Camera d’Arte

19
Mag

Daniel Gonzalez. Super Reality

Ispirato dai ricordi della nonna italiana che trasformava barattoli di pomodori in portafiori, l’artista realizza sculture in paillettes cucite a mano. Mostra realizzata in collaborazione con Alessandro Cucchi.

La Galleria Valentina Bonomo è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra “Super Reality” dell’artista argentino Daniel González (Buenos Aires, 1963) martedì 19 maggio 2015 dalle ore 18 alle ore 21 in via del Portico d’Ottavia 13, realizzata in collaborazione con Alessandro Cucchi.

“Super Reality” è una realtà dove pensieri, sogni, desideri, sentimenti e ogni sorta di possibilità si incontrano per riconfigurare i nostri temi esistenziali. E’ l’every day con effetti speciali, creati dalle nostre esperienze quotidiane, come nelle opere banner paintings in paillettes cucite a mano: per chi considera l’amore un viaggio da ridefinire (Terror of Love Adventure) o chi lo riporta al livello assoluto (Love Song), chi scrive a Dio come se fosse un gruppo pop-rock (Letter to God) o ancora quando una macchia organica diventa un monumento (Organic Midnight Splash Monument).

Continue Reading..

19
Mag

Gerald Bruneau. Andy Warhol’s dust

Il sottile filo di scambio di esperienze creative e di vita che unisce il fotografo ‘ritrattista’ Bruneau e il padre della Pop Art per la prima volta viene raccontato nella mostra fotografica ‘Andy Warhol’s dust’.
a cura di Agnieszka Zakrzewicz

Giacomo Guidi é lieto di presentare Andy Warhol’s dust, mostra fotografica a cura di Agnieszka Zakrzewicz. Il sottile filo di scambio di esperienze creative e di vita che unisce il fotografo “ritrattista” Gerald Bruneau e il padre della Pop Art per la prima volta viene raccontato in una mostra fotografica “Andy Warhol’s dust” (La polvere di Andy Warhol) a cura di Agnieszka Zakrzewicz, nella galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea a Roma, dal 19 maggio al 30 agosto 2015.

Nella Hallway della galleria saranno esposte otto fotografie scattate nel periodo tra 1978 e 1988. Gerald per due anni (1978-80) ha fatto “l’operaio” della Factory di Andy Warhol, e di questo periodo provengono due scatti del “maestro” mentre dipinge da solo. Nel 1982 Bruneau tornò da Warhol per fotografarlo. I suoi ritratti hanno la magia del realismo pittorico dei dagherrotipi degli anni Quaranta del 1800, che ritraevano gli uomini in un atteggiamento di sicurezza e dignità che derivava loro dal raggiunto status sociale: Andrew Warhola (il suo nome originale) seduto sulla sedia, serio e solenne. Un’inquadratura che ne mostra la figura intera in una sequenza psichedelica. Un ritratto quadruplo a mezzo primo piano, virato in blu, che richiama il “Self Portrait“ del 1963. Un campo totale dove in una grande stanza buia la faccia chiara e il parrucchino grigio del soggetto fotografato diventano un forte contrappunto. In queste tre opere il ritrattista francese è riuscito a catturare l’aura di Andy Warhol per la quale così tanti volevano sempre pagare molto.Continue Reading..

18
Mag

ANISH KAPOOR. Descension

ANISH KAPOOR
Descension

Inaugurazione: sabato 2 maggio 2015, Via del Castello 11, ore 18-24
Fino al 05.09.2015, da lunedì a sabato 10-13 / 14-19

Riconosciuto a livello mondiale come uno tra i più significativi artisti contemporanei Anish Kapoor torna ad esporre in Italia con la mostra Descension, un progetto espositivo appositamente conce-pito per gli spazi del cinema teatro di Galleria Continua di San Gimignano. Cuore della mostra è l’installazione posta in platea, Descension, che dà anche il titolo alla personale.
Anish Kapoor si inserisce a pieno titolo in quella genealogia di artisti che sviluppano interrogativi alchemici e agiscono anche attraverso concetti paradossali realizzando opere che ci spingono oltre l’apparire alla ricerca dell’essere, facendoci riflettere sullo stato latente della potenza della materia stessa, dell’energia in essa contenuta e per questo metafora dell’intero universo.
A caratterizzare l’opera di Kapoor sono l’infinita capacità di reinvenzione del linguaggio artistico, nella sua dimensione monumentale come anche in quella più intima. I temi della sua ricerca, che è anche e in primo luogo ricerca filosofica, sono centrati sull’uomo e sulla consapevolezza di sé, sulla mente e l’esperienza delle cose che la circondano, sull’universalità di tempo e spazio, dalle prime opere fino alle più recenti e monumentali installazioni in musei e spazi pubblici.
L’opera di Kapoor ridefinisce e amplia il concetto di scultura nell’arte. La sua poetica implode e al contempo intensifica ed approfondisce le relazioni binarie, le energie opposte, le antitesi che costituiscono il mondo visibile. Luce ed ombra, negativo e positivo, maschile e femminile, materiale ed immateriale, interno ed esterno, concavo e convesso, lucido ed opaco, liscio e ruvido, naturale ed artificiale, rigido e morbido, solido e liquido, attivo e inerte, ordine e disordine, pieno e vuoto non sono che alcune delle polarità che l’opera di Kapoor è capace di rappresentare suscitando straordinario incanto. A proposito della relazione tra pieno e vuoto l’artista afferma: “Ho sempre pensato al vuoto come a uno spazio transitorio. E tutto ciò ha molto a che fare con il tempo. Sono sempre stato interessato al momento creativo in cui ogni cosa è possibile e niente è ancora accaduto. Il vuoto è quel momento di tempo che precede la creazione, in cui tutto è possibile”.Continue Reading..

18
Mag

Fabrizio Plessi. Digital wall

L’installazione è costituita veri e propri muri digitali. Gli schermi sono montati come grandi mosaici e rimandano filmati appartenenti alla sua cifra espressiva più tipica, legata ai temi dell’acqua, del fuoco, della lava.

La sede di Banca Generali Private Banking, in Piazza Sant’Alessandro 4 a Milano, ospita dal 21 maggio al 30 settembre 2015 una mostra che segna un’importante evoluzione stilistica nel lavoro di Fabrizio Plessi (Reggio Emilia, 1940), tra i più conosciuti e apprezzati artisti italiani a livello internazionale.

Per la prima volta nella sua lunga carriera, l’artista reggiano, ma veneziano d’adozione, rompe gli schemi che hanno finora caratterizzato la sua opera, presentando in anteprima assoluta Digital wall.
Le opere di Plessi occuperanno interamente gli spazi della banca milanese, attraverso l’installazione di veri e propri muri digitali. Come lampi trasferiti in verticale sul muro, gli schermi (100x60x4 cm ciascuno) saranno montati come grandi mosaici e rimanderanno filmati appartenenti alla sua cifra espressiva più tipica, legata ai temi dell’acqua, del fuoco, della lava.
Questi due elementi, apparentemente opposti e contrari, convivono attraverso l’uso alchemico del medium digitale del video che dà vita a un gioco di rimandi e di metafore, in grado di innescare visioni pittoriche di grande suggestione.
La novità di Digital wall risiede nello spogliare totalmente gli schermi da ogni supporto, liberandoli da ogni struttura e togliendoli, di fatto, da ogni teatralità che ha contraddistinto, finora ogni lavoro di Fabrizio Plessi.
Digital wall è anche l’esempio di come l’immaginario Plessi, attraverso la magia delle nuove tecnologie, rimanga strettamente legato alla contemporaneità e ai suoi argomenti più attuali.

“L’impegno per l’arte, nella ricerca di nuove idee e riflessioni culturali da offrire alla gente, è una colonna portante e distintiva nell’universo di iniziative sociali di Banca Generali”- dichiara Piermario Motta, Amministratore Delegato di Banca Generali –“Siamo felici ed onorati di ospitare nella nostra sede di Piazza Sant’Alessandro un artista di fama mondiale come Fabrizio Plessi capace di emozionare con la sua incredibile poetica che sposa l’high-tech all’essenza materica degli elementi. La scelta dell’artista di rappresentare l’evoluzione di una creatività all’avanguardia nel digitale insieme a noi, negli spazi dei nostri uffici, riflette la comune attenzione per l’innovazione e la sensibilità per una cultura della tecnologia che ci caratterizza”.

Accompagna la mostra un catalogo Peruzzo Editore, con testo critico di Philippe Daverio.Continue Reading..

18
Mag

PER_FORMARE UNA COLLEZIONE #4

PER_FORMARE UNA COLLEZIONE #4
A cura di Alessandro Rabottini ed Eugenio Viola
Opening: 22 maggio, ore 19.00
dal 23 maggio 2015 – in progress
Secondo piano e spazi vari

Il quarto capitolo del progetto Per_formare una collezione (avviato dal museo MADRE nel 2013) prende corpo sull’intero secondo piano del museo e in altri spazi dell’edificio (con la costituzione, tra l’altro, del primo nucleo della sezione video della collezione e l’ampliamento della sezione di sculture all’aperto), per approfondire la riflessione sullo sviluppo e l’articolazione di una collezione museale oggi. L’attenzione non è posta su un gruppo o periodo storico specifici, quanto su artisti, opere, documenti che permettano, nel loro complesso, di ricostruire la storia e lo scenario delle avanguardie artistiche a Napoli e in Campania, storici crocevia negli ultimi cinquant’anni delle ricerche artistiche più autorevoli e sperimentali, e di fornire una prospettiva sul presente, dotando il museo di una collezione al contempo radicata sul proprio territorio e attenta alle dinamiche della ricerca italiana e internazionale, e favorendo un incontro fra linguaggi, media e artisti di generazioni, formazioni e provenienze diverse. In questo quarto capitolo saranno presentaste più di cento opere di più di sessanta artisti. Il progetto di ampliamento della collezione museale del MADRE continuerà a partire dall’autunno del 2015.

Informazioni
lunedì-venerdì, 09.00 – 18.00; sabato, 09.00 – 14.00
081 193 13 016 / www.madrenapoli.it
Email: info@madrenapoli.it

Orari di apertura
Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato: 10.00 – 19.30
Domenica: 10.00 – 20.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Chiuso il Martedì

Immagine: Joseph Beuys, La Rivoluzione siamo noi, 1971.
Collezione privata, Napoli.
In comodato a Madre – Museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli