Camera d’Arte

27
Apr

Francesco Ardini. Stige

FRANCESCO ARDINI
STIGE

28 APRILE – 4 LUGLIO 2015
INAUGURAZIONE MARTEDÌ 28 APRILE, ORE 19:00 – 21:30

FEDERICA SCHIAVO GALLERY
PIAZZA DI MONTEVECCHIO 16 ROMA

Federica Schiavo Gallery è lieta di presentare Stige, la prima mostra personale di Francesco Ardini in galleria.

“Ho guardato il suo manto bianco scorrere sulle rive di piana e l’ho plasmato.
Ho avvertito la sua voce, una melodia lenta, eterna. Silenziosa, come il tempo.
Il suo canto, mi ha incantato”.

Una copiosa questione metamorfica e mitologica ha da sempre accompagnato l’opera di Francesco Ardini che, per la sua prima personale romana, assume i connotati di una riconsiderazione sull’origine del proprio fare. Decisamente più asciutto e sintetico rispetto ai primi progetti, Stige si elabora nell’immaginario dell’artista come un situazionismo prima topografico e poi formale, sviscerato da una lunga meditazione intorno al proprio luogo di lavoro. Nove e Bassano del Grappa sorgono in una piccola regione del nord est, attraversate dal corso del fiume Medoacus, chiamato così dagli antichi – oggi Brenta – sulle cui rive, verso i primi del Seicento, si riunì una comunità con lo scopo di lavorare l’argilla per la Repubblica veneziana. Il linguaggio dell’artista è caratterizzato dal forte legame con quella tradizione, memoria di una cultura antica, universo imponente rimasto fermo, immobile, a cui l’artista volge il proprio inchino per erigere i suoi monumenti funerei.

I Manufatti Fossili che occupano la prima sala espositiva, sono masse piene, corpi in gesso agglomerati in forme, impilate e poi sezionate. Il gesto necroscopico svela, oltreché la sagoma interna degli stampi, la volontà di Ardini di trasformare ciò che rimane di un manufatto archeologico, come rilievi portati alla deriva, dalla corrente. Questa progressione registra un approccio entropico verso la materia, la ceramica ora resta un lontanissimo ricordo, abbandonata quasi completamente, per accogliere la forma scultorea come solo svago alla complessità creativa. La mutazione insorge, portando a condividere nella volumetria, aspetti del figurato quanto del suo stesso confine.Continue Reading..

27
Apr

Sophie Ko Chkheidze. Silva imaginum

Renata Fabbri è lieta di annunciare la mostra Silva imaginum di Sophie Ko Chkheidze (Tiblisi, Georgia – 1981) a cura di Federico Ferrari. L’artista georgiana, già da alcuni anni trasferitasi stabilmente in Italia, presenta una serie di lavori eterogenei nei materiali e nei supporti ma facenti parte di un unico percorso simbolico e allegorico teso ad indagare l’enigma dell’immagine: la sua genesi, la sua fragile esistenza, la sua morte e la sua resurrezione metamorfica.

Nella prima sala, ad alcuni grandi pannelli neri, che si ergono come vetrate gotiche contenenti cenere di immagini, risponde un piccolo quadro azzurro di pigmento puro (delle dimensioni esatte della Annunziata di Palermo di Antonello da Messina), posto all’altezza degli occhi. Poco più in là, quasi invisibile e a margine, un “affresco” fatto di terra ridà un equilibrio e una radice a questo dialogo e duello metafisico tra la cenere e il colore. Segue una seconda sala nella quale, posti sui quattro punti cardinali, si stagliano piccoli frammenti di resti incombusti: frammenti di immagini che, del tutto incomprensibilmente e imprevedibilmente, sono stati salvati dalla furia del fuoco. Metafore di “quel che resta” all’interno di una società spettacolare nella quale le immagini vengono bruciate a velocità impressionante, rendendo obsoleta ogni forma ed ogni “immaginazione” nel giro di pochi anni, se non mesi.

Al piano inferiore della galleria, un’altra serie di resti incombusti, dal titolo Waldgaenger (omaggio e richiamo all’opera di Ernst Jünger e alla sua figura del “ribelle” che si dà alla macchia per resistere alla furia distruttrice della civiltà nichilista), sembra indicare una possibilità di salvezza o, quanto meno, di resistenza, punteggiando la via verso un grande pannello di pigmento rosa, in cui crolli e movimenti del colore sembrano mostrare come le forme, ben al di là di ogni volontà e intenzione (comprese quelle dell’artista), non smettano di apparire anche quando tutto sembra perduto.Continue Reading..

27
Apr

The Fontana I love

Una selezione di opere in ceramica e gesso prodotte dall’artista tra il 1929 e il 1968. Tra i lavori in mostra Drago, due Crocefissi e una Madonna con bambino e putti, Piatto con profilo di donna, Piatto Nucleare, Guerrieri, una Corrida e un Concetto Spaziale.

“The Fontana I Love” è il titolo dalla mostra dedicata alle opere in ceramica e gesso di, uno dei più grandi artisti italiani del ‘900 che la Galleria Tonelli e Studio la Città propongono al pubblico internazionale. In occasione di Expo 2015.
La mostra fa parte del progetto espositivo ed editoriale Arte Milano che vede riunita l’attività di cinque gallerie e di due fondazioni milanesi, tutte attive a livello internazionale nel campo dell’arte contemporanea. I sette partecipanti sono: Galleria Blu, Galleria Lorenzelli Arte, Galleria Milano, Galleria Tonelli/Studio la Città, Studio Visconti, Fondazione Marconi e Fondazione Mudima.
L’iniziativa si ispira all’omonima rivista nata a Milano il primo maggio 1972, anche allora proposta ed auto-finanziata da sette gallerie milanesi, che auspicava di diventare una piattaforma di discussione sulle tematiche e sugli svolgimenti coevi della scena artistica milanese e internazionale. La pubblicazione Arte Milano, oggi promossa e distribuita gratuitamente in Italia e all’estero, diffonde l’idea di una città attiva nella promozione culturale e sintonizzata, anche attraverso il lavoro delle gallerie e delle fondazioni, sui più recenti sviluppi dell’arte contemporanea, oltre che sulla storia e sugli artisti ormai consolidati e rinomati in tutto il mondo che hanno fatto di Milano un luogo nevralgico dell’arte d’oggi.

In questo filone si inserisce la mostra promossa dalla Galleria Tonelli e da Studio la Città di Verona che hanno deciso di presentare Lucio Fontana: “una figura genetica e, fuor di retorica, epocale” -così definito dai critici Castagnoli, d’Amico e Gualdoni– un riferimento assoluto per la vita artistica e culturale della città di Milano dal secondo dopoguerra. La produzione artistica di Fontana dedicata alla ceramica ha suscitato negli ultimi decenni un crescente interesse.Continue Reading..

27
Apr

I Martedì Critici – FRANCO PURINI

I Martedì Critici
a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

FRANCO PURINI

martedì 28 aprile 2015, ore 18.00
MAXXI B.A.S.E. | Sala Graziella Lonardi Buontempo

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

Ospite del terzo incontro al MAXXI è Franco Purini (Isola del Liri, 1941).

Celebre architetto italiano, esponente del neorazionalismo e protagonista della cosiddetta “architettura disegnata”, Franco Purini ha influenzato fin dagli anni Settanta la cultura architettonica internazionale, grazie al suo contributo progettuale e teorico. I suoi progetti sono ricchi di suggestioni che rimandano alle architetture visionarie di Giovan Battista Piranesi, alle atmosfere metafisiche, al razionalismo e alla tradizione classica. A Roma Purini frequenta l’ambiente degli artisti Achille Perilli, Lorenzo Taiuti e Franco Libertucci e dal 1966 ha aperto uno studio con Laura Thermes, con cui ha realizzato numerosi progetti, tra cui la Casa del farmacista (1980), tre piazze (1982) e Casa Pirrello (1990) a Gibellina. Laureato nel 1971 a Roma con Ludovico Quaroni, Purini ha lavorato negli anni della formazione insieme a Maurizio Sacripanti e a Vittorio Gregotti, collaborando con quest’ultimo ad alcuni grandi progetti, come il quartiere Zen a Palermo (1970) e l’Università della Calabria ad Arcavacata, Cosenza (1973).Continue Reading..

20
Apr

Photofestival Milano 2015

Dire, Fare, Mangiare. Nona edizione. Oltre un centinaio di sedi tra gallerie d’arte, musei e palazzi storici di Milano ospitano esposizioni e lectio magistrali con fotografi affermati. Dal reportage (30 mostre) alla ricerca (26), dal ritratto e figura (14) all’architettura (12) allo still life (10) fino al paesaggio (8).

Inaugura il 20 aprile 2015 la nona edizione di PHOTOFESTIVAL Milano, la grande manifestazione promossa da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging che rappresenta l’appuntamento annuale più importante di Milano con la fotografia d’autore e ne ribadisce il ruolo di capitale della fotografia italiana.

Photofestival 2015 sarà un’ulteriore prova della dinamicità del mondo fotografico milanese. In quest’anno di grande visibilità per la Città di Milano, la rassegna si svolgerà in due periodi – dal 20 aprile al 20 giugno e dal 15 settembre al 31 ottobre – anziché nel solo consueto periodo primaverile, per coprire tutto l’arco temporale di Expo 2015 (1 maggio – 31 ottobre) e concludersi con Photoshow, la manifestazione di AIF dedicata al mondo Imaging (Milano, Superstudio Più, 23-25 ottobre 2015), portando così la Fotografia a un pubblico più ampio e internazionale. Continue Reading..