16
Mag

Paolo Grassino | La sostenibile visibilità dell’assenza

Anna Marra Contemporanea è lieta di presentare La sostenibile visibilità dell’assenza, mostra personale di Paolo Grassino, curata da Lorenzo Respi, che inaugura giovedì 18 maggio 2017.

Le sculture in mostra, dalle serie Nodi (2015), C.C.R. Roma (2017) e Fiato (2017), insieme con le carte della serie Eclisse (2017), raccontano l’invisibile, sia fisico sia psichico, e traducono in forme tangibili il concetto di assenza, nel tentativo, forse impossibile, di trasformare in immagine l’in-immaginabile che di fatto può esistere solo nel pensiero, nel ricordo o nell’immaginazione di ciascuno di noi. È la visibilità dell’assenza. La società contemporanea è così complessa, in perenne sommovimento, da mettere in discussione la certezza dell’esperienza sensibile e quei portati della realtà che spesso ci sfuggono di mano senza nemmeno rendercene conto. Il mondo sotto i nostri occhi è conflittuale, frammentato e individualista, confonde le idee e lascia disorientati, e nel paradosso della sua moderna globalizzazione tende a escludere ed emarginare, invece che includere e integrare. L’individuo viene anestetizzato poco alla volta, le sue azioni e i suoi pensieri vengono inibiti, la volontà annichilita. Il torpore dello stordimento rende fragile la condizione umana e accresce il senso di solitudine interiore.

Paolo Grassino reagisce a questa esistenza insostenibile realizzando un atto unico creativo, una messa in scena umanista, nella quale ribalta completamente i termini della riflessione: l’oggetto di indagine non è ciò che c’è o si vede, ma ciò che non c’è più o non è mai stato, e non si vede. Negli spazi della galleria Paolo Grassino ricostruisce un fermo immagine della realtà attuale, un ecosistema emotivo e intimo, sospeso e fuori dal tempo, dove lo spettatore ritorna in possesso della propria temporalità per riflettere sulla condizione dell’essere umano e sui condizionamenti della società di oggi. Paolo Grassino è cosciente dell’ineluttabilità del destino e dell’imperscrutabilità dell’ignoto, ma crede anche nell’unicità della vita e nell’affermazione del principio di esistenza di questa assenza corporea con tutti i suoi risvolti psichici e sociali. La realtà è una e soltanto una, ne fanno parte in armonia la specie umana e gli animali, gli oggetti e le architetture, lo spazio e il tempo: questo sostiene Paolo Grassino nel progetto espositivo pensato per la galleria.

Paolo Grassino | La sostenibile visibilità dell’assenza
a cura di Lorenzo Respi
18 maggio – 30 giugno 2017

ANNA MARRA CONTEMPORANEA
Via Sant’Angelo in Pescheria, 32 – 00186 Roma
info@annamarracontemporanea.it
+39 06 97612389

*english below

Paolo Grassino | The sustainable visibility of absence
curated by Lorenzo Respi
May 18th – June 30th, 2017

Anna Marra Contemporanea is glad to present The sustainable visibility of absence, a Paolo Grassino solo show, curated by Lorenzo Respi, which will open on Thursday 18 May 2017.

The exhibited sculptures, from the series serie Nodi (2015), C.C.R. Roma (2017) and Fiato (2017), together with the works on paper from the series Eclisse (2017), tell of the invisible, both physical and mental, and translate the concept of absence into tangible form, in an attempt, perhaps impossible, and transform into imaginable that which is unimaginable and can only exist in our thoughts, memories or imaginations. It is precisely the sustainable visibility of absence.

 Today’s perennially shifting society is so complex that one doubts the certainty of the sensorial experiences and perceptions of real data that often slip through our fingers without our even realizing it. The world we see is conflictual, fragmented and individualist. It confuses our ideas and leaves us disoriented. In it spaces are left empty and in shadow. Individuals are anesthetized little by little, our actions and thoughts are inhibited and our will is annihilated. Man’s condition is made fragile by the torpor brought on by our daze and this increases our sense of interior solitude and diffidence toward others.

Paolo Grassino reacts to this unsustainable existence by bringing forth a humanist production in a single creative act. He completely upends the terms of the reflection: the object to be investigated is not what you see, but what is no longer there or never was or cannot be seen. In the gallery’s spaces he recreates a firm image of the current status, an emotive and intimate environment, suspended outside time, but in which the spectator reacquires his own temporality to reflect on his/her existential condition and social conditioning. Paolo Grassino is aware of the inevitability of destiny and inscrutability of the unknown, but he also believes in the uniqueness of life and in affirming the principle of the existence of this absence of corporality all its psychic and social implications. For the artist, there is one and only one reality, humans, animals, objects and architecture, space and time are all part, in harmony.