Una mostra dedicata a una rara serie di fotografie a colori di Francesca Woodman allestita nel suo appartamento di New York nel 1979.
Nella sua breve carriera Francesca Woodman (1958-1981) ha creato uno straordinario corpus di opere acclamato per la sua singolarità di stile e di tecniche innovative. Fin dall’inizio, la sua attenzione si è concentrata sul rapporto con il suo corpo come oggetto dello sguardo e come soggetto attivo dietro la macchina fotografica.
A seguito dell’esposizione in galleria del 2018 riguardante opere realizzate in Italia nel 1977-1978, le opere di questo centro espositivo riguardano una rara serie di fotografie a colori che Woodman ha messo in scena nel suo appartamento a New York nel 1979. In queste immagini, e nelle fotografie in bianco e nero anch’esse realizzate a New York più o meno nello stesso periodo, Woodman contorce e inserisce il suo corpo nello spazio e nell’architettura, a volte anche “esibendosi” nella scultura classica attingendo a metodologie possibilmente incontrate nel corso del suo anno all’estero a Roma mentre era studentessa alla Rhode Island School of Design. Una delle principali influenze dell’arte italiana sul lavoro di Woodman è stata l’uso preciso della composizione, il quale è diventato sempre più sofisticato durante il suo soggiorno romano. Esplora la prospettiva e utilizza consapevolmente le strategie formali apprese dalla scultura classica e dallo studio di maestri fiorentini come Giotto e Piero della Francesca. Scrisse da New York nel 1980 a Edith Schloss, amica, pittrice e critica romana: “È buffo come mentre vivevo in Italia la cultura non mi abbia influenzato molto e ora ho tutto questo fascino per l’architettura, ecc.“
Se nelle precedenti fotografie di Woodman sono certamente presenti influenze italiane e classiche, esse raggiungono una nuova articolazione nelle opere realizzate a New York, culminate nella sua monumentale opera-collage inscindibilmente legata alla forma della diazotipia: Blueprint for a Temple, nella collezione del Metropolitan Museum of Art di New York, e nelle sue Caryatids, anch’esse incluse in questa mostra. Come sottolinea la critica Isabella Pedicini: “Insieme al suo continuo lavoro con la statuaria antica, l’inquadratura ricorrente del torso acefalo ricorda le caratteristiche salienti di una scultura antica”. Ci giunge spesso in frammenti. In ogni caso, il suo interesse per la scultura si concentra in particolare sull’esemplare stesso, la forma frammentaria che sopravvive… Temple Project (1980), in cui vediamo modelli come cariatidi sul lato di un tempio greco, rivela anche influenze classiche dirette”.
L’artista
Nata nel 1958 a Denver, Colorado, Francesca Woodman ha vissuto e lavorato a New York e in Italia fino alla sua morte nel 1981. Dal 1986, con mostre presentate al Wellesley College Museum, Wellesley, Massachusetts e alla Hunter College Art Gallery di New York City e saggi seminali di Rosalind Krauss e Abigail Solomon-Godeau, l’opera di Woodman è stata ampiamente esposta ed è stata oggetto di un ampio studio critico negli Stati Uniti e in Europa. Tra le mostre personali più significative realizzate di recente ricordiamo On Being An Angel, C/O Berlin Foundation, Berlino, Germania (2020) e Fundación Canal, Madrid, Spagna (2019), organizzate e originariamente presentate al Moderna Museet di Stoccolma (2015);Francesca Woodman, San Francisco Museum of Modern Art, California (2011-2012), in tournée a Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2012) e Artist Rooms, Tate Modern, Londra (2007), in tour alla Scottish National Gallery of Modern Art, Edimburgo (2009); Ferens Art Gallery, Hull, Inghilterra (2011); Bodelwyddan Castle, Denbighshire, Galles (2014); e Oriel Davies Gallery, Newtown, Galles (2014). Le fotografie di Woodman sono incluse nelle principali collezioni dei musei, tra cui il Metropolitan Museum of Art, New York; il Whitney Museum of American Art, New York; il Museum of Modern Art, New York; il Solomon R. Guggenheim Museum, New York; il San Francisco Museum of Modern Art; la Tate, Londra; la National Gallery of Scotland, Edimburgo; il Centre Pompidou, Musée national d’art moderne, Parigi; il Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek, Danimarca; e il Moderna Museet, Stoccolma.
Victoria Miro Venice, Il Capricorno, San Marco 1994, 30124 Venezia, Italia
Francesca Woodman: New York Works
31 Ottobre–12 Dicembre 2020
Immagine in evidenza: Francesca Woodman, Untitled, New York, 1979-1980