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Alessandra Spranzi. Mani che imbrogliano

Mani che imbrogliano è la seconda mostra personale di Alessandra Spranzi alla galleria P420, dopo Maraviglia (2015) e la collettiva Lumpenfotografie (2012, con Hans-Peter Feldmann, Peter Piller, Joachim Schmid e Franco Vaccari). La nuova mostra presenta lavori recenti e altri che risalgono fino al 1995, in una specie di punteggiatura del pensiero, o della visione, che è sempre nel presente, ma che si sviluppa in un ampio arco temporale. Alessandra Spranzi lavora con l’immagine fotografica in modi e forme diverse: fotografando, rifotogrando, raccogliendo, tagliando, indicando, cancellando. Interviene quando le immagini e le cose si allontanano dal loro uso e diventano, per così dire, inconsapevoli di sé, delle proprie possibilità e della propria bellezza. Per Mani che imbrogliano l’artista ha preparato un grande spettacolo di magia fatto di poco, molto poco. Immagini da manuali, di oggetti trovati o raccolti per strada insieme ad altri che animano da sempre le quinte della nostra casa, gesti che mostrano, che provano a spiegare qualcosa. Come Harry Houdini, che proponeva, per 50 centesimi, di insegnare “Come leggere al buio biglietti piegati”. Carte piegate al buio con dentro, forse, un’immagine.

Alessandra Spranzi, è nata a Milano nel 1962 dove vive. Ha studiato alla Scuola Politecnica di Design e all’Accademia di Belle Arti di Brera.
E’ docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Dal 1992 ha partecipato a diverse mostre, sia personali che collettive alla galleria P420, Bologna, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, al Centre National de la Photographie, Ile de France, alla galleria Arcade, Londra, al MAMbo, Bologna, alla Galleria Martano, al Maga, Gallarate, alla, galleria Nicoletta Rusconi, Milano, al Festival di Fotografia Europea, Reggio Emilia, al Museo di fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo, alla Galleria Fotografia Italiana, Milano, al Man, Nuoro, alla Gamec, Bergamo, al Museo Marino Marini, Firenze, alla Galleria Emi Fontana, Milano, al Museo Pecci, Prato, a Le Magasin, Grenoble, al Careof, Cusano Milanino. Dal 1997 ha realizzato numerose pubblicazioni e libri d’artista.
L’ultimo libro, Uova, posate e altri oggetti, è stato pubblicato in occasione di Mani che imbrogliano.

English below

Mani che imbrogliano is the second solo show by Alessandra Spranzi at Galleria P420, after Maraviglia (2015) and the group show Lumpenfotografie (2012, with Hans-Peter Feldmann, Peter Piller, Joachim Schmid and Franco Vaccari). The new exhibition features recent works and others dating back to 1995, in a sort of punctuation of thought, or vision, that is always in the present but develops over a wider time span.
Alessandra Spranzi works in different ways and forms with the photographic image: she takes photographs of things, photographs of photographs, finding them, cutting them, indicating and erasing them. She intervenes when images and things reach a certain distance from their uses and become, so to speak, unaware of themselves, their possibilities, their beauty.
For Mani che imbrogliano the artist has prepared a grand magic show made with limited – very limited – means. Images from manuals, of objects found or gathered in the street, together with others that have always been there in the wings in our homes, gestures that demonstrate, that try to explain something. Like Harry Houdini, who for 50 cents offered to teach you “how to read folded messages in the dark.” Papers folded in the dark, perhaps with an image inside.

Alessandra Spranzi was born in Milan in 1962, where she still resides. She studied at the Scuola Politecnica di Design and the Brera Academy of Fine Arts, where she now teaches photography. Since 1992 she has had many solo and group exhibitions, at Galleria P420, Bologna, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin, Centre National de la Photographie, Ile de France, Arcade Gallery, London, MAMbo, Bologna, Galleria Martano, Turin, MAGA, Gallarate, Galleria Nicoletta Rusconi, Milan, Fotografia Europea, Reggio Emilia, Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo, Galleria Fotografia Italiana, Milan, MAN, Nuoro, GAMEC, Bergamo, Museo Marino Marini, Florence, Galleria Emi Fontana, Milan, Museo Pecci, Prato, Le Magasin, Grenoble, Careof, Cusano Milanino. Since 1997 she has created many publications and artist’s books.

Her latest book Uova, posate e altri oggetti has been published in coordination with the exhibition Mani che imbrogliano.

Alessandra Spranzi. Mani che imbrogliano
17 novembre 2018 – 19 gennaio 2019

P420
Via Azzo Gardino, 9, angolo Largo Caduti del lavoro
40122 Bologna
info@p420.it
tel. – fax +39 051 4847957