La galleria A arte Invernizzi inaugura venerdì 13 aprile 2018 alle ore 18.30 la mostra L’occhio filosofico a cura del filosofo e musicista Massimo Donà, che intende creare un dialogo a tre voci tra arte, poesia e filosofia.
Come scrive Massimo Donà l’esposizione “si propone di far interagire l’occhio ’intellettuale‘ del filosofo e quello ’intuitivo‘ del poeta (entrambi sublimi facitori di parole) con quello ’sensibile‘, e più specificatamente ’visivo‘, dell’artista. Con il proposito di far emergere una serie di magiche corrispondenze; e soprattutto a partire dalla convinzione secondo cui artisti, filosofi, poeti, scrittori e musicisti sarebbero tutti ugualmente impegnati a far luce su un unico ’mistero‘: quello dell’esistere. Si tratta insomma di far emergere le più sottili e invisibili ’concordanze‘, e fors’anche la ’ritmica‘ che lega (logos-legein) in un unico svolgimento le raffinatissime testimonianze ‘discorsive’ di Carlo Invernizzi, quelle di Andrea Emo e quelle visive messe in opera dagli artisti – scelti in base alla specifica attenzione costantemente rivolta da ognuno di loro a ciò che, solo, può lasciar trasparire quanto, del reale, continua imperterrito a ’resistere‘ ad ogni volontà di addomesticante traduzione, costringendoci a cominciare ogni volta da capo. Situandoci in quella condizione impossibile, nonché inesperibile, per quanto necessaria e fors’anche esaltante, che, sola potrà forse rendere ragione del nostro altrimenti ’insensato‘ sentirci ’creatori‘“.
In quest’occasione gli scritti di Massimo Donà, del poeta Carlo Invernizzi e del filosofo Andrea Emo sono messi in relazione attiva con le opere esposte. Il percorso si articola sui due piani della galleria con l’intento di far emergere le possibili connessioni, relazioni e consonanze tra diversi linguaggi e ricerche. Così i lavori di Rodolfo Aricò, Carlo Ciussi, Philippe Decrauzat, Riccardo De Marchi, François Morellet, Mario Nigro, Pino Pinelli, Bruno Querci, Mauro Staccioli, Niele Toroni e Michel Verjux presenti al piano superiore sono messi in ideale connessione con la sezione pensata per la sala al piano inferiore, in cui si trovano le opere di Gianni Asdrubali, Nicola Carrino, Alan Charlton, Dadamaino, Nelio Sonego e Günter Umberg.
Durante l’inaugurazione della mostra Massimo Donà terrà un concerto con il suo Trio (composto, oltre che da Donà, alla tromba, da Michele Polga al sax tenore e da Davide Ragazzoni alla batteria). La performance jazzistica vedrà il trio impegnato, oltre che nell’esecuzione di alcune composizioni originali, anche a dialogare in modo estemporaneo con la voce di Tommaso Trini e con quella dello stesso Donà – chiamati, tutti insieme, a disegnare un’altra magica “relazione”: quella tra parola e suono. Forse, a dimostrazione del fatto che L’occhio filosofico non sarebbe tale se non invitasse tutte le più diverse forme espressive a connettersi per restituire, come in un’unica sinfonia, qualcosa che assomigli il più possibile al “ritmo originario” dell’esistere.
In occasione della mostra verrà pubblicato un volume con la riproduzione delle opere in mostra, un saggio introduttivo di Massimo Donà, poesie e scritti di Carlo Invernizzi, scritti di Andrea Emo e Massimo Donà e un apparato biografico.
MOSTRA: L’Occhio Filosofico
A CURA DI: Massimo Donà
ARTISTI ESPOSTI: Rodolfo Aricò, Gianni Asdrubali, Nicola Carrino, Alan Charlton, Carlo Ciussi, Dadamaino, Philippe Decrauzat, Riccardo De Marchi, François Morellet, Mario Nigro, Pino Pinelli, Bruno Querci, Nelio Sonego, Mauro Staccioli, Niele Toroni, Günter Umberg, Michel Verjux
PERIODO ESPOSITIVO: 13 aprile – 16 maggio 2018
Inaugurazione venerdì 13 aprile 2018 ore 18.30
PERFORMANCE DI MUSICA E PAROLE CON MASSIMO DONÀ,
TOMMASO TRINI, MICHELE POLGA E DAVIDE RAGAZZONI
A Arte Studio Invernizzi
via D. Scarlatti, 12 Milano
lun-ven 10-13 e 15-19, sab su appuntamento
ingresso libero
Immagine: Michel Verjux, Poursuite du sol au plafond, centrée dans l’escalier, 2001