Camera d’Arte

22
Mag

Davide Allieri. Balance

Sabato 10 giugno, alle ore 18.30, inaugura la mostra personale di Davide Allieri (1982) nello spazio Sanpaolo Invest a Treviglio.

Attraverso l’installazione di tre lavori (Billdor, dalla serie Empty Support; 0,600, dalla serie Cubic Meters Of Nothing; Plain Corner, dalla serie Cast Away) l’artista assume e distanzia i rapporti equivalenti, i legami comparati tra la conoscenza che deriva dalla visione oggettiva del mondo e il nostro sentimento soggettivo, interiorizzando porzioni di spazio.

In Balance tutto può essere espresso con la linea e il colore in un rapporto equivalente all’interno di una composizione nella quale i piani rettangolari, formati dalla pluralità delle linee rette, in opposizione ortogonale fra loro e necessari per determinare l’assenza di ogni spettro di colore, si dissolvono in virtù del loro carattere uniforme. Davide Allieri ha il potere di sospendere le immagini che hanno aderito al mondo e che sostano nei suoi lavori – dalla struttura di un billboard, all’incompletezza di una teca, al calco stratificato di un edificio. In antitesi con la vischiosità ricorsiva della generazione e della devitalizzazione delle immagini, l’artista crea dispositivi che le rendono immediatamente non più eliminabili. Per lui è possibile esprimere l’immutabile in opposizione al carattere variabile delle trasformazioni proiettive della forma, dei mutamenti luministici e cromatici dei colori del mondo, attraversato dai rapporti di dimensione. Qui vedere non è dimenticare, qui il flusso incessante di sintesi della rappresentazione cessa di indebolire informazioni e immagini mediandole, ricomponendole e sovrapponendole a informazioni prime, che ci rallentano e ci attirano verso di loro.
testo di Ginevra Bria

Davide Allieri
BALANCE
testo di Ginevra Bria
Spazio Sanpaolo Invest
Opening 10 giugno 2017  h 18.30/21.00

10 giugno 2017 | 15 luglio 2017
INGRESSO LIBERO
La mostra è visitabile da lunedì a venerdì
dalle 10.00 alle 12.00; dalle 15.00 alle 17.30
sabato e domenica su appuntamento

Sanpaolo Invest
Via Felice Cavallotti 31B
Treviglio
info 0363 48160

20
Mag

OTHER PLACES. Matteo Basilé / Corrado Sassi

Da INTRAGALLERY è in corso la doppia personale fotografica degli artisti Matteo Basilé e Corrado Sassi, “Other Places”.

Il titolo scelto per la mostra, “Other Places”, invita lo spettatore verso luoghi altri, evocando visioni di realtà immaginate.

Entrambi gli artisti si esprimono attraverso la fotografia; Basilé progetta accuratamente la sua visione, prevedendo con esattezza gli elementi che restituiranno il suo racconto, mentre Sassi ha un approccio più istintivo: fotogrammi da lui raccolti in velocità, vengono poi sovrapposti, per creare una suo ideale luogo altro.

Matteo Basilé (1974) vive e lavora a Roma. Inizia la sua carriera a metà degli anni ’90 ed è tra i primi artisti in Europa a fondere arte e tecnologia. Basilé possiede la straordinaria capacità di conciliare idee opposte come il bello e il grottesco, reale e surreale, naturale e artificiale. Tommaso Cascella, il padre, scrive sul suo lavoro “C’è una lucidità feroce e impietosa che l’artigiano lavoro di pennello poteva solo evocare. I personaggi delle sue visioni sono abitanti di altri luoghi o non luoghi…..”. Formalmente, Basilé cancella l’antagonismo tra l’immaginario e il reale, innescando un complesso sistema di porte scorrevoli emozionali. La poetica di Matteo Basilé è un universo iconografico, è il frutto della combinazione tra manierismo tecnologico e surrealismo pittorico. I viaggi onirici dell’artista alla fine ci guidano verso diversi piani di comprensione, sia sensoriali che intellettuali, dove ci rendiamo improvvisamente conto di questi aspetti della realtà, che di solito sono nascosti all’interno del nostro io interiore; pertanto, la sua profonda indagine del Sé, l’Altro e l’Altrove finalmente corrisponde alla sua personale esperienza di vita al di fuori del suo ambiente originario, affrontando allo stesso tempo il senso dell’esistenza e nel contesto delle confuse dinamiche inerenti al processo di globalizzazione.

In mostra saranno presentati tre suoi lavori della serie “PIETRA SANTA” (2016).

Anche Corrado Sassi (1965) vive e lavora a Roma. Studia fotografia a New York ed ha al suo attivo numerose mostre in Italia e all’estero. Negli ultimi anni la sua ricerca personale si è focalizzata su fotografia, installazioni, performances e video.

In mostra, sarà presentata una selezione di nuovi lavori che l’artista chiama voiles. “Sono immagini prese talmente al volo da essere immediatamente percepite. Immagini che non raccontano storie particolari ma generano in noi altre immagini. I voiles non appartengono né al sogno né alla veglia, non intendono essere reali ma neanche trasognanti. La sospensione è la loro condizione ideale, appena atterrano inevitabilmente evaporano. In loro non c’è mistero ma non può esistere un voiles che non presenti un enigma, anche di poco conto.

Un voiles si fonda su due elementi: lo scorcio attraverso il quale l’immagine è catturata e la tecnica con cui questo scorcio è reso.

Tra i due elementi, fluttuante, la capacità di saper cogliere e rappresentare l’attimo in cui l’immagine percepita ancora non è arrivata all’intelletto. Monet chiamava questo attimo “impressione” e ha cercato questo momento per tutta la vita per poi perdersi nelle sue infinite ninfee. La tecnica, l’immagine velata, inscatolata, un po’ divisionista è asservita ad uno scopo: quello di darci un’impressione generale, un’atmosfera, o meglio una tonalità. Se potessero i voiles userebbero a tal fine oltre la vista anche l’olfatto e l’udito. Probabilmente, poiché ciò non gli è concesso, per pudore allora velano la propria superficie.” (cit. Valerio Paolo Mosco)

Per Corrado Sassi è la seconda esperienza espositiva alla Intragallery. Schiller afferma che solo dove si gioca c’è arte, ed anche che il senso dell’immagine è l’immagine stessa, che l’incommensurabile è nell’apparenza, non nel significato. Nulla di nuovo: per i greci infatti éidos vuol dire sia immagine che idea. Ma afferma anche che l’immagine non può essere che frammento, perché noi tutti altro non siamo che frammenti, perché questa è la nostra condizione esistenziale.

OTHER PLACES
Matteo Basilé / Corrado Sassi
18 maggio / 30 giugno 2017

OPENING
Giovedì 18 maggio 2017
dalle 19.00 alle 21.00
Orario galleria: dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.30, sabato dalle 10.30 alle 13.30

INTRAGALLERY
Via Cavallerizza a Chiaia 57, Napoli
+39 335 628 3679

19
Mag

Marco Maria Zanin. Dio è nei frammenti

Inaugura sabato 20 maggio dalle ore 18.00 alle 24.00, in occasione della Notte europea dei Musei, nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita, la personale di Marco Maria Zanin dal titolo Dio è nei frammenti.

La mostra, attraverso le fotografie e le sculture del giovane artista, esplora il tema della memoria e delle radici nella società contemporanea mediante un’opera di reinterpretazione di scarti prodotti dal tempo: detriti e oggetti che per Zanin, sulla scorta del filosofo francese Georges Didi-Huberman, sono “sintomi” della sopravvivenza lungo le epoche di valori umani archetipici. L’indagine si muove tra la civiltà rurale del Veneto, sua regione di origine, e la megalopoli di San Paolo, dove vive alcuni mesi all’anno: due luoghi profondamente diversi nel modo di vivere il passato e il presente, ma fortemente legati dai fenomeni migratori dall’Italia al Brasile tra XIX e XX secolo.

Attrezzi del mondo contadino vengono tagliati e fotografati, assumendo forme inedite dal carattere totemico, mentre da frammenti di edifici moderni demoliti sono tratte sculture in porcellana, oppure nature morte che riecheggiano Giorgio Morandi, maestro con cui l’artista istituirà in mostra un intenso dialogo. Gli interventi di trasformazione degli oggetti di Zanin costituiscono “un invito a lavorare con la materia psichica della memoria assieme all’immaginazione”.

Marco Maria Zanin è stato selezionato dalla Galleria Civica di Modena nell’ambito del progetto Level 0, promosso da ArtVerona in collaborazione con 14 musei e istituzioni d’arte contemporanea italiani, per offrire supporto e visibilità agli artisti emergenti esposti in occasione dell’ultima edizione della fiera, dove l’artista era proposto dalla Galleria Spazio Nuovo di Roma.

La mostra è patrocinata dall’Ambasciata del Brasile.Continue Reading..

17
Mag

Abolish Article 153. Annual art exhibition in Kuwait

Abolish Article 153: Expressive Exhibition at “The Hub” Gallery
Twelve years have passed since Kuwaiti women got the right to participate in the political battle in Kuwait; this date, the 16th of May, coincides with the launching of one of the most important creative exhibitions that show a collection of Artistic work and Photographs representing “Women” in order to encourage them to obtain their full rights as well as a support and solidarity with the abolition of Article 153 of the Kuwaiti Penal Code, which allows men to get away with killing their  mothers, daughters, sisters and wives if they suspect them of sexual impropriety with a light punishment of a prison sentence     for a period not exceeding three years or a fine of 15 KD  or one of these penalties, and this is contrary to the principles of Islamic law.

Dr. Al-Anoud Al-Sharikh, Sheikha Al-Nafisi, Lulu Al-Sabah, Amira Behbehani and Sundus Hussain are the organizers of this exhibition and they are the ones who initiated this idea to demand the cancellation of this article and its negative consequences on human rights in general and women’s rights in particular.

The exhibition will last for a week in the hall of “The Hub” Gallery located on the Arabian Gulf Street – Sharq. It will include paintings, jewelry and sculptures created by a group of young Kuwaiti and Arab artists to promote this awareness campaign in all segments of Kuwaiti society in the hope of achieving justice and equality between men and women and the exclusion of violence in any way. Read more about campaign

Abolish Article 153 will host its 4th Art Exhibition at the HUB Gallery in Kuwait. The exhibition will include more then 50 artworks in various media by Kuwaiti and Middle Eastern artists.

Artists: Abdulla Al Awadhi, Abdulla Al Saab, Alina Amer, Amani Althuwaini, Amira Behbehani, Afsoon, Alexandra Zambom*, Azza Al Sherif, Eilidh Middleton, Emma Harake, Fadel Al Abbar, Farah Salem, Fatma Abodoma, Ghada Khunji, Hamad Al Saab, Ibrahim Ismail, Jad El Khoury, Jamal AlYousef, Maher Kuraitem, Manal Al Majed, Maryam Hosseinnia, Mohammed Al Kouh, Neda Dana-Haeri, Norma I. Figueroa, Ricardas Blazukas, Sara AbuMrad, Sara Marwa, Shereen Audi, Shurooq Amin, Sumaya Abdul Ghani, Tagreed Al Baghshi, Thuraya Al Baqsami, Wafaa Al Husaini, Waleed Shalaan, Warda Al Kandari, Zahra Al Mahdi, Zeinab Qabazard, Ziyad Al Arfaj and AUK Graphic Design Students.

All artworks shown at the exhibition were created for the purpose of this exhibition.
Fifty percent of the proceeds from the sale will benefit the campaign.Continue Reading..

17
Mag

Calixto Ramirez. Cuatro pasos | Milano

MAAB Gallery è lieta di presentare Cuatro pasos | milano, prima personale milanese di Calixto Ramirez (Reynosa, 1980).
L’esposizione, realizzata appositamente per gli spazi di MAAB Gallery, costituisce la terza tappa del progetto Cuatro pasos, intrapreso nel 2016 con una mostra presso il Museo del Novecento di Castel Sant’Elmo a Napoli.
Il titolo della mostra allude a uno dei rituali fondamentali del lavoro di Ramirez, ossia le lunghe passeggiate volte all’esplorazione delle vie della città, alla scoperta di suoni, profumi ma anche di persone, architetture e storia locale. Per l’artista il legame tra l’opera d’arte e lo spazio che la accoglie è infatti imprescindibile.
Essendo giunto a Milano verso la fine del periodo di carnevale, Ramirez ha trovato la città ricoperta da coriandoli, che da lì a poco sono divenuti oggetto della sua indagine artistica.
Nelle serie Tra il dialogo e la resistenza, presentata presso la MAAB Gallery, il legame con la città si scorge nella rivisitazione della monumentalità meneghina, affrontata partendo da uno sguardo orientato verso il basso, la strada appunto, alla ricerca di nuove forma di bellezza. Nelle tredici fotografie in mostra, i coriandoli si mischiano agli eleganti mosaici delle architetture storiche oppure compaiono sulle grate e i chiusini delle vie cittadine, generando una nuova e discreta lettura del tessuto urbano. A chiudere la mostra il video Una giornata nuvolosa in cui i coriandoli, posati su una ragnatela quasi invisibile, resistendo alla forza del vento, si mantengono in vibrazione costante.

La mostra è accompagnata da un catalogo (italiano e inglese) con testo critico di Giuseppe Virelli.

Biografia
Calixto Ramírez Correa è nato il 24 marzo 1980 nella città di confine di Reynosa (Tamaulipas, Messico). Dal 2004 ha studiato arti visive alla Scuola Nazionale di Pittura, Scultura e Incisione Le Esmeralda, dove si è laureato nel 2008, ottenendo uno scambio con la Facolta di Arti dell’Università Nazionale della Colombia nel 2007. Nel 2009 ha studiato con il M° Jannis Kounellis. Ha tenuto mostre personali in Messico, Italia, Stati Uniti, Austria, Croazia e Francia. Ha partecipato a collettive in Messico – tra cui una mostra tenutati presso il Palacio de Bellas Artes –, in Argentina, Austria, Belgio, Canada, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Italia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Uruguay.

Calixto Ramirez. Cuatro pasos | Milano
INAUGURAZIONE: GIOVEDÌ 25 MAGGIO 2017 ORE 18
dal 26 maggio al 21 luglio 2017
dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 18 – sabato su appuntamento

MAAB Gallery
via Nerino 3
20123 Milano