Camera d’Arte

10
Giu

CENTRALE FOTOGRAFIA. IN ITALIA

CENTRALE FOTOGRAFIA
“IN ITALIA” settima edizione

Rassegna dedicata alla fotografia e all’arte contemporanea
CONFERENZE / INCONTRI / TAVOLE ROTONDE

FANO 11 / 12 / 13 / 14 GIUGNO 2015
ROCCA MALATESTIANA

Dal 11 al 14 giugno 2015 a Fano l’immagine fotografica torna ad essere protagonista con la VII edizione di Centrale Fotografia, rassegna annuale di eventi a tema sulla fotografia e l’arte contemporanea, a cura di Luca Panaro e Marcello Sparaventi.
La rassegna è organizzata dall’Associazione Culturale Centrale Fotografia, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano, con la compartecipazione del Consiglio Regionale Assemblea Legislativa delle Marche e con il contributo di Caffè Centrale, Omnia Comunicazione / Nautilus, Hotel de La Ville / Ristorante la Liscia Da Ori / Work in progress.Continue Reading..

10
Giu

Julia Krahn

PROROGATA al 27 settembre 2015

Dal 10 giugno al 30 agosto 2015, il Museo Diocesano di Milano, nell’ambito di MuDi Contemporanea, ospita la personale di Julia Krahn.
L’esposizione presenta una serie di opere, fotografie, video, scultura e performance, che appartengono al ciclo di lavori sviluppati attorno al tema sacro dell’Ultima Cena, cui l’artista tedesca si dedica fin dal 2010 e che contengono accenni al simbolismo cristiano, a gesti liturgici e a riferimenti alla storia dell’arte.
La rassegna ruota attorno alla figura del piccione, e al suo processo di metamorfosi in colomba. Il piccione è stato scelto come simbolo sacro biblico che nell’Antico Testamento, al pari della colomba, si ergeva come messaggero divino.
Fulcro dell’esposizione sarà il video Taube, in cui una colomba bianca, fotogramma dopo fotogramma, viene macchiata da gocce di liquido rosso sangue che cadono dall’alto, fino a ricoprirla completamente. Il filmato è accompagnato da tracce musicali della Passione Secondo Matteo BWV 244 di J.S.Bach.

“Hanno detto che era una colomba, ma forse era un piccione – scrive Luca Doninelli nel suo testo in catalogo. Si dice che le colombe sono animali più spirituali, ma quando poi quell’uomo – Gesù Cristo – fu catturato si accorsero con raccapriccio che la sua veste era tutta bagnata di sangue. In quel momento non c’era molto di spirituale nel suo aspetto. C’era molto dolore, questo sì, ma il dolore appartiene alla carne. L’anima stessa, nel dolore, sente di essere attaccata alla carne”.Continue Reading..

10
Giu

Fotografia Futurista

La mostra, articolata in 4 sezioni – dalla distruzione della mimesi come illusione naturalista, alle ricerche innovatrici degli anni ’20 e ’30 -, indaga, attraverso l’arco di mezzo secolo, il modo in cui i futuristi si sono impossessati del linguaggio fotografico per fissare l’invisibile della pulsione vitale e per trascrivere la realta’ come creazione e divenire.

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a cura di Giovanni Lista

In occasione del suo venticinquesimo anniversario, la Galleria Carla Sozzani presenta dal 10 giugno al 1° novembre 2015 la mostra «Fotografia Futurista» a cura di Giovanni Lista. Oltre cento fotografie originali provenienti da collezioni private e da fondi storici nazionali come i Fratelli Alinari, il Museo del Cinema e di Fotografia di Torino, il Museo Archivio di fotografia Storica di Roma e gli archivi del MART di Trento e Rovereto.

La mostra indaga, attraverso l’arco di mezzo secolo, il modo in cui i futuristi si sono impossessati del linguaggio fotografico per fissare l’invisibile della pulsione vitale e per trascrivere la realtà come creazione e divenire.

Articolata in quattro sezioni, dalla distruzione della mimesi come illusione naturalista, alle ricerche innovatrici degli anni Venti-Trenta, «Fotografia Futurista» comprende il fotodinamismo formalizzato dei fratelli Bragaglia, gli autoritratti di Depero, i fotomontaggi di Tato, fino alle foto-perfomance, in sintonia con le migliori avanguardie europee, contestatarie e rivoluzionarie, libertarie ed eccentriche, iperboliche e irrecuperabili per i canoni della società borghese.Continue Reading..

09
Giu

Roberta Segata. L’odore delle ossa

RB Contemporary presenta dal 12 giugno al 10 luglio 2015 in Foro Buonaparte 46 a Milano, L’ODORE DELLE OSSA, l’ultimo progetto dell’artista ROBERTA SEGATA.

La mostra proporrà un cortometraggio – realizzato con la coproduzione della galleria RBcontemporary, Bolzano Danza, il Comune e il Centro Arte Contemporanea di Cavalese, Trentino da Vivere – e una serie fotografica. L’esposizione raccoglierà anche una piccola antologia delle opere fotografiche dell’artista.

L’11 giugno, serata di inaugrazione, vedrà Roberta Segata, insieme agli artisiti con i quali ha collaborato, parlare del suo ultimo progetto in un momento di condivisione e scambio con il pubblico. L’odore delle ossa nasce come naturale sviluppo di una tematica che ha coinvolto/travolto l’artista negli ultimi anni della sua vita e del suo lavoro.
Roberta, attenta all’ascolto dei cambiamenti vissuti, ma che accomunano qualunque essere umano di fronte a vere difficoltà di natura personale, sociale, famigliare, salutare e dettate da fattori esterni e quindi non controllabili, ha esaminato in più serie fotografiche il concetto di mutamento attraverso il tempo, la malattia e la maturazione.

L’odore delle ossa, a differenza dei precedenti lavori di natura prettamente fotografica, è composto da un cortometraggio realizzato con la collaborazione degli artisti Andrea Pregl e Fanny Oliva. Ritratto nella terra d’origine di Roberta Segata il lavoro vede come prima protagonista la natura incontaminata della Valle di Fiemme e zone limitrofe insieme alla figura umana in quello che può essere definito un vero e proprio viaggio . Oltre la siepe, la serie fotografica che accompagna il cortometraggio, rappresenta invece il lavoro da cui tutto si è sviluppato, il primo capitolo dedicato alla “malattia” e ai “cambiamenti”.Continue Reading..

09
Giu

Michelangelo Consani. Le Cose Potrebbero Cambiare

Michelangelo Consani
Le Cose Potrebbero Cambiare

curated by Matteo Lucchetti

Inaugurazione 11 Giugno, 2015 / Opening June 11, 2015
11 Giugno – 31 Luglio, 2015 / June 11 – July 31, 2015

La Prometeogallery di Ida Pisani è lieta di presentare “Le cose potrebbero cambiare”, la prima personale di Michelangelo Consani presso i suoi spazi di Via Ventura, a cura di Matteo Lucchetti. La mostra si sviluppa sull’intreccio di una serie di ricerche recenti dell’artista, il quale, a partire dalla ricontestualizzazione di alcune opere esistenti, presenta una serie di nuove produzioni che portano i temi della decrescita e del nucleare in un dialogo fatto di rimandi continui all’immaginario collettivo e alle molte contro-narrazioni che lo contraddicono.

Il Giappone si rivela ancora una volta un caso studio preferenziale nella costruzione di scenari futuri, frutto della comprensione di tutte le tragiche cadute della modernità e della critica serrata ad una cieca visione ottimista sul concetto di progresso. Dalla grande locandina cinematografica fatta eseguire a Saigon raffigurante Godzilla, il mostro icona del post Hiroshima e Nagasaki, al video dei maiali abbandonati a Fukushima, passando per i monocromi fatti di alghe nori contaminate su tavola, il Paese del Sol Levante è tanto un tramonto dell’umanità dal quale apprendere, quanto un moto perpetuo di resilienza che sposta continuamente i limiti dell’accettabile. Sullo sfondo emerge la questione ambientale come territorio politico, nel quale i percorsi di sostenibilità diventano pratiche di resistenza quotidiana, mentre i modelli esistenti rimangono ancorati ad insostenibili equilibri figli della guerra fredda e delle sue logiche.Continue Reading..