CASA MORRA
Archivio d’arte contemporanea – Il gioco dell’oca – 100 anni di mostre
INAUGURAZIONE VENERDÌ 28 OTTOBRE 2016 ore 17:00
I EVENTO – 1° ANNO
JOHN CAGE – MARCEL DUCHAMP – ALLAN KAPROW
Ore 19:00 – CONCERTO 1 DANIELE LOMBARDI CAGE 1-13
Ore 21:00 – CONCERTO 2 EMANUEL DIMAS DE MELO PIMENTA
Casa Morra è un nuovo spazio museale creato da Giuseppe Morra a Napoli nel Palazzo Ayerbo D’Aragona Cassano, un complesso di 4.200 mq che sarà gradualmente ristrutturato per accogliere l’ampia collezione Morra: oltre 2000 opere presentate con percorsi tematici e focus su artisti. Un attraversamento nella storia dell’arte contemporanea e nei fondamentali movimenti come Gutai, Happening, Fluxus, Azionismo Viennese, Living Theatre, Poesia Visiva sino alle ricerche più avanzate italiane e straniere. Prosegue così la grande avventura del mecenate napoletano che qui sistemerà la sua ampia collezione, frutto di oltre quarant’anni di presenza attiva nello scenario internazionale dell’arte.
Morra ha infatti pianificato 100 anni di mostre, attraverso il meccanismo del gioco dell’oca fatto di rimandi, attraversamenti e ritorni. Cicli espositivi regolati dall’alchimia dei numeri 3 e 7 che coincidono di volta in volta con il numero di artisti presentati o la quantità di opere e sequenze di mostre.
Primo evento il 28 ottobre con un inedito dialogo di opere di John Cage – Marcel Duchamp – Allan Kaprow. Il principio della casualità anima il percorso simbolico del gioco dell’oca, posto a fondamento dello statuto e del divenire di Casa Morra. La prima mostra si apre pertanto con tre artisti che della casualità hanno fatto pratica creativa, applicando una svolta nel modo di vedere e percepire l’arte: Cage, Duchamp, Kaprow riuniti insieme per mostrare il desiderio di costruire un ambiente in cui agire, fare esperienza sperimentando.
Il carattere di casualità è il primo tratto distintivo dell’opera Stockroom (1961-1992), come sottolineato nelle parole di Kaprow: «…questa versione di Stockroom deve essere dipinta dal visitatore in un colore diverso ogni giorno: bianco, rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola, nero, ripetendo questa sequenza ogni otto giorni. Le persone che hanno piacere di partecipare troveranno pennelli adatti, rulli, una scala e qualche cosa per proteggere i vestiti. Sentitevi liberi di partecipare a questo procedimento».
L’introduzione alla funzione del caso richiama l’opera di John Cage Not Wanting To Say Anything About Marcel (1969), costruita sottoponendo un’edizione del dizionario americano al I Ching per determinare la parola o la frase, l’immagine, la composizione e il colore. Evocare l’imprevedibile è una metodologia per pensare l’arte secondo Duchamp, di cui Casa Morra propone una costruzione alternativa mostrando le diciotto incisioni realizzate per Arturo Schwarz e contenute nei suoi due volumi The Large Glass and Related Works del 1967-68, insieme ad altre sei importanti opere tra cui Rotoreliefs e A l’Infinitif.
L’evento inaugurale, preludio di un vortice di attività che animerà sempre più i nuovi spazi, sarà celebrato da due progetti performativi: CAGE 1 – 13 di Daniele Lombardi, con l’esecuzione di tredici pièces di John Cage, insieme con Ana Spasic, Jonathan Faralli, l’ensemble puntOorg, Luigi Esposito, Bruno Persico e Maria Teresa Fico; la video installazione/concerto Decameron di Emanuel Dimas De Melo Pimenta, un lavoro complesso creato per Morra ed elaborato integralmente in realtà virtuale, un oceano di esperienze aperte alla libera partecipazione del pubblico attraverso tre tracce audio da downloadare e liberamente diffondere negli spazi di Casa Morra dal proprio dispositivo.
Casa Morra aggiunge un nuovo tassello all’ampio progetto Il Quartiere dell’arte (ideato da Giuseppe Morra, Pasquale Persico, Nicoletta Ricciardelli e Francesco Coppola) che tende alla riqualificazione sociale di un’intera area a ridosso del centro storico di Napoli, in cui è già attivo il Museo Hermann Nitsch Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee realizzato nel 2008 dalla Fondazione Morra. L’apertura al pubblico di Palazzo Ayerbo D’Aragona Cassano, nel rione Materdei, e l’accesso alle opere della Collezione contribuirà ad animare e ravvivare il dibattito artistico-culturale in città ma, soprattutto, a far sì che l’arte contemporanea sia sempre più accessibile, corrisposta nel sociale. Una fitta attività di conferenze, seminari, incontri porranno l’accento anche sull’approfondimento e la didattica.
La collezione Morra è composta da opere di: Marina Abramović, Nanni Balestrini, Julian Beck, George Brecht, John Cage, Ugo Carrega, LUCA/Luigi Castellano, Henri Chopin, Giuseppe Desiato, Marcel Duchamp, Maurizio Elettrico, Heinz Gappmayr, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Dick Higgins, Allan Kaprow, Urs Lüthi, Stelio Maria Martini, Charlotte Moorman, Eugenio Miccini, Hermann Nitsch, Günter Brus, Nam June Paik, Giulio Paolini, Luca Maria Patella, Lamberto Pignotti, Luigi Tola, Vettor Pisani, Paul Renner, Gerhard Rühm, Shozo Shimamoto, Rudolf Schwarzkogler, Daniel Spoerri, Arrigo Lora Totino, Bob Watts, Jean-Jacques Lebel, Dieter Roth, Oswald Wiener, Giuseppe Zevola e tanti altri tra passato e futuro. Quasi tutti compagni di strada di Giuseppe Morra che prosegue la sua speciale avventura nell’arte vissuta sempre con curiosità, partecipazione e progettualità, spingendosi adesso oltre i limiti del proprio tempo.
INFO
Fondazione Morra
T. 0815641655
info@fondazionemorra.org
UFFICIO STAMPA
MANUAL comunicazione informazione immaginazione
Paola Marino
T.3393449512 paola.manual@gmail.com