Valorizzare il patrimonio culturale sperimentando nuove vie per il rinnovamento dell’antica sapienza artigianale attraverso la visione di artisti e designer: è questa la mission di Fondazione Made in Cloister che quest’anno vede impegnato, nella creazione di una grande istallazione site-specific dal titolo “The Shower”, l’artista giapponese Tadashi Kawamata. L’opera di Kawamata, realizzata con l’intervento degli artigiani e coinvolgendo i ragazzi del quartiere di Porta Capuana, con la supervisione del curatore del progetto Demetrio Paparoni, sarà inaugurata sabato 13 maggio 2017 alle ore 19,00.
Il progetto
Tadashi Kawamata – Made in Cloister è un’installazione site-specific curata dal critico Demetrio Paparoni. L’opera, che occuperà sia l’interno del chiostro che la facciata dell’attigua Chiesa rinascimentale di S. Caterina a Formiello, sarà realizzata dall’artista giapponese durante una permanenza a Napoli di due settimane. Su invito della Fondazione Made in Cloister, l’artista ha visitato Napoli e l’area di Porta Capuana nel Settembre del 2016, esplorandola con l’occhio del ricercatore e dello studioso. In seguito a tale indagine Kawamata ha elaborato il suo intervento che sarà definito nei particolari durante la sua nuova permanenza a Napoli, prevista a partire dal 25 aprile 2017. Come spesso accade nelle sue opere, i materiali utilizzati saranno riciclati e scelti in quanto espressione dell’economia locale sia nella ricerca dei materiali che nella costruzione delle strutture in legno da lui disegnate: in questo caso cassette di legno comunemente usate nei mercati di frutta e verdura. L’artista coinvolgerà nella realizzazione artigiani e I ragazzi del quartiere di Porta Capuana, attraverso l’associazione Officine Gomitoli, per una grande opera collettiva. Il quartiere diventa protagonista sia per l’estensione dell’opera e sia per le modalità collaborative e partecipative dell’ esecuzione artistica.
L’Ambasciata del Giappone in Italia, ha incluso l’evento nelle celebrazioni ufficiali del 150° anniversario delle relazioni tra il Giappone e l’Italia.
L’artista
“Visitare i luoghi, conoscerne gli abitanti, le loro abitudini e la loro economia è il primo passo dei miei progetti.”Tadashi Kawamata
“L’entusiasmo con cui Tadashi ha accettato di realizzare questo suo intervento nell’area di Porta Capuana – dice Davide de Blasio, responsabile del programma artistico di Made in Cloister – è per noi un segno importante che rafforza la nostra convinzione che l’arte e la creatività possono dare una forte spinta al processo di rigenerazione e sviluppo sostenibile per le aree urbane segnate dal degrado”. Dopo il suo intervento del 2013 a Palazzo Strozzi, Tadashi Kawamata – Made in Cloister è la prima installazione che l’artista realizza in Italia utilizzando una struttura al tempo stesso pubblica e privata.
Tadashi Kawamata (1953, Giappone; vive e lavora a Tokyo e Parigi) durante i suoi studi di pittura, negli anni Settanta, ha cominciato un viaggio artistico degno di nota per la sua mancanza di compiacimento. Non dando niente per scontato, ci impegna in un processo che include uno stretto ripensamento dei tipi di ambiente che creiamo per noi stessi, mettendo così in discussione le necessità e i desideri troppo umani. I gesti e i materiali di Kawamata, dati i contesti in cui avvengono, sono sempre scelti con accortezza. Tadashi Kawamata è noto per i suoi interventi in situ, assemblati con assi di legno, sedie e botti, oltre ad altro materiale. Che costituiscano fragili costruzioni babilonesi, capanne sull’albero o installazioni sul tetto, o che siano allungati in una serpentina, le sue opere offrono, a chi le esperisce, ci si arrampica o ci sale in piedi, un altro punto di vista (in tutti i sensi) sul luogo in cui sono situate. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, in istituzioni come il Daegu Art Museum in Corea del sud, il Centre Pompidou di Parigi, la HKW a Berlino, la Art Tower Mito a Mito (Giappone), la Serpentine Gallery a Londra, la Art Pace Foundation for Contemporary Art a San Antonio e il MACBA a Barcellona; ha anche partecipato a numerose biennali, come quella di Venezia (1982), documenta VIII e IX (1987-1992), la Biennale d’Arte di São Paulo (1987), la Biennale di Arte Contemporanea di Lione (1993), il Münster Skulptur Projekte (1997), la Biennale di Sydney (1998), Art Focus a Gerusalemme (1999), La Echigo-Tsumari Art Triennale in Niigata (2000 and 2012), la Biennale di Shanghai, la Busan Biennale nella Corea del sud (2002), la Biennale di Valencia (2004), la Biennale di Melle (2009), e la Evento Biennale a Bordeaux (2009).
Il talk
L’installazione sarà anche l’occasione per una giornata di riflessione sul tema di “Arte e sviluppo” a cui, oltre all’artista, forniranno il loro contributo Mark Davy (CEO Future City, Londra), Andrea Cancellato (Direttore della Triennale di Milano), Giovanna Fossa (Politecnico di Milano), Pierpaolo Forte (Presidente Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee – Museo MADRE).
La Fondazione Made in Cloister promuove l’arte contemporanea in una prospettiva strategica che integra l’immaginario dell’artista con le dinamiche di sviluppo e rigenerazione socioeconomica del territorio. L’installazione viene interpretata come acceleratore di sviluppo, in grado di innovare l’imprenditorialità artigiana tradizionale e di innescare processi di riqualificazione del quartiere.
Il Talk si svolgerà intorno al tema dell’impatto di progetti culturali – come Made in Cloister – nei processi di riqualificazione e sviluppo sostenibile di aree urbane caratterizzate da degrado fisico e difficoltà sociali come quelle di Porta Capuana.
L’incontro è realizzato con la collaborazione di Futurecity is a multidisciplinary culture agency, set up to reflect the burgeoning worldwide interest in culture-driven placemaking and regeneration. Futurecity, un’agenzia di cultura multidisciplinare costituita per riflettere il crescente interesse a livello mondiale in placemaking culture-driven e rigenerazione:Futurecity has encouraged the property sector in the UK to use art and culture as part of a toolkit for providing a contemporary narrative for our towns, cities and urban centres. arte e cultura come parte di un insieme di strumenti attraverso cui fornire una narrazione contemporanea per le nostre città, le città e i centri urbani. Futurecity have written over 100 placemaking and cultural strategies for the largest brownfield developments and regeneration projects across the UK and mainland Europe including the Nine Elms Opportunity area, White City, Greenwich Peninsula, Earls Court, Canary Wharf and the City of London.
Il Talk sarà aperto al pubblico e sarà ospitato nello spazio Made in Cloister il giorno sabato 13 aprile dalle ore 10,30 alle 12,30
La Fondazione Made in Cloister
Lo spazio dell’ex-Chiostro della Chiesa di S. Caterina a Formiello, affidato alla Fondazione Made in Cloister nell’ambito di un articolato progetto di rinascita e rigenerazione dell’area di Porta Capuana, è stato inaugurato nel Maggio 2016 – dopo un lungo lavoro di recupero e restauro – con la grande mostra di Laurie Anderson, The Withness of the Body.
L’artista newyorkese, insieme al marito Lou Reed, sono stati tra i primi a sostenere il progetto Made in Cloister quando, nel 2012, i promotori Davide de Blasio , Rosa Alba Impronta ed Antonio Martiniello iniziarono a progettare il recupero del chiostro cinquecentesco per restituirgli l’antica vocazione del “fare” e per ospitare espressioni della creatività artistica internazionale e della tradizione artigianale napoletana.
Made in Cloister – Piazza Enrico de Nicola 48, Napoli
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Ufficio Stampa – Chiara Reale
Chiara Reale | promozione, comunicazione, management dell’arte
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Tadashi Kawamata
The Shower
istallazione site-specific
a cura di Demetrio Paparoni
FONDAZIONE MADE IN CLOISTER
Chiostro di S. Caterina a Formiello
Porta Capuana, Napoli
Talk – sabato 13 maggio 2017, ore 10.30
Exhibition Opening – sabato 13 maggio 2017, ore 19.00
Durata dal 14 maggio al 5 agosto 2017