Camera d’Arte

24
Giu

ANIMAE LUX. Tina Sgrò

ANIMAE LUX

OPERE di Tina Sgrò

A cura di Gabriella Damiani

GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA

SPAZIO PURGATORIO
Via Alfonso Giovine
Centro Storico
Ostuni

1 – 15 LUGLIO 2015

VERNISSAGE MERCOLEDI’ 1 LUGLIO 2015
ORE 19:30

Dopo diversi successi seguiti alla Targa d’Oro del Premio Arte Mondadori e dopo tanta strada percorsa nell’ambiente dell’arte contemporanea, l’artista calabrese Tina Sgrò torna ad esporre le sue opere presso la Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni che con la sua mostra “Animae Lux” inaugura quest’anno nuovamente lo Spazio Purgatorio.

Animae Lux è una mostra rappresentativa di tutto il lungo lavoro maturato in questi anni dell’artista; più di 15 opere di vari formati che portano prepotentemente l’attenzione del fruitore sulla forza della luce, sui suoi bagliori accecanti, sui chiari e oscuri ottenuti con un fare sapiente del pennello veloce; la luce che svela segreti e angoli bui, che regala un’anima a quel passato dolente, intriso di sentimenti ed emozioni.
La Luce, da sempre, protagonista assoluta delle opere di Tina Sgrò.Continue Reading..

24
Giu

METROPOLIS. Franco Fontana e Franco Donaggio

FRANCO FONTANA e FRANCO DONAGGIO
M E T R O P O L I S
MOSTRA FOTOGRAFICA
a cura di Sandra Benvenuti

inaugurazione sabato 20 giugno 2015 ore 19.00
in mostra dal 21 giugno al 30 agosto 2015

Metropolis è l’abbattimento dei confini, la dilatazione del pensiero, l’imponente gioco della visione.
Con la profonda consapevolezza che la città è molto più di come appare, Fontana e Donaggio indagano nei mille volti che la compongono svelandone quelli segreti. Seguendo il loro naturale desiderio di evasione, i due artisti ci conducono lungo un sentiero di libertà creativa, alla ricerca di nuovi linguaggi e profondità.
Definire Franco Fontana e Franco Donaggio due fotografi è certamente riduttivo. Potremmo piuttosto pensarli come ricercatori, o poeti, in perenne viaggio verso l’ignoto nella costante ricerca di scoperta. Entrambi amano ridefinire l’essenza nascosta delle cose e Metropolis ne è l’esempio.
La composizione rigorosa, il colore pulito e preciso, come fosse inciso nella materia, Franco Fontana con il suo sguardo attento e curioso, focalizza l’attenzione su un microcosmo urbano, esaltandone il più piccolo dettaglio, e ci trasporta in un immaginario ideale dalle atmosfere rarefatte. Con elegante naturalezza, l’autore modifica il senso del tutto, catturandone l’anima; svela l’intima natura della materia che diviene custode di vita dove piccoli punti di colore trovano riparo, la segnaletica stradale un universo intriso di vite vissute, un tombino vigile ci indica la via. Franco Fontana con raffinata maestria libera le cose dalla loro ovvia funzione estetica per rivelare l’inatteso…

Se Fontana ci attrae con il particolare, Franco Donaggio dilatata la visione, libera lo spirito e spinge il limite verso un’apertura ampia, totale. La città è stretta per Donaggio e ne smantella i confini, con impeto creativo li oltrepassa, osserva un macrocosmo metropolitano popolato da cose e persone che fluttuano nel suo immaginifico palcoscenico. L’artista vede il precario equilibrio dell’uomo, ne avverte fragilità, paura, solitudine, e con onirica visione lo accompagna verso un mondo senza tempo per liberare i sogni al vento, dove il rumore si fa sussurro fino a divenire verbo….

Fontana e Donaggio, due artisti di fama internazionale e di diversa provenienza piegano la fotografia per costruire un mondo nuovo ricco di fascino e armonia. Due autori qui uniti nel confronto provocano emozioni che trovano un loro tempo di scoperta oltre il momento della visione, suscitando trascendenti sensazioni.
Sorge ora naturale la domanda… non è forse questo lo scopo dell’arte?

In mostra 30 fotografie a colori in grande e medio formato
Courtesy: Sabrina Raffaghello arte contemporanea, Milano – AmsterdamContinue Reading..

22
Giu

Giovanni Albanese. Tartarughe felici

L’istallazione, molto articolata e di grande impatto visivo, prevede la possibilità di pedalare per accendere le lampadine del cuore, un’eventuale alternativa alla corrente elettrica.
La galleria PIOMONTI arte contemporanea è lieta di presentare la mostra “Tartarughe felici” di Giovanni Albanese, inaugurando il 22 giugno 2015, giorno del 60° compleanno dell’artista.

Nato dal desiderio di sviluppare un progetto specificatamente legato allo spazio espositivo, il lavoro si pone in dialogo con la piazza antistante la galleria e in particolare con la famosa Fontana delle tartarughe.

Giovanni Albanese invade lo spazio con la luce caratteristica della sua ricerca che, per l’occasione, segna il lento passo di ventidue tartarughe. Accanto a queste, un grande “Mezzocuore a dinamo” e una bicicletta. L’istallazione, molto articolata e di grande impatto visivo, prevede la possibilità di pedalare proprio per accendere le lampadine del cuore, un’eventuale alternativa alla corrente elettrica che consente un contatto diretto col pubblico che, così, diventa parte integrante del lavoro.

Nel suo scritto in catalogo, Gianluca Marziani afferma: “Giovanni Albanese modula la luce con ancestrale magia, in bilico tra la memoria genetica dell’immagine (la luce come origine della fotografia e poi del cinema)e l’uso pittorico del segno luminoso. Le sue perimetrazioni a basso voltaggio disegnano le forme di un immaginario poetico che cuce il reale al fantastico, dando alla scultura le giuste ibridazioni tra uso e riuso”.

Inaugurazione: 22 giugno ore 18

Galleria Pio Monti
piazza Mattei, 18 Roma
Lun: dalle 15 alle 20 / dal Mart. al Sab. dalle 11 alle 20
ingresso libero

GIOVANNI ALBANESE
dal 22 giugno al 31 luglio 2015
lun 15/20, mar-sab 11-20
06 68210744

 

22
Giu

Exposed Project. Mostra – laboratorio sulle trasformazioni della città

Exposed Project. Mostra-laboratorio sulle trasformazioni della città

dal 25 giugno al 20 settembre 2015
c/o Forma Meravigli, Via Meravigli 5, Milano

(English version below)

Inaugurazione 24 giugno h 18.30

Dal 25 giugno al 20 settembre 2015, Forma Meravigli ospiterà sei progetti realizzati da Exposed Project e un fitto programma di oltre quindici tra incontri, eventi esterni, presentazioni e dibattiti che confermano la vocazione al dialogo e alla ricerca del nuovo spazio di via Meravigli.

L’allestimento si articolerà in una sorta di laboratorio permanente, aperto a diverse discipline e animato anche dal pubblico che sarà chiamato a interagire e a condividere la propria esperienza attraverso laboratori e performance.

Forma Meravigli è un’iniziativa di Fondazione Forma per la Fotografia in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e Contrasto.

Il progetto è realizzato in collaborazione con Careof nell’ambito di FDV Residency Program, che dal 2013 ha supportato lo sviluppo del laboratorio di ricerca e condiviso la progettualità attraverso talk, laboratori, progetti espositivi.

Per maggiori informazioni:

www.exposedproject.net
www.formafoto.it

info@exposedproject.net

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22
Giu

Atlanti – Luigi Ghirri, Olivo Barbieri, Francesco Jodice

Inaugura il 24 giugno alla Galleria Bianconi la mostra “Atlanti – Luigi Ghirri, Olivo Barbieri, Francesco Jodice”, una produzione della galleria pensata appositamente per Expo 2015.

Curata da Walter Guadagnini, la mostra riunisce – fino all’8 settembre – tre maestri della fotografia italiana ed europea, appartenenti a tre generazioni diverse, accomunati dalla riflessione sui temi dell’immagine riprodotta e della fotografia come innesco al viaggio intellettuale e poetico, prima ancora che fisico. In mostra verrà esposto, per la prima volta da molti anni, l’intero corpus di una delle opere-chiave della fotografia degli anni Settanta, “Atlante” di Luigi Ghirri del 1973; venti immagini – provenienti da una prestigiosa collezione privata – che rappresentano un giro del mondo fatto attraverso la macchina fotografica e le pagine di un atlante, con straordinaria lucidità mentale e sensibilità poetica. A proposito del suo rapporto con gli album di famiglia e con gli atlanti, lo stesso autore ha scritto :”Questi due libri, così diffusi, così apparentemente scontati, contenevano le categorie del mondo e lo rappresentavano come io lo intendevo. L’interno e l’esterno, il mio luogo e la mia storia, i luoghi e la storia del mondo”.

A partire da queste immagini e da queste riflessioni, si dipanano sulle pareti della galleria le opere di Olivo Barbieri, tratte da una delle sue prime serie, i “Flippers”, realizzata nel 1977/78. Anche in questo caso, l’immagine popolare, banale e apparentemente consumata dall’uso, si trasforma, grazie allo sguardo del fotografo, in un sorprendente universo di forme e colori, di memorie individuali e collettive, di figure che costringono a riflettere sul nostro rapporto con le immagini e con le cose. Riferendosi ai “Flippers”, Barbieri sottolinea :”Attraverso quegli oggetti e le immagini che li animavano è possibile ridisegnare la storia del secolo passato, c’è tutto l’immaginario della modernità, dai cow boy alla fantascienza, dai dinosauri ai Beatles, dalle pin up ai clown, dal deserto alla città tentacolare…”.Continue Reading..