Category: arte

14
Mag

FOTOGRAFIA EUROPEA 2015 – Effetto Terra

FOTOGRAFIA EUROPEA 2015 – Effetto Terra
Decima Edizione
A REGGIO EMILIA
Giornate inaugurali 15 – 16 – 17 MAGGIO 2015
Mostre fino al 26 LUGLIO 2015

www.fotografiaeuropea.it

Torna la grande manifestazione internazionale di Fotografia Europea di Reggio Emilia. Al centro dell’attenzione è la fotografia come strumento privilegiato per riflettere sulle complessità della contemporaneità. Ogni anno gli autori sono chiamati, così, a confrontarsi su temi diversi: la condizione urbana contemporanea, il corpo, il tempo, lo sguardo, la cittadinanza, il cambiamento. Sono molte le produzioni realizzate “ad hoc” per il festival e poi confluite nella pubblica collezione della città.
Trattandosi di una riflessione a tutto campo sull’immagine contemporanea, si confrontano sul tema non solo fotografi ma anche intellettuali, artisti, filosofi e scrittori.
Il punto di partenza è l’insegnamento di Luigi Ghirri: la possibilità, attraverso l’immagine, di guardare al mondo come non lo si è mai fatto prima.
Per l’edizione 2015, che si svolgerà nei mesi di maggio e giugno con tre giornate inaugurali dal 15 al 17 maggio, il tema scelto è Effetto Terra.Continue Reading..

13
Mag

FotoArte Puglia 2015

FotoArte Puglia 2015: due mesi di fotografia tra Taranto, Brindisi e Lecce

Fabio Bucciarelli, Maurizio Galimberti, Moreno Maggi, Daniele Riefolo, Valerio Bispuri, Max Angeloni, Donato Chirulli. Sono solo alcuni dei fotografi di rilievo nazionale e internazionale ospiti della prossima edizione di FotoArte Puglia. La manifestazione, ideata dal circolo fotografico “Il Castello” di Taranto nel 2004, giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione e si prospetta ricca di novità. Mostre fotografiche, concorsi, seminari, workshop, incontri con esperti e altri eventi a tema saranno organizzati da 6 associazioni fotografiche pugliesi, che per mesi hanno lavorato duramente e in sinergia per arricchire l’offerta culturale e artistica della regione e attrarre turisti, fotografi e fotoamatori da tutto il Sud Italia. Oltre al circolo “Il Castello”, condividono l’edizione del 2015 le associazioni “Fotofucina” di Salice Salentino, “InPhoto” di Brindisi, “Tempo di scatto” di San Cesario, “Obiettivi” di Lecce e “Controluce” di Statte.
“FotoArte” quest’anno durerà circa due mesi, dal 30 maggio al 10 luglio, per una full-immersion nella fotografia di qualità che costituirà un’occasione di arricchimento e di crescita culturale e professionale per molti visitatori. Tanti i nomi dei fotografi e degli esperti che interverranno nelle varie location pugliesi: oltre a quelli già citati, ci saranno Manoocher Deghati, Antonio Manta, Enrico Prada, Sara Munari, Francesco Ciccotti, Raffaele De Pascalis, Fernando Bevilacqua, Salvatore Masciullo, Salvatore Colazzo, Antonio Errico, Marco Di Lauro, Michele Buonanni, Daniela Sidari, Alessandro Liuzzi, Paolo Zuf, Loredana De Pace, Sara Inglese, Isabella Colucci, Alessandro Petrosino, Franco Sortini, Alex Mezzenga, Lorenzo Papadia, Luca Tabarrini e Tiziana Nanni, Alessandro Treves, Elizaveta Musienko, Lisa Bernardini, Francesco Francaviglia, Hannes Caspar, Euro Rotelli.
Un’importante novità che riguarda l’edizione del 2015 è legata alla lettura portfolio: da quest’anno, infatti, FotoArte Puglia rientra tra le tappe di Portfolio Italia, l’importante circuito ideato nel 2004 dalla FIAF – Federazione Italiana Associazioni Fotografiche – che riunisce le più importanti manifestazioni nazionali in cui siano compresi incontri di lettura portfolio. Per l’occasione, si arricchisce l’elenco dei lettori: interverranno Dario Coletti, Enzo Carli, Fulvio Merlak, Giancarlo Torresani, Federica Cerami, Giorgio Ciardo, Manoocher Deghati e Franco Fontana.
Nel corso dei due mesi, si terranno decine di mostre fotografiche in varie location pugliesi: Salice Salentino, Brindisi, San Cesario, Taranto (in quest’ultima, venti solo nella Città vecchia). Il tema scelto per le collettive dei circoli sarà, invece, “La periferia urbana”.

Tra le novità di quest’anno, FotoArte diventa tappa anche del NikonDay; confermato, inoltre, il gemellaggio con il Photofestival di Anzio “Attraverso le pieghe del tempo”.
La manifestazione è realizzata con il patrocinio della FIAF, della Regione Puglia, delle Province di Taranto, Brindisi e Lecce, dei Comuni di Taranto, Salice Salentino, Brindisi, San Cesario, Lecce, Statte e Copertino, e di Puglia Promozione.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa: Rosa Cambara, Miriam Putignano
Direttore artistico: Raimondo Musolino, presidente del circolo fotografico “Il Castello”
Tel. 3925000997
www.fotoartepuglia.it

Immagine: Maurizio Galimeberti. Johnny Depp

13
Mag

Intervento Omocromico di Grazia Terribile – 30 anni dopo

“Che l’arte contemporanea fiorisca a New York, sia ricercata a Parigi, sia venduta in Germania, sia celebrata a Milano, è facile da comprendere, ma che l’arte contemporanea che per sua natura è esclusiva ed apprezzata da pochi, permei aree remote del globo è sorprendente, anzi ammirabile.” Cosi scriveva la scrittrice Rebecca Rhas venuta da New York per visitare un campo di lavoro d’arte che stava per cominciare. Nel settembre del 1983, per un’intera settimana, la città di Gravina in Puglia (Bari) fu grembo di un esperimento arte-terra denominato Intervento Omocromico ideato e realizzato da Grazia Terribile. Impegnata nell’arte contemporanea, Grazia offrì la sua terra in agro di Gravina a 50 artisti provenienti liberamente da tutte le parti del mondo: oltre l’Italia, tra cui anche due gravinesi, arrivarono dal Giappone, dall’America, dalla Germania, dalla Gran Bretagna, dalla Jugoslavia, da Israele. Fu un evento di straordinaria bellezza, ancora fermo nella memoria di molti, che attirò l’attenzione di critici e giornalisti di tutto il mondo dell’arte che scrissero come la bellezza della nostra terra si coniugasse benissimo con l’arte!
L’anno successivo, presso il Centro Sperimentale di Brera a Milano, fu presentato il libro ed il film-documento: Intervento Omocromico. Oggi, a distanza di 30 anni, si vuole riportare alla luce tutto il materiale presente nell’archivio del Centro di Ricerca di Grazia Terribile che racconta come un’ idea sperimentale ha spianato la strada al concetto di AgriArt, dove terra e arte si fondono sin dalle radici.

Grazia Terribile (1945-2010), proprietaria terriera e di origini gravinesi, agli inizi degli anni Ottanta inizia casualmente il suo percorso formativo nell’arte contemporanea. Visitando musei e gallerie in giro per l’Europa nasce in lei l’esigenza di una ricerca personale e approfondita sul rapporto arte-terra e, successivamente, sul limite dell’artista. Nasce così a Gravina (Bari) il Centro di Ricerca per l’Informazione e Sperimentazione Internazionale d’Arte e Agricoltura.
Con Intervento Omocromico, Grazia si lancia sul panorama mondiale del mondo dell’Arte. Critici e giornalisti italiani e stranieri parleranno di lei e della sua scommessa sperimentale libera da qualsiasi schema, a cielo aperto appunto. Pietro Marino scriveva: “… la dolce scommessa di Grazia Terribile, portatrice di utopie in un tempo in cui sembra che non vi sia più spazio per i sogni. Così, un seme nuovo dell’arte è stato gettato nei solchi arsi della Murgia. Occorrerà attendere, con pazienza e sapienza contadina, che dia i suoi frutti”.Continue Reading..

13
Mag

Omaggio a Roberto Paolini

In occasione di EXPO 2015, il 12 maggio alle ore 19.00 inaugura alla Galleria Bianconi di Milano,“OMAGGIO A ROBERTO PAOLINI”, mostra dedicata alla poliedrica figura dell’artista e chef Roberto Paolini.

Testo di ADRIANA POLVERONI
In collaborazione con Archivio Paolini

Nell’immaginario collettivo internazionale l’Italia, la sua cultura, la sua identità sono da sempre associati alla cultura del “Fare” e della ricerca del “Bello”: quella cultura, quella tradizione che vide nel Rinascimento le botteghe dei grandi Maestri affrontare con lo stesso impegno e la medesima ideazione artisticagli affreschi delle grandi volte dellecattedrali così come le decorazioni degli splendidi cassoni nuziali destinati a principi e rampolli nobiliari o i volti di quest’ultimi ritratti sulla superficie difragili e preziose maioliche. È questa tradizione “classica”, trasfigurata nella contemporaneità, che, in un momento dialettico così importante fra l’Italia e la costellazione delle diverse culture internazionali, si intende celebrare con la mostra “Omaggio a Roberto Paolini”.

Come scrive Adriana Polveroni nel testo di presentazione della mostra:“Roberto Paolini è stato un “artista del fare”, che con le mani creava autentici capolavori. Che fossero piatti ingegnosi, quando ancora non si parlava di “food”, ma il cibo poteva essere comunque un gesto inventivo […]. E sia che fossero gioielli, più simili a sculture da indossare. Elaborate, imprevedibili, preziose. Opere uniche.[…]Ecco, i materiali per Roberto Paolini erano importanti, andavano rispettati ma soprattutto esplorati, fino a tirarne fuori le potenzialità, le soluzioni meno ovvie che trattenevano al loro interno.”Continue Reading..

12
Mag

Florence Henri. Mirror of the avant-garde 1927-1940

Florence Henri
Mirror of the avant-garde 1927-1940
from 24 February 2015
until 17 May 2015
Jeu de Paume – Paris

Florence Henri (New York 1893 – Compiègne (France) 1982) was a multi-faceted artist, who was first known for her paintings before making a name for herself as a major figure in avant-garde photography between the end of the 1920s and the beginning of the 1940s. She lived in Silesia, Munich, Vienna, Rome and above all Berlin, before finally settling in Paris in 1924 and devoting herself to photography. This medium enabled her to experiment new relationships with space, in particular by the use of mirrors and other objects in her compositions.
The Jeu de Paume is presenting a vast panorama of Florence Henri’s photographic production from 1927 to 1940, including her self-portraits, abstract compositions, portraits of artists, nudes, photomontages, photocollages, as well as documentary photos taken in Rome, Paris and Brittany. The exhibition comprises vintage prints, various documents and published material.
When she was young, Florence Henri studied music and painting in England and Germany. In 1919, when she was a student at the Berlin Academy of Arts, she made the acquaintance of writer and art historian Carl Einstein and became friends with several figures of the avant-garde, including Hans Arp, Adrian Ludwig Richter, John Heartfield and Lázló Moholy-Nagy. She took classes with Paul Klee and Vassily Kandinsky at the Bauhaus in Weimar. In 1924 she moved to Paris, where she followed classes at the Académie Montparnasse, whose director was André Lhote, then at the Académie moderne (founded by Fernand Léger and Amédée Ozenfant). In 1927, after a visit to Bauhaus in Dessau, she abandoned painting in favour of photography. It was at this time that she produced her famous self-portraits in mirrors and her still lifes; the result of her first steps in the spatial research that she would carry out through the medium of photography.Continue Reading..

12
Mag

CECITÁ VERTICALE (atto unico)

Installazione performativa a cura di
Massimiliano Manieri e Mina D’Elia.
paesaggi sonori a cura di Meanwhile.in.Texas

In collaborazione con l’Associazione Movidabilia,
nell’ambito della Rassegna d’arte “spacescape”
Palazzo Di Lorenzo, via Mory, 1, Galatina (Lecce)

sabato 16 maggio 2015 – vernissage: ore 20.30

N.B.
accesso limitato a 2-3 visitatori per volta

CONCEPT
Quelli che viviamo sono gli ultimi giorni dell’uomo così come lo conosciamo?
È questo quesito apocalittico il primo che bisogna porsi – la riflessione si incentra sull’uomo – dobbiamo chiederci se davvero egli, con il suo stile di vita egoistico e basato sull’ Io, sulla ricchezza materiale e personale è meritevole di salvezza, oppure non convenga prendere atto del disastro perpetuato negli anni e optare per una “coscienziosa” estinzione, quale ultima via di salvezza per il pianeta Terra. Questa riflessione ci spinge ad un conflitto interiore, ognuno di noi si deve porre la domanda: sopravvivere in maniera così “bassa” o elevarci e regalare a questo pianeta una degna salvezza?
Da questa domanda emerge chiaramente la presenza di due mondi, due possibilità: un mondo “di sopra” e un mondo “di sotto”. Cinematograficamente trattato dai fratelli Wachowski, Manieri e D’Elia ci ripropongono il tema del mondo “simulato” in chiave realistica e lo fanno attraverso una performance che mette in contrasto/contatto, in maniera figurata, le due realtà. L’invito è quello di interrogarsi e scegliere, pensando criticamente a quello che è diventato il mondo oggi, tra: il “sopra”, rappresentante la “beata ignoranza”, che vive in una libertà solo apparente, pietrificata, soggetta dunque ad un controllo dell’individuo invisibile, oppure la parte di “sotto”, che ci invita, invece, ad interrogarci dentro allo scopo di giungere ad una nuova illuminazione e soluzione seppur nell’antro claustrofobico del nostro Io.
Un corpo sotto che con calma inverosimile, seppur costretto, torna all’origine con la semplicità del gioco. Un altro sopra che cerca di interrompere questo processo per poter “salvare” dalla follia e riportare alla luce chi si è perso, o forse per “paura” di una consapevole destabilizzazione di un mondo inverecondo e fittizio nella sua pseudo libertà.
L’uomo che dovrebbe deprimersi al pensiero che questo suo stato sia il punto massimo dell’evoluzione che per millenni lo ha contraddistinto, invece, davanti alla consapevolezza della morte vive una sorta di ebbrezza della sopravvivenza, non accorgendosi di come il suo ambiente (il suo mondo) sia ormai distrutto, pietrificato, destinato a perire immobile a causa della sua stessa vita e cieco davanti a ciò, vuole salvare la donna, a suo avviso prigioniera, ma in realtà quanto mai consapevole di cambio di rotta possibile solo attraverso l’abbandono del mondo “di sopra” e di quello che esso rappresenta; ricominciando volgendo lo sguardo altrove e ripartendo dal mondo “di sotto”, dove le acque pure continuano a scorrere ignare.Continue Reading..

11
Mag

SILVIA CELESTE CALCAGNO. Interno 8, La Fleur Coupée

Cinque opere realizzate negli ultimi due anni, tre delle quali inedite, accompagnate da un video originale. Evoluzione di un percorso creativo cross disciplinare che avvicina la ceramica alla fotografia e all’immagine in movimento, appropriandosi dello spazio espositivo con forza e delicatezza. Silvia Celeste Calcagno è in mostra alle Officine Saffi di Milano con INTERNO 8 La Fleur Coupée, a cura di Angela Madesani, dal 21 maggio al 15 settembre 2015.

Una pluralità di linguaggi quelli sperimentati dall’artista, ricondotti a unità secondo un processo di addizione costante. Silvia Celeste Calcagno è perfomer, protagonista unica del suo lavoro. Le performances vengono, quindi, documentate fotograficamente. Le fotografie così ottenute vengono trasferite dall’artista, secondo una particolare tecnica di cottura, su piccole tessere di ceramica, per comporre gruppi di esemplari unici, che possono essere letti come una sequenza, quasi si trattasse dei fotogrammi di un film, in cui le differenze tra un pezzo e l’altro sono minime.

Silvia Celeste Calcagno, che proprio alle Officine Saffi aveva esposto nel 2013 come finalista del Premio Faenza, trasforma il proprio vissuto in scintilla creativa, affrontando temi che mettono in contatto la sfera dell’intimità e quella dell’universalità. È così, ad esempio, che un semplice cambio di indirizzo innesca, in Interno 8, una riflessione sul concetto stesso di casa, sul rapporto osmotico con il luogo in cui si vive, sulle tensioni e contraddizioni della quotidianità.Continue Reading..

10
Mag

La Grande Madre

LA GRANDE MADRE
Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
26 Agosto – 15 Novembre, 2015

Attraverso le opere di oltre cento artisti internazionali, La Grande Madre analizza l’iconografia e la rappresentazione della maternità nell’arte del Novecento, dalle avanguardie fino ai nostri giorni.

Dalle veneri paleolitiche alle ‘cattive ragazze’ del post-femminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità, la storia dell’arte e della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, simbolo della creatività e metafora della definizione stessa di arte. Archetipo e immagine primordiale, la madre e la sua versione più familiare di “mamma” sono anche stereotipi intimamente legati all’immagine dell’Italia.

La Grande Madre è una mostra sul potere della donna: partendo dalla rappresentazione della maternità, l’esposizione passa in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri.

Con un allestimento che si estende su una superficie di circa 2.000 metri quadrati al piano nobile di Palazzo Reale, La Grande Madre porta l’arte contemporanea al centro del programma di Expo in città, collegando la storia dell’arte alle questioni più urgenti del nostro tempo. La Grande Madre mescola il contemporaneo con la storia, accostando opere di oggi e capolavori storici, gemme sconosciute e artefatti provenienti dal mondo del cinema e della letteratura, ed evocando un ricco tessuto di associazioni, ricordi e immagini.

La Grande Madre è una mostra promossa da Comune di Milano | Cultura, ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi insieme a Palazzo Reale per Expo in città 2015

LA GRANDE MADRE
by Fondazione Nicola TrussardiContinue Reading..

10
Mag

Susy Manzo.Giochi di ruolo (…raccontami un’altra storia)

GIOCHI DI RUOLO
(… raccontami un’altra storia)

OPERE di SUSY MANZO

A cura di Gabriella Damiani

GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA

Piazzetta Cattedrale
Centro Storico
Ostuni

16 – 31 MAGGIO 2015

INAUGURAZIONE SABATO 16 MAGGIO 2015
ORE 19:30

Il secondo evento inserito nel calendario della Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni, è rappresentato dalla mostra “Giochi di ruolo (…raccontami un’altra storia)” dell’artista milanese Susy Manzo.

Dieci disegni e un’installazione sono i nuovi lavori del 2015 presentati in questa mostra che rientra nel progetto “Giochi di ruolo”.

Ecco come la stessa artista ci presenta il suo lavoro:

“Giochi di ruolo è un progetto aperto, nato nel 2012, che indaga circa il ruolo di genere e il suo messaggio stereotipato nei giochi, nelle filastrocche e nelle canzoni popolari per bambini.
L’obiettivo è quello di offrire una visione che stimoli alla riflessione sull’importanza del messaggio “impostato” che il bambino riceve già in età prescolare.
I disegni su carta vellum sovrapposti ad intagli eseguiti in paper cutting o a sete pregiate, sono volutamente delicati, trasparenti, leggiadri per sottolineare e contrapporsi all’importanza dell’argomento analizzato.

…raccontami un’altra storia!
…raccontami un’altra storia.Continue Reading..

10
Mag

SPACESCAPE

SPACESCAPE

rassegna d’arte

16 maggio 2015 – 31 maggio 2015

Vernissage sabato 16 maggio ore 21.00

Palazzo Di Lorenzo

Via Mory, Galatina (LE)

Cristiano Cervino engineering&architecture e Movidabilia Aps sono lieti di annunciare la 2^ tappa della rassegna d’arte spacɘscape, mostra collettiva che coinvolgerà gli spazi espositivi del Palazzo Di Lorenzo di Galatina dal 16 maggio 2015 al 31 maggio 2015, con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e del Comune di Galatina.

spacɘscape, da leggere anche come space&escape, si prefigura come neologismo dalla duplice accezione, con il proposito di voler sondare i “paesaggi dello spazio” e la conseguente “fuga” da esso.
Nella fattispecie, il termine escape (dall’inglese to escape: evadere, sfuggire) intende volgere lo sguardo al concetto di fuga, strettamente collegato a quello di utopia. Infatti, secondo il filosofo tedesco Ernst Bloch, il rifiuto di adeguarsi acriticamente al principio di realtà, proponendo valide alternative ad essa o estraniandosene, rappresenta di per sé il sintomo di un cambiamento “rivoluzionario” e di una presa di posizione differente da quella comunemente accettata. Un’inversione di rotta possibile, a nostro avviso, solo mediante l’Arte del cambiamento, occupando insoliti spazi – spaces, per l’appunto – o creandone di nuovi, che siano essi temporali, immaginari o confinati nei meandri delle nostre anime. Un’evasione, questa, che non è fuga nell’irreale, ma, citando il pensiero dello stesso Bloch, “scavo per la messa in luce delle possibilità oggettive insite nel reale e lotta per la loro realizzazione”.

Esporranno gli artisti:
Zoi Pappa, Giovanni Longo, Luciano Caggianello e Pantaleo Musarò.

Durante la rassegna, sono in programma 3 serate principali:

– Sabato 16/05: vernissage con performance live “Cecità Verticale” degli artisti Manieri e D’Elia, paesaggi sonori di meanwhile.in.texas;
– Sabato 23/05: happening teatrale;
– Sabato 30/05: concerto jazz dal vivo a cura della Kibaka Band.

Il tutto fa parte di un progetto mirato ad avvicinare all’arte tipologie di pubblico sempre differenti, coinvolgendole su più piani emozionali.

Cristiano Cervino è un ingegnere, architetto e designer italiano, nonché ideatore e curatore della rassegna d’arte “spacescape”.

Movidabilia è un’associazione di promozione sociale nata da Domenico e Maria Pia Desantis, vincitrice del Progetto Principi Attivi 2012 ,che si propone di realizzare una Rete strutturata tra gli esercizi commerciali (Profit) con soggetti dell’associazionismo (No-profit), operanti nel settore della disabilità.


Team spacescape
viale Porta Pia, 66 – 72100 Brindisi
M. +39 328 63 24 754
F. +39 0831 586 323
mail. space@cristianocervino.com

Immagine: Uomini compressi, terracotta, 2008-2010