Category: fotografia

01
Giu

Travelling Photography – Talk con Giovanna Silva/Humboldt Books

Planar ha il piacere di ospitare Giovanna Silva, membro del nostro comitato scientifico: un interessante excursus dalla produzione fotografica dell’autrice fino alla fondazione della casa editrice Humboldt Books.

Un importante appuntamento con una autrice tra le più interessanti del panorama europeo contemporaneo. Giovanna Silva fonda la sua attività di ricerca sullla volontà di provare i limiti della libertà di movimento. I suoi numerosi viaggi, sono uno strumento per ridisegnare ogni volta i confini fisici e culturali della conoscenza del mondo. Attraverso le sue immagini, ci porterà in viaggio con lei ripercorendo tutto il suo percorso di ricerca fino ai progetti più recenti e futuri. Parleremo di libri; della casa editrice che ha fondato Humboldt Books e che da tre anni conduce un progetto affascinante fra fotografia, arti visive e narrativa. Humboldt Books ripropone, in chiave contemporanea, il libro di viaggio nato dalle grandi esplorazioni scientifiche del XVII e XIX secolo; con un approccio interdisciplinare, attento alla ricerca visiva contemporanea, Humboldt propone uno sguardo non convenzionale sui territori esplorati.

Giovanna Silva vive e lavora a Milano. Dal 2005 al 2007 ha collaborato con la rivista Domus mentre dal settembre 2007 al settembre 2011 è stata Photoeditor della rivista Abitare. Per Abitare ha fotografato Renzo Piano e Zaha Hadid per i numeri speciali Being. Ha pubblicato Desertions, A+M Bookstore; Orantes, Quodlibet; Baghdad, Green Zone, Red Zone, Babylon, Mousse Publishing; Narratives/Relazioni: Libya: Inch by Inch, House by House, Alley by Alley, Mousse Publishing; Fox-Trot Gate, Cyprus, Mousse Publishing.
Ha partecipato alla 14.Mostra Internazionale di Architettura di Venezia con il progetto Nightswimming, Discotheques in Italy from the 1960s until now.
Fa parte della redazione della rivista San Rocco ed è direttrice editoriale e fondatrice di Humboldt Books.

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30
Mag

OLIVO BARBIERI. IMMAGINI 1978-2014

OLIVO BARBIERI. IMMAGINI 1978-2014
Galleria 5
a cura di Francesca Fabiani

9 maggio 2015 – 15 novembre 2015

PROROGATA al 3 gennaio 2015

«Non mi ha mai interessato la fotografia, ma le immagini.
Credo che il mio lavoro inizi laddove finisce la fotografia»
Olivo Barbieri

Attorno a questa affermazione, apparentemente paradossale, prende forma il progetto della mostra, pensata come un itinerario per leggere, con un taglio critico, inedito e ragionato, l’opera di uno dei più importanti autori della fotografia italiana contemporanea.
Una grande retrospettiva con oltre 100 opere, che inquadra, attraverso sette sezioni, i diversi temi o aree di ricerca attorno cui Olivo Barbieri ha sviluppato il proprio lavoro artistico
Fotografie e film che illustrano il percorso artistico del fotografo dalla fine degli anni Settanta a oggi, evidenziando la sua costante attenzione al tema della percezione, della capacità di vedere e interpretare la realtà.
Con le sue fotografie Barbieri mette in crisi le consuete modalità di rappresentazione, per dare vita a nuove narrazioni attraverso continui, incessanti esperimenti percettivi. L’espediente visivo – che sia l’alterazione coloristica dell’illuminazione artificiale, la sfocature della scena o la sovraesposizione, l’uso dei rendering – non è mai fine a se stesso.

MAXXI – MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
​ Via Guido Reni 4a
+39 0639967350
info@fondazionemaxxi.it

Immagine: Olivo Barbieri, Capri, 2013

28
Mag

The City Rises

BID PROJECT GALLERY
Opening May 28, 2015
h. 18.30
via Fara 12
Milan 20124, ITALY

T: +39 335 69 35 869
Tues.—Sat. 15—19
or by appointment
info@bidprojectgallery.com

La città che sale / The City Rises
Zoe Beloff
Katarina Burin
Ali Cherri
Dor Guez
Ahmet Ögüt
Valerio Rocco Orlando
Amie Siegel
Curated by Chelsea Haines

In 1910 Umberto Boccioni painted his first futurist composition, The City Rises (La città che sale). A monumental work six and a half feet tall by almost ten feet wide, the painting captures the frenzied pattern of Milan’s urban landscape in the early twentieth century, depicting the construction of an electrical plant as a blur of red, blue, and yellow workers alongside theirn horses. This Janus-faced scene of modern architecture made through pre-modern means is characteristic of Milan itself, the site where Italy’s most influential avant-garde movement was born, described by F.T. Marinetti as simultaneously “tradizionale e futurista.” Despite the century of distance that has repeatedly and even cataclysmically revealed modernism’s flaws and failures, the uncritical celebration of technology and urban development promoted by the futurists by and large continues with today’s frenetic, accelerationist, global society.
The artists in the exhibition “The City Rises”—hailing from Europe, North America, and the Middle East—revisit the fraught history of the previous century, not to reproduce the past uncritically, but to unearth its possible impact today. They explore the possible futures of the past, showing work that looks to modernity’s archetypal containers—architecture, the city, and outer space—to reveal and critique multiple histories of war, politics, migration and displacement, spirituality, and the tension between individual memory and collective identity.Continue Reading..

27
Mag

Serkan Taycan. Agora

Agora is the last piece in a trilogy of photographic series. The trilogy starts from the rural areas with Habitat, moves into the peripheral suburbs with Shell and at the end reaches the city squares, thus the centre of the city.

PİLOT Gallery is hosting Serkan Taycan’s solo exhibition Agora between 26 May and 4 July. The Agora series, which was part of the Pavilion of Turkey at the last International Architecture Exhibition of Venice Biennale traces the collective memory through the squares of Istanbul. The photographs are shown in Istanbul for the first time.

Agora is the last piece in a trilogy of photographic series the artist has been working on since 2008. The trilogy starts from the rural areas with Habitat, moves into the peripheral suburbs with Shell and at the end reaches the city squares, thus the centre of the city. Taycan aims at constructing a narrative on the urbanization in relation to the geographical terrain he lives in. The walking trail that he proposes in his ongoing project Between Two Seas – supported by the 13th Istanbul Biennial – allows one to experience physically the periphery of the city that he photographed in the Shell series as well as the environmental change the area has been subject to. Serkan Taycan brings these several works together under the title Fault Line, a multi-layered project that intends to question, trace and record the social and political transformation the region was undergoing over the last decade.Continue Reading..

27
Mag

Liu Xiaofang

Ponendosi in un punto intermedio tra pittura e fotografia, questi lavori ricreano un mondo di fantasie fiabesche, in cui l’illusione sconfina nella realtà.

mc2gallery è orgogliosa di ospitare la prima mostra italiana della fotografa cinese Liu Xiaofang (Datong City, China, 1980).
Liu crea fotografie con un’estetica onirica che attinge dai suoi ricordi d’infanzia e di contemplazione poetica del mondo che la circonda. I suoi paesaggi, delicati e apparentemente utopici, confondono i confini tra il mondo reale e l’immaginazione, lasciando che lo spettatore si interroghi sul concetto di verità e realtà.

La fotografia di Liu richiama la pittura tradizionale cinese, particolarmente nota per i suoi paesaggi, resi indefiniti dalla nebbia. Ponendosi dunque in un punto intermedio tra pittura e fotografia, questi lavori ricreano un mondo di fantasie fiabesche, in cui l’illusione sconfina nella realtà, seguendo il percorso dei vaghi ricordi d’infanzia. Attraverso queste visioni surreali Liu riesce così a evocare in modo dolce e naturale un senso di nostalgia verso il proprio passato.

Liu Xiaofang si è laureata presso il Dipartimento di Fotografia, all’Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino. Nel 2010 è stata tra i pochissimi artisti a essere nominata tra i più promettenti fotografi contemporanei dal Musée de l’ Elysée di Losanna, in Svizzera; Liu ha partecipato alla mostra “reGeneration2” e a diverse mostre internazionali come la mostra itinerante “Photographers Today”. Nello stesso anno ha mostrato la sua creatività e il proprio talento a Paris Photo. Una delle sue visioni circolari è stata scelta nel 2008 come immagine dei Giochi Olimpici di Pechino. Liu ha esposto in mostre collettive in tutto il mondo, tra cui Cina, Giappone e Svizzera.

Inaugurazione martedì ore 18-21

MC2 Gallery
via Malaga, 4 Milano
mar-ven 14.30-20
ingresso libero

LIU XIAOFANG
dal 26 maggio al 16 luglio 2015

 

24
Mag

GRANPALAZZO

GRANPALAZZO

m o s t r a | p e r f o r m a n c e | p r o g e t t i s p e c i a l i

sabato 30 e domenica 31 maggio 2015

18 artisti e 18 gallerie internazionali
aprono le porte del Palazzo Rospigliosi di Zagarolo
in un fine settimana all’insegna del contemporaneo

GIORGIO ANDREOTTA CALÒ-Zero… | ERIC BAINBRIDGE-Workplace | RICCARDO BARUZZI-P420 | VANESSA BILLY-BolteLang | ERNESTO BURGOS-The Goma | HUGO CANOILAS-Colicaligreggi | MAXIM LIULCA-SpazioA | MARIA LOBODA-Maisterravalbuena | MOHAMED NAMOU-mor charpentier | NICK OBERTHALER-Martin van Zomeren | DAMIR OČKO-Tiziana Di Caro | AMALIA PICA-Stigter van Doesburg | BENEDETTO PIETROMARCHI-Josh Lilley | SASHA POHLE-Weingrüll |
WILFREDO PRIETO-NoguerasBlanchard | MATEUSZ SADOWSKI-Stereo |
SAMARA SCOTT-Ermes | MARGO WOLOWIEC-Anat Ebgi

Apertura: sabato 30 maggio dalle ore 10 alle ore 20; domenica 31 maggio dalle ore 10 alle ore 19

ingresso libero

Full immersion nell’arte contemporanea alle porte di Roma con GRANPALAZZO, mostra-evento in programma il 30 e 31 maggio a Zagarolo nella splendida cornice cinquecentesca di Palazzo Rospigliosi.
Nato da un’idea di Paola Capata, Delfo Durante, Ilaria Gianni e Federica Schiavo, per la sua prima edizione GRANPALAZZO presenterà 18 artisti sostenuti da 18 gallerie tra le più vitali del panorama italiano e internazionale, un programma di performance curato da Ilaria Gianni e una serie di progetti speciali proposti in collaborazione con i partner del progetto.Continue Reading..

23
Mag

ALBUM DI FAMIGLIA + TOP SECRET – Images from the Stasi Archives

ALBUM DI FAMIGLIA presenta TOP SECRET – Images from the Secret Stasi Archives di Simon Menner.

L’evento espositivo e didattico, che percorre la Puglia per ampliare l’archivio delle memorie fotografiche familiari, giunto al terzo appuntamento, ospita l’artista berlinese che ha esaminato la vasta raccolta di informazioni e di fotografie raccolte dalla polizia segreta della Germania dell’Est. Il suo intervento sarà formativo e curatoriale, nell’ambito del workshop e dell’evento espositivo ALBUM DI FAMIGLIA.

Menner ha studiato l’archivio dal punto di vista fotografico e lo ha usato come punto di partenza per un discorso più generale sui concetti di sorveglianza e di privacy, e sul ruolo delle immagini nelle dinamiche del potere. Menner è riuscito, richiedendo autorizzazioni speciali, a visionare parte dell’archivio della Stasi e a digitalizzarne alcuni materiali, di cui ha poi studiato e riorganizzato gli elementi principali e che vi ricorrono di frequente.
La Stasi raccolse fotografie di esercitazioni, manuali per imparare a travestirsi, spiegazioni per applicare barbe e baffi finti, cataloghi dei segni e delle procedure di spionaggio, fotografie fatte da spie ad altre spie in occasione di missioni nella Germania Ovest, fotografie scattate prima delle perquisizioni, usate per rimettere poi in ordine appartamenti ed uffici. Menner spiega che la banalità di alcuni materiali lascia spazio all’interpretazione. Non è difficile immaginare l’utilizzo repressivo di tali fotografie, come nel caso dell’immagine di una macchina da caffè Siemens, un prodotto tedesco occidentale, che gli agenti della Stasi usarono per accusare cittadini della Germania Est di contatti con l’Ovest. L’oggetto, attraverso la “prova fotografica”, viene trasformato in potenziale causa di repressione, accusa e incarceramento.Continue Reading..

23
Mag

White Cube 33

Opere fotografiche di 13 autori, selezionati attraverso il bando Call 4 Photography: Beatrice Bruni, Luca Cacioli, Luca De Pasquale, Enrico Fico, Frances Von Fleming, Pierluigi Fresia, Donatella Izzo…

a cura di Tiziana Tommei e Francesco Mutti

Sabato 23 maggio alle ore 19 presso Galleria 33 ad Arezzo inaugura White Cube 33, collettiva fotografica a cura di Tiziana Tommei e Francesco Mutti. Il progetto viene presentato in collaborazione con Luciferi – laboratorio sperimentale di arti visive – ed è stato ideato per salutare l’avvio del terzo anno di attività di Galleria 33 e Luciferi. La mostra propone opere fotografiche di tredici autori, selezionati attraverso il bando Call 4 Photography: Beatrice Bruni, Luca Cacioli, Luca De Pasquale, Enrico Fico, Frances Von Fleming, Pierluigi Fresia, Donatella Izzo, Giulia Madiai, Antonio Mariotti, Luca Palatresi, Paride Scuffi, Beatrice Speranza, Valentina Zamboni. Special guest dell’iniziativa è Silvia Amodio, una delle più importanti artiste e fotografe italiane, che ha scelto di presentare per l’occasione un’opera inedita, Giulia, tratta dal progetto Tutti i colori del bianco, il suo più recente lavoro, assolutamente esemplare perché capace di coniugare alla perfezione concept ed estetica, etica e forma. L’artista Silvia Amodio sarà presente all’inaugurazione.

Testo di Tiziana Tommei
La partnership Galleria 33 e Luciferi, avviata ad ottobre 2013 con Bang! Nuove Generazioni Fotografiche, è stata consolidata negli anni e oggi trova ulteriore conferma attraverso questa nuova impresa comune e condivisa. L’idea è nata dal desiderio di mettere in gioco passioni comuni e skills specifiche e complementari al fine di celebrare i due anni delle rispettive attività con un progetto aperto, che potesse stimolare e coinvolgere chi come noi credono fortemente e senza remore nel potere visivo, estetico, narrativo e comunicativo della fotografia. Un mese e mezzo fa la pubblicazione del bando Call 4 Photography, a cui è seguita la comunicazione della prestigiosa presenza di Silvia Amodio quale testimonial. Dal 1 maggio ha preso avvio l’opera di selezione in collaborazione con Francesco Mutti, storico e critico d’arte. Sono giunte quarantatré proposte, tra le quali ne sono state scelte tredici. Il laboratorio di via de Redi 15 ad Arezzo, Luciferi, ha curato la realizzazione di tutte le stampe fotografiche fine art esposte, oltre alla grafica dell’evento, partecipando attivamente all’organizzazione e promozione dell’iniziativa. Un lavoro di équipe che ci ha impegnati con entusiasmo e convinzione.Continue Reading..

22
Mag

Gian Paolo Lucato. Lùmina Sòlis

GIAN PAOLO LUCATO

Lùmina Sòlis

a cura di/critica di
Gaetano Salerno

interventi scultorei e installativi di
ANTONIO GIANCATERINO
PAOLA VOLPATO

presentazione critica
venerdì 29 maggio 2015, ore 19.00

Si inaugura venerdì 29 maggio 2015, presso gli spazi espositivi di Villa Orsini di Scorzè (via Roma, 53; presentazione critica ore 19.00), Lùmina Sòlis, personale dell’artista Gian Paolo Lucato.

La mostra, visitabile fino a domenica 14 giugno 2015 (vedi scheda evento allegata), è curata dal critico d’arte Gaetano Salerno e realizzata in collaborazione con il Comune di Scorzè, con il Circolo Culturale Scorzè e con Segnoperenne; l’appuntamento espositivo rappresenta il secondo capitolo di un progetto culturale declinato in sei episodi (Società Alternate | Verso nuove società dell’arte, ideato e curato da Gaetano Salerno), ispirato alla filosofia della decrescita e incentrato sulla ricerca e analisi dei fenomeni artistici e sociologici della contemporaneità.

Nella costruzione di un processo di decrescita anche l’arte rinuncia a linguaggi aulici, a forme estreme ma vacue, per riorganizzarsi in strutture più concrete di comunicazione, verso produzioni calate all’interno di un percorso formativo vicino alle contraddizioni e alle peculiarità di una realtà comunque complessa e sfaccettata, necessarie per evidenziarne le incongruenze, i limiti e – se possibile – fornire spunti di cambiamento.

Il secondo dei sei appuntamenti è focalizzato sui tòpoi di luogo-ambiente-natura, all’analisi cioè, condotta attraverso il dato artistico, della relazione tra uomo e ambiente, delle possibilità di recupero di un rapporto simbiotico tra gli elementi naturali, della riconsiderazione delle peculiarità del territorio abitato alla ricerca di nuovi quanto necessari equilibri ecologici; il titolo della mostra è mutuato da un verso dell’Invocazione a Venere di Lucrezio (De Rerum Natura, Libro I) in riferimento alla luce naturale che illumina e consente la vita, alla luce metafisica che illumina il pensiero e, in relazione alla mostra, alla fotografia, all’azione meccanica cioè che consente di scrivere (e comprendere) con la luce.Continue Reading..

20
Mag

VISIONAREA Art Space. KOREA di Julia Fullerton-Batten

“Korea” la mostra della fotografa tedesca Julia Fullerton-Batten segna l’apertura di VISIONAREA.

VISIONAREA é un progetto che nasce da una idea dell’artista Matteo Basilé un organismo solido e affascinante, grazie all’unione tra creatività e managerialità, destinato all’arte contemporanea in chiave attuale e trasversale. Attuale perché capace di creare reinventando un luogo come l’Auditorium della Conciliazione, nel rispetto della sua vocazione ma ampliandone le potenzialità espressive. Trasversale perché flessibile e capace di accogliere le differenze come valore da sostenere e promuovere, di eliminare confini espressivi e creativi privilegiando le storie e la ricerca di quella umanità meno visibile. Uno luogo straordinario che si sviluppa intorno al Chorus Café, per poi estendersi all’interno degli spazi principali dell’Auditorium stesso. Un Temporary Art Museum con la direzione artistica di Matteo Basilé, dove possano convivere arte, musica, cinema, moda, letteraura e food attraverso progetti site-specific e collaborazioni con altri fenomeni artistici e culturali nazionali ed internazionali.Continue Reading..