“Che l’arte contemporanea fiorisca a New York, sia ricercata a Parigi, sia venduta in Germania, sia celebrata a Milano, è facile da comprendere, ma che l’arte contemporanea che per sua natura è esclusiva ed apprezzata da pochi, permei aree remote del globo è sorprendente, anzi ammirabile.” Cosi scriveva la scrittrice Rebecca Rhas venuta da New York per visitare un campo di lavoro d’arte che stava per cominciare. Nel settembre del 1983, per un’intera settimana, la città di Gravina in Puglia (Bari) fu grembo di un esperimento arte-terra denominato Intervento Omocromico ideato e realizzato da Grazia Terribile. Impegnata nell’arte contemporanea, Grazia offrì la sua terra in agro di Gravina a 50 artisti provenienti liberamente da tutte le parti del mondo: oltre l’Italia, tra cui anche due gravinesi, arrivarono dal Giappone, dall’America, dalla Germania, dalla Gran Bretagna, dalla Jugoslavia, da Israele. Fu un evento di straordinaria bellezza, ancora fermo nella memoria di molti, che attirò l’attenzione di critici e giornalisti di tutto il mondo dell’arte che scrissero come la bellezza della nostra terra si coniugasse benissimo con l’arte!
L’anno successivo, presso il Centro Sperimentale di Brera a Milano, fu presentato il libro ed il film-documento: Intervento Omocromico. Oggi, a distanza di 30 anni, si vuole riportare alla luce tutto il materiale presente nell’archivio del Centro di Ricerca di Grazia Terribile che racconta come un’ idea sperimentale ha spianato la strada al concetto di AgriArt, dove terra e arte si fondono sin dalle radici.
Grazia Terribile (1945-2010), proprietaria terriera e di origini gravinesi, agli inizi degli anni Ottanta inizia casualmente il suo percorso formativo nell’arte contemporanea. Visitando musei e gallerie in giro per l’Europa nasce in lei l’esigenza di una ricerca personale e approfondita sul rapporto arte-terra e, successivamente, sul limite dell’artista. Nasce così a Gravina (Bari) il Centro di Ricerca per l’Informazione e Sperimentazione Internazionale d’Arte e Agricoltura.
Con Intervento Omocromico, Grazia si lancia sul panorama mondiale del mondo dell’Arte. Critici e giornalisti italiani e stranieri parleranno di lei e della sua scommessa sperimentale libera da qualsiasi schema, a cielo aperto appunto. Pietro Marino scriveva: “… la dolce scommessa di Grazia Terribile, portatrice di utopie in un tempo in cui sembra che non vi sia più spazio per i sogni. Così, un seme nuovo dell’arte è stato gettato nei solchi arsi della Murgia. Occorrerà attendere, con pazienza e sapienza contadina, che dia i suoi frutti”.
Seguirà la mostra da lei ideata e curata Kaos dall’Alfa all’Omega presso il Museo Casablanca di Malo (Vicenza) dove una “lunga schiera di ribelli”, come da lei stessa definita, esporranno le loro opere contro un certo mercato dell’arte degli anni Ottanta concentrato solo da grandi interessi e cercando di alimentare invece la speranza della rinascita del pensiero libero disseminato da sempre nello spirito dell’Arte. Trasferitasi a Milano aprirà una galleria d’arte in Corso Magenta che ospiterà mostre di artisti come Thierry De Cordier, Suzanne Malmheister, Sohei Hashimoto, Andrea Rossi Andrea, Giullaume Bill e Gabriella Casiraghi, artisti che oggi espongono in molti musei europei.
L’incontro con l’artista Andrea Rossi Andrea segna in maniera profonda il suo percorso. L’artista proponeva sulle sue tele solo e soltanto un’antenna come segno di un continuo tentativo di contatto con il mondo. Grazia riterrà talmente interessante e di grande rottura concettuale tale espressione artistica che prenderà l’esclusiva sull’artista proponendolo ai vari mercati dell’arte in Italia e all’estero. La sua esperienza è stata sempre ricercata dagli addetti ai lavori. Spesso invitata a stilare recensioni per riviste o cataloghi.
Il grande archivio di documenti, filmati, manoscritti, fotografie, audio cassette, quadri e materiale vario sono la preziosa eredità che ha lasciato, fondamenta ed alimento culturale per chi vorrà approfondire il pensiero di Grazia Terribile basato unicamente sull’autenticità dell’arte e dello spirito.
dalla Regione Puglia, si sviluppa nel seguente modo:
•Mostra fotografica
installazione di una mostra fotografica itinerante che documenta tutte le opere create sulla terra accompagnate da una nota scritta dell’artista, tratta dal catalogo, dove spiega il lavoro da lui svolto.
•Dibattito
Alla serata evento saranno invitati gli artisti protagonisti di Intervento Omocromico per ricordare la loro esperienza e quanto abbia inciso nel loro percorso formativo.
Gli artisti saranno anche disponibili a rispondere a qualche domanda inerente al loro lavoro espositivo.
Al dibattito prenderanno parte anche critici d’arte e figure rilevanti che all’epoca scrissero recensioni e che insieme analizzeranno questo straordinario evento sperimentale dove l’uomo attraverso la sua creatività torna all’origini, alla terra, alla radice della vita.
•Proiezione del film
Proiezione del film-documento, con sottotitoli in inglese, reperto di straordinaria importanza, sia come memoria storica dei nostri luoghi che come documento artistico, mai proiettato al pubblico.
•Proiezione di un video tratto dal film
•Durante il dibattito, sul grande schermo, invece, verrà proiettata una sintesi del film-documento che racconterà i momenti e i lavori più interessanti di Intervento Omocromico.
Tale evento sarà replicato nei seguenti appuntamenti ancora in fase di programmazione:
•Gravina in Puglia, in collaborazione con la Fondazione “Museo Ettore Pomarici Santomasi” dal 31 Maggio al 7 Giugno 2014 come apertura evento in quanto luogo dove Intervento Omocromico è stato concepito e realizzato
•Bari , dal 15 al 17 Maggio 2015 presso Fortino Sant’Antonio
•Roma
•Milano
•Ithaca (New York) presso CSMA
• Non si esclude la possibilità di presentare tale progetto anche nelle scuole, negli Istituti d’arte , nelle Accademie e con Enti Istituzionali.
• All’iniziativa del settembre 1983 si interessarono per La Gazzetta del Mezzogiorno il vice-direttore Pietro Marino e Anna D’Elia, critico d’arte che curò la notizia sulla rivista Flash Art, edizione italiana ed internazionale; Enzo Battarra, critico per la rivista Segno, Lucia Spadano, direttore responsabile della stessa rivista, e il critico Santa Fizzarotti.
• All’evento parteciparono con le loro recensioni un critico di Kunst Forum, Heinz Thiel di Hannover, la scrittrice Rebecca Rahs da New York. La rivista Stern partecipò tramite il giornalista Matthies Weigold ed il fotografo Hans Jorg Anders alla registrazione di tutta l’operazione svoltasi dal 12 al 17 settembre 1983 con la partecipazione attiva dei cinquanta artisti provenienti da più parti del mondo.
• Eva Keppel, gallerista di Dusseldorf, si prestò a divulgare l’evento in Europa rispettando la volontà di Grazia Terribile di avere una partecipazione spontanea per la quale non andavano scelti gli artisti, ma bisognava semplicemente informare.
• Da New York Richard Milazzo e Tricia Collins chiesero la collaborazione di Grazia Terribile alla rivista New Observations per la quale è stato pubblicato un lavoro sull’ “intervento omocromico” di Sohei Hashimoto.
• Il LAICA (Los Angeles Istitute of Contemporary Art) ha reso Grazia Terribile membro onorario del proprio Centro, chiedendole uno scambio di esperienze di lavoro, a cui Terribile ha espresso la sua disponibilità riservandosi l’attitudine di “operaio” nel rapporto con l’arte.
• Il Giornale dell’Arte di Umberto Allemandi Editore, Torino, ha pubblicato periodicamente le notizie sul lavoro di Grazia Terribile nella sezione dedicata all’arte contemporanea a cura di Franco Torriani.
Il lavoro svolto sul territorio da parte di Grazia Terribile conserva una ricchezza nascosta. Da sola ha sfidato in maniera insolita un contesto sociale tipico del Sud Italia .Con coraggio ha preso le redine della sua vita e si è sollevata dal confinamento che una tradizione vecchia di secoli aveva imposto alle donne.
Immersa nel mondo dell’arte contemporanea, degli artisti, delle importanti gallerie, avrebbe potuto benissimo investire le sue energie in luoghi maggiormente preparati ma ha invece voluto concepire il suo progetto sulla sua terra, come dono d’amore per le generazioni future. E così, la sua attenzione per la terra, il suo bisogno di portare nuova vita a questo luogo oppresso da centinaia di anni di storia e tradizione, la sua aspirazione a creare qualcosa di più spirituale della materia agricola, è tutt’ora vivo.
Tanti nostri agricoltori hanno lasciato la propria terra per la città, ma il processo che vede tanti artisti cittadini ritornare alla terra per seminare lì i frutti della propria immaginazione, l’artista che prende la via opposta, anche per un tempo breve, per cercare di ricongiungere l’uomo e la sua terra, l’uomo con le sue radici, costruire un ponte tra l’uomo e il suo paesaggio non può che essere “terribilmente” attuale.
Alba Nardone *
Cell 347 65 33 904 – 080 20 21 140
Email: albanardone@hotmail.com
* Ad Alba Nardone, figlia di Grazia Terribile, è affidata l’esclusiva sulla realizzazione di tale progetto.
Fortino Sant’Antonio Bari Vecchia
Lungomare Imperatore Augusto, 70122 Bari, Italy
15-16-17 maggio 2015
Iniziativa promossa dalla Regione Puglia.
Mostra Fotografica e Docufilm che raccontano come 50 artisti, provenienti da tutte le parti del mondo, abbiamo realizzato con le loro opere naturali, un museo a cielo aperto sulla terra murgiana. Era il lontano 1983 e Grazia Terribile creò un evento straordinariamente pionieristico per il Sud Italia.
Immagine: Tully Bauman – Parole nella natura