What he saw was a perfect painting, irradiating an internal light, where he could finally only see forms and colours, free from any other meaning. It took us centuries and several revolutions to recognize the importance of Abstract art, to understand its ability to communicate without using any clear term. The work of Isabel Alonso Vega seems to be moving in the same direction: monumental sculptures without any mass, able to give form to the evanescence.

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IT
Sospensione, evanescenza, astrazione. Sono queste le prime sensazioni evocate dalle opere di Isabel Alonso Vega, fino al 9 marzo presenta le sue opere per la prima volta in Italia nella mostra Senza fuoco alla White Noise Gallery.
Le sue sculture sono immagini assolute e archetipiche capaci di dialogare su un piano inconscio. Si tratta di lastre di plexiglass sovrapposte e dipinte con tecniche diverse – fuliggine, foglia d’oro o acrilico – poi racchiuse in teche dando l’illusione di una perfetta ed eterea sospensione. Le opere presenti in mostra si focalizzano su due particolari cromie, il nero e l’oro, in un percorso sequenziale di meditazione ed illuminazione. Le nubi nere, dipinte con fiamme vive sulle centine trasparenti, dialogano con grandi disegni a carboncino che ne rappresentano l’ideale proiezione bidimensionale. Colonne di fumo, buchi neri o misteriose ombre danno forma al concetto stesso d’ignoto, proiettando lo spettatore in una sfera puramente contemplativa. Prendendo spunto dal testo tardo-medievale “La nube della non-conoscenza”, la Alonso Vega crea strutture impalpabili che superano con decisione il linguaggio e la mera comprensione per arrivare all’ineffabile. Le opere di Isabel sono una forma ibrida di astrazione in cui i richiami a strutture note come organismi cellulari o nuvole si perdono in favore di un’interpretazione subliminale. La sospensione del segno e l’ossessiva pulizia formale che caratterizza i suoi lavori, creano una frattura immediata fra significato e significante permettendo una comunicazione del tutto irrazionale. Una delle esigenze primarie che muovono il suo lavoro è di creare qualcosa che sia per tutti prezioso, in grado di creare quella sorta di distacco contemplativo che Kant definiva come “sublime matematico”. Nel 1910 Vasilij Kandinsky entrò nel suo studio e restò abbagliato da un’opera accidentalmente appesa al contrario. Quello che vide fu un dipinto perfetto, come irradiato da una luce interna, in cui finalmente riusciva a scorgere solo forme e colori liberi da qualunque significato. Sono occorsi secoli e rivoluzioni per riconoscere l’importanza dell’arte astratta e per approfondire la sua capacità di comunicare perfettamente senza utilizzare alcun termine comprensibile. Il lavoro di Isabel Alonso Vega si muove esattamente in questa direzione: grandi sculture senza massa che danno forma all’evanescente.

Isabel Alonso Vega. Senza fuoco
19 gennaio – 9 marzo

White Noise Gallery
info@whitenoisegallery.it
+39 06 6832833
via della Seggiola, 9 – 00186, Roma
mar-ven 11:00/19:00 – sab 16:00/20:00