Category: installazione

09
Apr

Michelangelo Pistoletto al castello di Gallipoli

MICHELANGELO PISTOLETTO
Dal 5 giugno al 27 settembre il Castello di Gallipoli ospita
le opere di uno dei più importanti artisti contemporanei al mondo
Inaugurazione giovedì 4 giugno – ore 19.00
Castello di Gallipoli (Le)
Ingresso 6 euro – ridotto 3 euro
Info e prenotazioni: info@castellogallipoli.it – 0833262775

Il Castello di Gallipoli, in provincia di Lecce, aperto al pubblico dall’estate 2014 dopo anni di chiusura e incuria, si prepara a ospitare Michelangelo Pistoletto. Dal 5 giugno al 27 settembre, tra le sale e gli spazi dell’antico maniero, sarà possibile ammirare le opere di uno dei più vivaci e prolifici artisti internazionali. La mostra (che sarà inaugurata giovedì 4 giugno alle 19) è curata da Manuela Gandini e prodotta dall’agenzia di comunicazione Orione – che gestisce il Castello – con la direzione artistica dell’architetto Raffaela Zizzari.Continue Reading..

08
Apr

Arts & Foods. Rituali dal 1851

Si mette a fuoco la pluralita’ di linguaggi che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi ha ruotato intorno al cibo e alla convivialita’. Una panoramica mondiale sugli intrecci estetici e progettuali che hanno riguardato i riti del nutrirsi e una mostra internazionale che attraversa tutti i livelli di espressivita’ e creativita’ sul tema.

a cura di Germano Celant

Allestita negli spazi interni ed esterni della Triennale – 7.000 metri quadrati circa tra edificio e giardino – “Arts & Foods” metterà a fuoco la pluralità di linguaggi visuali e plastici, oggettuali e ambientali che dal 1851, anno della prima Expo a Londra, fino ad oggi hanno ruotato intorno al cibo, alla nutrizione e al convivio. Una panoramica mondiale sugli intrecci estetici e progettuali che hanno riguardato i riti del nutrirsi e una mostra internazionale che farà ricorso a differenti media così da offrire un attraversamento temporale, dallo storico al contemporaneo, di tutti i livelli di espressività, creatività e comunicazione espressi in tutte le aree culturali.Continue Reading..

08
Apr

DANIEL BUREN. Come un gioco da bambini

DANIEL BUREN
Come un gioco da bambini
lavoro in situ, 2014-2015, Madre, Napoli – #1
Opening: 24 aprile, ore 19.00
dal 25 aprile al 31 agosto 2015
Sala Re-PUBBLICA MADRE

Il museo MADRE è lieto di presentare il primo dei progetti che, nel corso del 2015, saranno appositamente commissionati all’artista francese Daniel Buren (Boulogne-Villancourt, 1938) e che celebrano la relazione fra il museo e il suo pubblico, tra l’istituzione e la sua comunità. Uno dei massimi artisti contemporanei, Daniel Buren è autore di un’opera in cui la valenza visiva è sempre associata a quella teorica, e il cui elemento emblematico potrebbe essere riassunto nella sua comprensione e utilizzo della nozione di in situ: espressione con cui l’artista stesso indica la stringente interrelazione fra i suoi interventi e i luoghi espositivi o urbani in cui essi sono realizzati. Buren, che ha basato tutta la sua produzione su una stoffa da tende a righe di 8,7 cm, alternativamente bianche e colorate, ha progressivamente accostato la realizzazione di opere museali a installazioni architettoniche in spazi pubblici. Profondamente legato anche alla città di Napoli, dove è intervenuto più volte, nel 1986 Buren si aggiudica alla Biennale di Venezia il Leone d’Oro per il miglior Padiglione Nazionale.Continue Reading..

08
Apr

Ai Weiwei – Il giardino incantato

Ai Weiwei ha scelto l’Italia e la meravigliosa cornice di Palazzo Te a Mantova per stupire ancora una volta il pubblico internazionale con la sua arte visionaria, spiazzante e pregna di rabbia e impegno civile che da anni, attraverso le sue opere e l’attivismo, lo vede impegnato in ambito sociale.
L’artista cinese esporrà i suoi lavori dal 7 marzo al 6 giugno 2015 nella mostra “Il giardino incantato”, non una semplice esibizione, ma un evento unico, un viaggio attraverso 46 opere inedite da lui composte appositamente per questa occasione, che verranno ospitate nelle scenografiche sale del Palazzo Rinascimentale che fu la residenza più prestigiosa della Signoria dei Gonzaga.
Un’esposizione in bilico tra libertà d’espressione e diritti umani, genio ed eccesso, tradizione e modernità, che si confronta con il Rinascimento italiano in uno dei suoi monumenti simbolo, Palazzo Te, sfidando il paragone con le più impegnate forme d’arte contemporanea.

La mostra “Il giardino incantato”, ideata da Origini, (di EBLand Srl, Presidente Paolo Mozzo), organizzata in collaborazione con il Comune di Mantova, è curata da Sandro Orlandi Stagl e Mian Bu, con il supporto di Being 3 Gallery di Pechino. Libro della mostra di Maretti Editore.
In Esposizione anche le creazioni dei due artisti che da anni collaborano con Ai Weiwei in diversi progetti, Meng Huang e Li Zhanyang, che per l’occasione ha realizzato una installazione in cui Ai Wei Wei è protagonista con la scultura di se stesso, oltre ad altre cinque sculture che troveranno collocazione nelle varie stanze di Palazzo Te.Continue Reading..

05
Apr

Bruno Munari. La rivoluzione sottovoce

“Stiamo facendo una rivoluzione, ma attenzione, diciamolo sottovoce, potrebbero sentirci. Un bambino creativo diventerà un adulto, una persona libera, una persona pericolosa…”.
È questa tensione che caratterizza l’opera e la vita di Bruno Munari, sia nelle opere più concettuali che in quelle che più direttamente si rivolgono a quel territorio magico che sta tra l’arte e la didattica per bambini. La ricerca, la curiosità, la semplificazione, guardare le cose da nuovi punti di vista (l’arcobaleno di profilo), sono tutte caratteristiche dell’artista e del didatta. L’arte ci fa guardare al mondo come bambini ma trasforma anche i bambini in adulti consapevoli.
Munari è figura leonardesca che come pochi altri nella storia recente ha dato un contributo fondamentale in diversi campi del sapere: le arti visive e il design, l’illustrazione e la pubblicità, la didattica e l’editoria.
La mostra cerca di puntualizzare proprio l’aspetto “plurale” della ricerca di Munari: saranno esposte le Macchine Inutili e le Sculture da viaggio, i Negativi/Positivi e i disegni ispirati agli ideogrammi giapponesi.Continue Reading..

01
Apr

L’Arte del Gran Premio di Bari – Le Macchine Cele(b)ri

Con il Patrocinio del Comune di Bari

L’Arte del Gran Premio di Bari – Le Macchine Cele(b)ri
collettiva d’arte contemporanea
evento artistico collaterale in programma* nel Gran Premio di Bari
10 aprile 2015 – ore 19,30

A Bari la Galleria Forma4 è in pole position sul circuito del GRAN PREMIO DI BARI

Due Passioni per un percorso univoco, Arte & Motori, il binomio è possibile. Ieri come oggi l’Arte mette in moto, cambia marcia e si fa strada!
Esiste un filo conduttore che accorcia le distanze fra due mondi – tanto apparentemente lontani quanto intimamente uniti – sotto il segno della grande passione per il Bello. Arte&Motori, il binomio è davvero possibile. Un incontro fortuito fra due passioni che, già nel secondo dopoguerra, si sono incrociate in una Bari che, da impareggiabile location, ha vissuto un momento radioso e memorabile fra il 1947 e il 1956. Furono ben nove le brillanti edizioni del Gran Premio che sancirono di diritto l’ingresso del capoluogo pugliese nella storia delle capitali mondiali della Formula Uno. Ieri come oggi, lungo quello stesso filo conduttore – già riannodato nel 2010 con la prima edizione della “Rievocazione Storica del Gran Premio” – l’Arte mette in moto, cambia marcia e si fa strada. Il circuito, anche simbolico, è lo stesso di quello tracciato per quell’auto d’epoca che col suo “cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo” appare più bella della Vittoria di Samotracia. Ieri come oggi, le macchine d’epoca sempre più celeri diventano cele(b)ri, intrecciando energia e velocità lungo lo stesso rettilineo – quello della storia – su cui solo gli artisti sanno apporre il loro sigillo indelebile.
Flavia D’AlessandroContinue Reading..

25
Mar

Un amore asimmetrico. Ricerche per un’identità pittorica

Paola Angelini, Francesco De Grandi, Matteo Fato, Francesco Lauretta, Luigi Massari, Luigi Presicce.

Il 12 marzo alle ore 18.00 inaugura alla Galleria Bianconi di Milano la mostra “Un amore asimmetrico. Ricerche per un’identità pittorica“, che pone in dialogo le opere di sei artisti contemporanei italiani, Paola Angelini, Francesco De Grandi , Matteo Fato, Francesco Lauretta, Luigi Massari e Luigi Presicce. Diverse generazioni, ma legate da intrecci biografici comuni e dalla stessa complessità e profondità nell’approccio alla ricerca artistica come identità e linguaggio.
La mostra intende offrire uno spunto di riflessione intorno al ruolo della pittura quale recupero di un’identità culturale e di una sapienzialità del “fare arte”, riletta e restituita attraverso uno sguardo contemporaneo che si fa carico di quella lezione che, dagli anni ‘50 in poi, supera i limiti di questo linguaggio affrontando nel territorio pittorico questioni proprie di linguaggi scultori o performativi.
Come scrive Andrea Bruciati, nel testo che accompagna la mostra, a proposito degli artisti invitati: “[…] tutti abbracciano l’intenzione di dare un nuovo significato a ciò che quella tradizione comporta: i loro lavori sono prodotti di un’attività scardinata che scompone all’infinito ciò che significa essere un quadro”.Continue Reading..

24
Feb

François Morellet

Opere recenti realizzate sovrapponendo rette tratteggiate all’interno dello spazio della tela per creare l’illusione della terza dimensione. Sono anche in mostra neon rossi che creano l’effetto di una griglia ortogonale.

La galleria A arte Invernizzi inaugura martedì 17 febbraio 2015 alle ore 18.30 una mostra personale dell’artista francese François Morellet.
Nella prima sala del piano superiore della galleria sono esposte opere recenti, appartenenti alla serie “3D concertant” e “3D Bandes décimées”, realizzate sovrapponendo all’inteno dello spazio della tela tre differenti schemi in cui le rette tratteggiate si dispongono in modo univoco ma secondo angolature differenti, sino a creare l’illusione ottica della terza dimensione e della geometria del cubo. Nella seconda sala del piano superiore si trova 4 neons 0° – 4 neons 90° avec 2 rythmes interferents del 1972, lavoro in cui la ritmica alternanza dell’illuminazione al neon rosso suggerisce la visione di una griglia ortogonale. Al piano inferiore dello spazio espositivo si trovano opere recenti in cui i neon non si inseriscono ordinatamente all’interno del perimetro delimitato dalla tela – o dalle tele – ma assumono un potenziale costruttivo anche a livello formale.Continue Reading..