Camera d’Arte

20
Set

Alicja Kwade. Monologue from the 11th floor

For more than a decade the artist Alicja Kwade (b. 1979, Katowice/Poland) has probed questions of astrophysics and philosophy in her sculptural work. Employing simple means, she seeks to uncover several layers of reality: two branches stand in a corner. Various precious metals are stacked on the floor, like statistics blocks. Boulders and rocks flood into the exhibition space.

But can nature produce two identical branches? Is the metal’s value today the same as it was yesterday? Kwade does not intend to deceive the viewer. Rather, she wants to reveal the illusions to which he is constantly subjected. How could something be certain and predictable in a universe which is dynamic and changeable down to its tiniest particle? And yet our current economic system rests on the promise of absolute certainty.

Advertising and media cannot know the future. Instead they create phoney certitudes, subtly exploiting people’s fears for the future for their own gain. Dealing with these topics by artistic means, Alicja Kwade illuminates, by way of analogies, current consumerist thinking and present-day mental frailties.

A catalogue in German and English featuring an introduction by Katja Blomberg will be published with Verlag der Buchhandlung Walther König.

Image: Alicja Kwade, Theoretisches Gebilde I, 2015, copper, stones, 2015, 56 x 71 2/3 x 53 1/2 in, unique, photo: Roman März, The ekard collection, courtesy Alicja Kwade and KÖNIG GALERIE

Press Contact:
Laura Groschopp, presse@hausamwaldsee.de

Opening: Sat 19 September 2015

Haus am Waldsee
Argentinische Allee 30, Berlin
Tue – Sun 11am to 6pm

ALICJA KWADE
from 9 September 2015 to 22 November 2015

19
Set

Marisa Albanese. Doble Cel

Marisa Albanese | Doble Cel | 19 settembre – Casal Solleric, Palma de Mallorca / September 17, 2015

Ma come in vista della città arriveremo – un muro la cinge,
alto, e bello ai lati della città s’apre un porto,
ma stretta è l’entrata […].
(Odissea, VI, 262-264)

In occasione della Nit de l’Art 2015, la Fundació Palma Espai d’Art inaugurerà il progetto site specific Doble cel, di Marisa Albanese.

Doppio cielo è una riflessione muta, intima, su di un tema che da decenni occupa le nostre cronache. L’immagine è quella di un albero speculare, che trasforma le proprie radici in rami e occupa lo spazio orizzontalmente, e se la fronda evoca la volta celeste, la doppia fronda evoca due cieli che fronteggiandosi lasciano pensare a popoli che guardano cieli simili ma divisi.

Le fronde dell’albero sono le linee della vita che si stagliano nel cielo sotto il quale la sorte ci ha destinato vivere; un albero con una doppia fronda si fa cos simbolo del doppio cielo abitato da esistenze costrette a farsi nomadi. Sull’albero di alluminio vengono proiettate parole che si muovono come fossero la linfa vitale di questi rami, i flussi luminosi di culture che si spostano e si incontrano nel fluire del mare nostrum. Le parole sono parole antiche, brani tratti da uno dei testi fondanti la cultura europea e la visione del mediterraneo come sorgente originaria di scambi e di creazione, di miti e di leggende, l’Odissea di Omero.

Si fronteggiano due mondi in un essere avversi tra cieli che si sentono diversi e così l’accoglienza diviene distanza, separazione, incomprensione. L’orizzonte si spezza, e la specularità è solo apparente. Doble cielo parla dello spostarsi dei migranti sulla terra, ma anche del loro trovarsi divisi da una linea di separazione, da un diaframma netto, ma invisibile che separa le due parti dell’albero; cielo contro cielo.Continue Reading..

18
Set

CAMBIA_MENTI. Fotografie del collettivo Cesura

QUATTRO STORIE CONTEMPORANEE

Fotografie del collettivo Cesura

a cura di Roberta Valtorta e Diletta Zannelli

inaugurazione: sabato 19 settembre ore 17

20 settembre – 31 gennaio 2016
da mercoledì a venerdì ore 15-19
sabato e domenica ore 11-19

ingresso libero

Museo di Fotografia Contemporanea Villa Ghirlanda, Via Frova 10 Cinisello Balsamo – Milano

Il Museo di Fotografia Contemporanea presenta una mostra dedicata al tema diversità/inclusione attraverso quattro ricerche del collettivo di fotografi indipendenti Cesura.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con RS Components, un’azienda che ha fatto della responsabilità sociale d’impresa un tratto distintivo della propria identità.

Le quattro storie raccontate da Arianna Arcara, Gabriele Micalizzi, Alessandro Sala, Luca Santese, del collettivo Cesura, sono profondamente attuali, toccano problemi importanti della nostra complessa società contemporanea, affrontano il tema delicato della capacità di cambiare se stessi e il mondo che ci circonda attraverso scelte precise e comportamenti improntati alla civiltà e al rispetto degli altri.

Nella mostra al Museo di Fotografia Contemporanea i quattro lavori sono installati nella sala espositiva principale. Nella sala più piccola, invece, una presentazione dell’intero progetto e materiali informativi su RS Components e sui progetti che il Museo da anni porta avanti con l’azienda.Continue Reading..

17
Set

Broomberg & Chanarin: Rudiments

Broomberg & Chanarin: Rudiments
25 September – 31 October 2015

Broomberg & Chanarin’s debut solo exhibition at Lisson Gallery consists of new photographic, moving image and performative works that collectively explore tensions between discipline and chance, precision and chaos, empathy and the involuntary pleasure of watching the pain of others. Central to the show is a new film work, Rudiments (2015) in which the artists have collaborated with a group of young army cadets at a military camp on the outskirts of Liverpool. Whether Broomberg & Chanarin have staged the scenes we observe or have simply documented the camp’s routine practice remains unclear. The young soldiers-in-training are seen marching, drumming and obeying instructions – enacting a collective, authoritarian form of obedience – with varying degrees of success.

The absurd and disturbing introduction of a ‘bouffon’ – a dark clown whose performance teeters on vulgarity – radically challenges the martial codes supposedly being taught and interrupts their carefully choreographed routines. The children also learn how to pratfall, ‘play dead’ or deliver convincing blows to one another, performing comic actions that are seemingly at odds with the hierarchical structures of the army. Broomberg & Chanarin’s film explores the experience of empathy or the enjoyment of pain in others through formative moments of childhood and innocence of early youth, as well as highlighting the importance of cadets to the armed services and especially the historical role of the drummer boy in battle. The work’s title refers to the 40 rudiments that form the technical foundation of percussive music – including rolls, strokes and paradiddles – while the soundtrack is propelled by a dramatic, improvised score devised for the drums by the American musician Kid Millions (also known as John Colpitts).Continue Reading..

17
Set

Maurizio Nannucci. Top Hundred

Cento opere scelte tra multipli, edizioni, libri e dischi d’artista, video, riviste, documenti ed ephemera di cento protagonisti della scena internazionale dell’arte, provenienti dalla collezione di Zona Archives da lui iniziata nel 1967.

A cura di Andreas Hapkemeyer

Top Hundred è un progetto di Maurizio Nannucci e presenta cento opere scelte tra multipli, edizioni, libri e dischi d’artista, video, riviste, documenti ed ephemera di cento protagonisti della scena internazionale dell’arte dagli anni Sessanta ad oggi, provenienti dalla collezione di Zona Archives da lui iniziata nel 1967.

La mostra si propone come un percorso trasversale, in cui l’aspetto biografico della ricerca di Nannucci e quello storico di alcune pratiche artistiche coincidono. Top Hundred è una riflessione sul concetto di riproducibilità dell’opera d’arte, che, liberatasi dall’aura dell’unicità e dell’irripetibilità, si apre a una circolazione più ampia e democratica. Sono così documentate varie esperienze e tendenze, dalla poesia concreta a fluxus, dall’arte concettuale alle ricerche sperimentali e multimediali fino ai recenti orientamenti artistici degli anni duemila.

Top Hundred diviene così una guida attraverso l’arte degli ultimi cinquant’anni, da cui emerge la ricchezza e la forza innovativa dei molteplici linguaggi che l’hanno caratterizzata. Per la presentazione degli oltre cento multipli, libri e dischi d’artista negli spazi della collezione studio di Museion, Nannucci ha creato un ambiente inedito, in cui sono integrate alcune installazioni site-specific di neon, suono e video di altri artisti.

Top Hundred è in collaborazione con il Museo Marino Marini di Firenze, che la ospiterà ad inizio 2016. Per l’occasione viene pubblicato un catalogo con testi di Andreas Hapkemeyer, Maurizio Nannucci, Letizia Ragaglia, Alberto Salvadori.Continue Reading..